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 Anno V n° 5 MAGGIO 2009    -   TERZA PAGINA



Le scarpine bianche

Di Liù



"Mamma, mamma, mi scappa la pipì..."
"Va bene aspetta che cerchiamo un posticino."
"Mamma ora daii, subito!!!"
"Aspetta, siamo per la strada, non vorrai farla qui! Aspetta, ti ho detto, trattieni."
"Mamma...mamma... è uscita da sola, ora... mamma scusa, mamma scusa..."
"Ma cosa hai combinato, ma cosa!!!
Non è possibile! sei stata fino ad ora con quel gelato in mano, eravamo nel bar perché non me lo hai detto subito!
Ma non ti vergogni maleducata!
Hai le scarpine bianche, guarda che roba, tutte macchiate!!!"
"Scusa mamma, scusa mamma, scusa..."
"scusa, scusa, scusa...
”Ma vergognati, sembra che hai in tasca damigiane di pipì di giorno e di notte, con un rubinetto sempre aperto, mai, mai che ti venisse l’idea di dirlo in tempo!
Mai!!!
Andiamo subito a casa che ti cambio!"

***
Mi ritrovai immediatamente a casa, piangente, rossa dalla vergogna e impacciata nel camminare. L'unico ricordo, era di quelle belle scarpine nuove appena comprate, che avevo lasciato tutta la notte accanto a me per ammirarle prima di addormentarmi.

"Che succede mamma, come mai siete tornate subito?"
"Lasciamo perdere Mauro, tua sorella ha fatto di nuovo la pipì addosso, non ne posso più di lavare abiti e lenzuola!"
"Davvero...ahaha...
Mimmo, Mimmo, Mimmo tua sorella quella piccola si è fatta la pipì addosso...ahaha..."
"Tua sorella, Mauro? Veramente è nostra sorella, quel rubinetto ambulante!"
"Mimmo attacchiamo? Inizio io e tu mi segui!
OOOO Katuscia hai fatto tu la piscia...tocca a te..."
"Sì Dimitri ne ho fatta dieci litri....OOO..."
"Mamma, mamma, lo senti cosa mi cantano, mi canzonano!"
"Basta! E pure voi, siete grandi e giuggioloni, fatela finita e andate a rispondere al telefono avanti!
Ecco non c’è mai un cane che ti dà una mano, qui mi aiutate tutti per la discesa?
vado io, rispondo io...

Pronto, sì ciao Paolina, cosa ho un tono forte? Certo sono esasperata questa bambina non cresce, ha sei anni ed ancora si bagna così all'improvviso, una volta perché gioca e si dimentica, un'altra perché dorme e non riesce a svegliarsi...
che devo fare?
Cosa...
un medico...dici?
Veramente...
Non ci avevo pensato...
va bene, penso che tu abbia ragione!"

***
Un uomo con il camice bianco mi guardò fisso negli occhi chiedendomi:
"Di cosa hai paura bambina?"
"Di te, dottore"
"Di me, ma se non ci conosciamo?
Dimmi la verità di cosa hai paura?"
"Non racconti nulla a nessuno, dottore?"
"No, vedi siamo soli, io, te ed i cioccolatini?"
"I miei fratelli mi vogliono fare un dispetto, ho sentito che parlavano fra di loro e, si mettevano d'accordo che stanotte, di nascosto, prenderanno le mie scarpine bianche e le tingeranno di giallo...
io non voglio...
e poi ho sognato che mentre eravamo tutti al mare, un'onda mi travolgeva ed io con la mano cercavo di salvarmi e di prendere le loro che mi volevano aiutare, ma non riuscivo e soffocavo...
ecco sto soffocando anche ora...
aiuto, aiuto, mamma, mamma!!!"
"Ma cosa c'è, cosa c'è, che hai tesoro mio, sei tutta sudata e rossa, hai fatto un brutto sogno?"
"Mamma...la pipì...?"
"Sì alzati dal letto e vai al bagno come sempre..."
"Mamma le mie scarpine bianche...?"
"Sono qui, dove l'hai lasciate questa notte, ma cosa hai? hai fatto un brutto sogno?
Te l'avevo detto che non dovevi mangiare tutta quella cioccolata e, tu non mi dai mai retta...
dammi un bacio ora, stai tranquilla... le tue scarpine bianche sono qui ed anche noi siamo accanto a te..."



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