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L’ATELIER DEGLI OSCAR. I costumi della sartoria Tirelli per il grande cinema

A Gorizia, Palazzo Attems Petzenstein Dal 29 aprile al 6 settembre 2009



 

 Particolare dell'abito per la Duchessa di Chare nel film “Marie Antoinette”  di Sophia Coppola, costumista Milena Canonero, realizzato da Tirelli  Costumi- Roma, foto CLAUDIA PRIMANGELI / L. e C. Service

Chiudete gli occhi e cercate di rivivere la scena di un grande film in costume. C’è da scommettere che almeno uno dei personaggi che vi verrà in mente veste Tirelli.
L’esercizio è del resto facile visto che il grande atelier romano, fondato negli anni Sessanta da Umberto Tirelli, geniale “realizzatore di costumi e archeologo della moda” secondo la definizione di Guido Vergani, ha “vestito” i protagonisti di almeno una trentina di film che, non certo a caso, hanno ricevuto l’Oscar per i migliori costumi, se non l’Oscar il BAFTA Award, o il Nastro d’Argento oppure ancora il David di Donatello. Oltre a molte altre decine di film che, anche senza vincere alcunché, hanno avuto successi di pubblico, assolutamente notevoli, e sono entrati a buon diritto nella memoria collettiva.

Dal 29 aprile al 6 settembre, un’affascinante e scenografica selezione di quegli abiti sarà in mostra a Gorizia, a Palazzo Attems Petzenstein, sede niente affatto inconsueta, visto che i Musei Provinciali goriziani hanno, nella loro ampia articolazione, anche un importante Museo della Moda e hanno ospitato in tempi recenti mostre di grande impatto come quella dedicata a Roberto Capucci, oppure Abitare il Settecento. La mostra è promossa ed organizzata dalla Provincia di Gorizia – Musei Provinciali con Tirelli Costumi e con il determinante contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

Per la grande mostra goriziana, dagli armadi-archivio dell’atelier Tirelli uscirà un numero impressionante di abiti, che hanno vestito le più belle attrici del mondo, come Claudia Cardinale, indimenticabile nel suo abito da ballo bianco nel Gattopardo, Silvana Mangano in Morte a Venezia, Winona Ryder e Michelle Pfeiffer in L’età dell’innocenza, Nicole Kidman in Ritorno a Cold Mountain o Monica Bellucci in N - Io e Napoleone e I fratelli Grimm e l'incantevole strega. Non mancheranno neppure quelli che hanno indossato grandi interpreti maschili come Donald Sutherland nel famoso e premiato Casanova di Fellini o Helmut Berger nel viscontiano Ludwig.

L’esposizione, che avrà luogo nelle scenografiche sale espositive di Palazzo Attems Petzenstein, si configura come una tra le più intriganti e coinvolgenti dedicate al mondo del cinema negli ultimi anni in regione e permetterà di ricostruire in parte l’atmosfera di film dei più conosciuti registi dell’intera storia del cinema. Alla perizia dell’atelier Tirelli si sono infatti affidati alcuni tra i registi più importanti, le cui opere sono celebrate nell’esposizione goriziana, come Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Mauro Bolognini, Ermanno Olmi, Franco Zeffirelli, Giuseppe Tornatore, Elio Petri, Sergio Leone, Alessandro Baricco, Giorgio Treves, Emanuele Crialese, Paolo Virzì, François Girard, Jean Jacques Annaud, Milos Forman, Martin Scorsese, Anthony Minghella, Bernard Rose, Terry Gilliam, Oliver Parker, Sofia Coppola, Mel Gibson e molti altri.

Tutti conoscono queste prestigiose firme registiche; pochi invece, al di fuori dell’ambiente, riconoscono loro, i grandi costumisti, i veri artefici di innumerevoli premi e, cosa più importante, tassello non secondario di quanto dei film rimane nella nostra memoria. Sono figure straordinarie come Piero Tosi, Gabriella Pescucci, Milena Canonero, Danilo Donati, Maurizio Millenotti, Theodor Pistek, Sylvie de Segonzag, Ann Roth, Alessandro Lai, Nicoletta Ercole, Francesca Sartori, Mariano Tufano, Carlo Poggioli, Massimo Cantini Parrini. È loro la creatività, mentre è delle maestranze Tirelli, sotto la guida del presidente Dino Trappetti, la capacità di dare corpo alle idee e renderle assolutamente perfette, naturali quasi per i corpi materiali degli attori e per quelli immateriali dei personaggi.

A Gorizia, sala dopo sala, grazie al percorso espositivo ideato dalla costumista e scenografa Flora Brancatella, si potrà rivivere dunque la magia di film famosissimi come Medea, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Morte a Venezia, Ludwig, Casanova, L’innocente, La vera storia della signora delle camelie, C’era una volta in America, L’età dell’innocenza, Storia di una capinera, Amata immortale, Beaumarchais, Il paziente inglese, Anna Karenina, Tre, La leggenda del pianista sull’oceano, Il tempo ritrovato, Sogno di una notte di mezza estate, Il mestiere delle armi, L’importanza di chiamarsi Ernesto, Ritorno a Cold Mountain, I fratelli Grimm e l’incantevole strega, Marie Antoinette, N - Io e Napoleone, Nuovomondo, per citarne solo alcuni. Sarà non solo come rivivere l’emozione di film che hanno segnato il nostro ricordo ma come entrare dentro, da un particolare, meraviglioso punto di vista, in quella fabbrica di magie che è il cinema quando sa essere veramente grande.

La mostra sarà affiancata da un ciclo di proiezioni cinematografiche a cura della Mediateca Provinciale di Gorizia e del Centro di cultura cinematografica “Sergio Amidei”.


Gorizia, Musei Provinciali, Palazzo Attems Petzenstein
dal 29 aprile al 6 settembre 2009.
Orari: tutti i giorni dalle 9 alle 19. Lunedì chiuso.
Biglietto: 6 euro; ridotto 4.
Mostra promossa dalla Provincia di Gorizia – Musei Provinciali in collaborazione con Tirelli Costumi.
Mostra e catalogo, edito dai Musei Provinciali di Gorizia, sono a cura di Raffaella Sgubin, Sovrintendente dei Musei Provinciali di Gorizia, con la collaborazione di Dino Trappetti e Flora Brancatella).

Per informazioni:
Musei Provinciali di Gorizia Palazzo Attems Petzenstein
Telefono: 0481 547541 547499
musei@provincia.gorizia.it

Argomenti:   #cinema ,        #costumi ,        #cultura ,        #gorizia ,        #mostra

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