|
||||||
| ||||||
Pasqualino Rossi - La scoperta di un protagonista del Barocco Serra San Quirico, ex Monastero di Santa Lucia, dal 1 marzo al 13 settembre 2009 |
||||||
La mostra, che Serra San Quirico, nel cuore verde delle Marche, dedica a Pasqualino Rossi, riscopre un protagonista del barocco italiano, il cui nome era stato soppresso dalla storia ufficiale dell’arte. Per quasi tre secoli di lui non si è saputo, anzi scritto, nulla. La sua produzione, proprio per l’alto livello qualitativo, era “emigrata” verso le più diverse, illustri paternità: Carracci, Correggio, Crespi. Tutt’al più egli veniva ricordato come uno dei tanti che si erano applicati alla "pittura di genere" in voga tra Seicento e Settecento. Curioso destino per un artista che, in vita, fu ricercato dalla grande committenza romana e internazionale: il marchese Guzman de Haro, negli anni in cui fu ambasciatore a Roma per conto del re di Spagna, prima di passare a Napoli con la carica di viceré, aggiunse alla propria strepitosa raccolta oltre 40 dipinti di Pasqualino Rossi; altri quadri dell'artista raggiungevano le collezioni delle famiglie Pallavicini, Pamphilj e Colonna e altre ancora. A “dare a Rossi ciò che è di Rossi” pensò dapprima, a partire dagli anni Venti, Roberto Longhi, il massimo "Conoscitore" della pittura italiana vissuto nel secolo scorso, seguito quindi da Federico Zeri, che mostrava una predilezione per l'estroso artista di origine vicentina. Ma fu solo nel 1974 che un appassionato ricercatore d'archivio, Clemente Faccioli, restituì un volto documentario al pittore. Il suo nome non era rimasto del tutto ignoto; già nell’Ottocento un altro studioso, nelle Marche, aveva trovato le carte che consentivano di confermargli tre pale d’altare a Fabriano.
Tuttora le notizie biografiche su di lui sono scarne. E’ assodato che sia nato a Vicenza nel 1635 e che, per più di 35 anni, abbia operato a Roma, città dove si era presto trasferito. E’ certa anche una sua attenzione alla tradizione artistica marchigiana: lo confermano i riferimenti numerosi delle sue opere alle originali soluzioni inventive di Lorenzo Lotto e alla sensibilità correggesca di Federico Barocci. La disposizione narrativa del primo e la grazia accattivante del secondo danno vita a una gradevolezza e a un sentimento del tutto moderni, preannunci del gusto settecentesco; di qui i temi di carattere sacro affrontati con spirito aperto, sensibile alle lievi modulazioni del sentimento e alle instabili emozioni, così come alle tenerezze e agli affetti familiari. Frutto di questa particolare sensibilità furono soprattutto i piccoli quadri da collezione con soggetti di genere, quali la Scuola di cucito e la Scuola di lettura, oppure le seducenti immagini con la Sacra Famiglia segnate da un intimismo toccante, nelle quali si stempera una dolcezza sentimentale che riscatta l'ispirazione naturalistica; opere per lungo tempo nascoste, appunto, sotto i nomi di Correggio, di Annibale Carracci e di Giuseppe Maria Crespi.
A rendere davvero unica questa mostra, che in effetti non ha precedenti (organizzata dal Consorzio Marche Verdi per conto del Comune di Serra S. Quirico, della Comunità Montana Esino Frasassi, della Regione Marche e della Provincia di Ancona Regione Marche e delle diverse realtà territoriali, oltre che della Soprintendenza), è il fatto che essa si propone come la prima “Mostra Verde” d’Italia. Tutti i materiali utilizzati nell’allestimento saranno di legno locale e riciclabili; l’energia per illuminare le opere deriverà da energie rinnovabili; a tutti i bambini che visiteranno la mostra, accompagnati dalle famiglie, verrà offerto un piccolo corbezzolo da trapiantare; infine un terzo del ricavato della biglietteria sarà impiegato per finanziare la riforestazione di un’area a rischio dell’Appennino marchigiano. È certamente la migliore celebrazione cui Pasqualino Rossi potesse aspirare. “Pasqualino Rossi. La scoperta di un protagonista del Barocco”. Serra San Quirico, ex Monastero di Santa Lucia, dal 1 marzo al 13 settembre. Orari: dal 1 marzo al 30 maggio 10/13; 15-19, festivi e prefestivi. Gli altri giorni su prenotazione (tel. 0731/880079). Dal 1 giugno al 13 settembre: 10-13/ 16-20, lunedì chiuso. BIGLIETTI: Intero € 5 Ridotto € 3. Maggiori di 65 anni, giovani sotto i 26 anni; gruppi prenotati minimo 10 persone max 15 persone); possessori biglietto Grotte di Frasassi; soci Touring Club Italiano, Legambiente; possessori biglietto mostre previste nelle Marche nel 2009 “Raffaello e Urbino-Urbino”, “Le stanze del Cardinale-Caldarola”, Tullio Pericoli-Ascoli Piceno”, Carta Marche Musei, Carta Sistema museale della Provincia di Ancona; Ridotto € 2,50: soci Coop Adriatica; Omaggio: scuole materne solo se prenotate, bambini fino a 5 anni, giornalisti con tesserino, portatori di handicap con accompagnatori. Catalogo Silvana Editoriale. INFORMAZIONI: Tel. 0731.880079 - 347 2802962 e-mail: info@pasqualinorossi.info SITO WEB: www.pasqualinorossi.info SERVIZI IN MOSTRA: Bookshop, visite guidate, laboratori didattici, accoglienza turistica, sala del territorio. Musiche Festival Cantar Lontano, E Lucevan le stelle records Argomenti: #ancona , #arte , #arte sacra , #barocco , #marche , #mostra , #rossi , #serra san quirico , #turismo |
||||||
© Riproduzione vietata, anche parziale, di tutto il materiale pubblicato Articoli letti 15.269.044 seguici RSS Il sito utilizza cockies solo a fini statistici, non per profilazione. Parti terze potrebero usare cockeis di profilazione |