REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno V n° 3 MARZO 2009 PRIMA PAGINA


Randagismo: cani affamati aggrediscono e uccidono esseri umani
Due aggressioni agghiaccianti ripropongo all’ordine del giorno un problema che non è solo di Modica, ma di tanti posti in cui l’attenzione al territorio è scarsa
Di Francesca Romana Rodigari



Randagi che attaccano esseri umani, episodi di ordinaria follia che inquietano l’ignaro passante. Due incidenti in meno di due settimane.
Un bambino di appena dieci anni viene brutalmente sbranato e muore poco dopo, una turista tedesca è azzannata e irrimediabilmente sfigurata. A fare da contorno a questi raccapriccianti avvenimenti è Marina di Modica, ridente cittadina siciliana.

Risulta che più di cinquanta cani siano stati dati in affido a un soggetto segnalato dai servizi sociali come incapace di intendere e volere, che li ha tenuti in condizioni igienico sanitarie veramente al limite dell’incredibile.
Gli animali non aggrediscono l’uomo, a meno che non vengano istigati a farlo o che sentano l’esigenza di difendere il territorio, i cuccioli, o per fame. Insomma il miglior amico dell’ uomo che si ribella al suo padrone.

Già in passato si era parlato di razze di cane fortemente aggressive, come Pit-bull e Dobberman, e si era cercato di arginare la questione con un abbattimento preventivo di alcune razze dichiarate altamente pericolose. In questo caso però ad aggredire brutalmente sono dei semplici meticci.

Dopo questi fatti, in molti hanno dunque incominciato a guardare con sospetto il proprio cane, sentendosi improvvisamente poco sicuri, e la paura di un’ aggressione ha fatto tremare un po’ tutti. A Napoli ad esempio il problema è stato sollevato più volte, anche dalle baby-sitter, che portano i bambini ai giardinetti a giocare e vedono arrivare verso di loro con fare minaccioso tantissimi cani randagi.

L’accaduto ha dei retroscena inquietanti: la gente ormai si chiede come fare a proteggersi quando nelle vicinanze ci sono cani randagi.

Secondo le associazioni contro il randagismo e gli amanti degli animali, la colpa di questo affonda le sue radici nell’egoismo dell’uomo. Quante volte i genitori per accontentare un capriccio del proprio bambino gli comprano un cane per poi abbandonarlo appena diventa insostenibile il suo mantenimento. Non c’è nulla di male nel voler un animale a farci compagnia. Occorre però ricordarsi che la piccola creatura in questione non è un pupazzetto, ma un essere vivente, ha bisogno di cure, di attenzioni e impegna chi lo vuole con sè.

Il sindaco di Modica ha deciso per la soppressione e l’abbattimento di tutti questi cani; per alcune associazioni animaliste questa non sembra essere la soluzione migliore: infatti andrebbe effettuato un controllo maggiore sul territorio, ma andrebbero organizzate meglio quelle strutture, anche pubbliche, che si occupano con passione e sacrificio dei cani, i famosi e sempre bistrattati canili.

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