REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno V n° 5 MAGGIO 2009 EVENTI


In-finitum
A Venezia, Palazzo Fortuny, dal 6 giugno 2009 al 15 novembre 2009



    “M’illumino d’immenso”
    Giuseppe Ungaretti 1933

 

 Michael Borremans (°1963),The Ghost II, 2008
 Oil on canvas 60 x 70 cm Courtesy of Zeno X, Antwerp

Organizzata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e dalla Vervoordt Foundation, In-finitum , prevista a Venezia, palazzo Fortuny dal 6 giugno al 15 novembre 2009, esplora la categoria dell’Infinito nelle sue diverse accezioni, dal non-finito all’illimitato, con un approccio multidisciplinare in cui arte, scienza e filosofia di ere e civiltà diverse si incontrano e si confrontano.

La mostra completa e conclude uno straordinario ciclo espositivo ideato da Axel Vervoordt e iniziato a Venezia nel 2007 con Artempo: Where time becomes art - che indagava il rapporto tra arte, tempo e il loro mostrarsi, attraverso differenti secoli, luoghi, tendenze e linguaggi espressivi - e proseguito nel 2008 a Parigi con Academia: Qui es-tu? basata sulla trasmissione della conoscenza e della saggezza e sulla perpetua necessità della condizione umana del porsi domande e cercare risposte.
Elemento comune alle tre mostre – oltre a un impatto emotivo e allestitivo di intensa suggestione - è l’indagine sulle innumerevoli possibilità di relazione e collegamento tra espressioni artistiche di epoche e culture differenti , e, in ultima analisi, con il senso stesso della vita.

L’infinito
Indagare sul concetto di “infinito” significa intraprendere un viaggio spirituale. L’anelito alla perfezione, alla compiutezza è al tempo stesso, per l’uomo, confronto costante con i propri limiti, con l’inarrivabile. E contemporaneamente l’infinito è anche il non- finito, il non completo, il vuoto o, ancora, il contenitore del tutto. L’infinito come percorso senza fine verso la completezza, la conoscenza e l’illuminazione ha ispirato artisti, scienziati e letterati fin dagli albori dell’età dell’uomo . Le loro scoperte, testimonianze, impressioni artistiche e pensieri costituiscono un altro segmento della mostra In-finitum

Gli artisti in mostra
 
 Jef Verheyen (1932-1984) Urbino, 1978
177 x 110 cm Oil on canvas Collection Vervoordt Foundation
Molti sono gli artisti che si sono misurati con il tema dell’infinito, interpretandolo secondo concetti e rappresentazioni proprie della cultura di appartenenza.
In mostra saranno presenti, tra le altre, opere di Giovanni Anselmo, Natvar Bhavsar, Pierre Bonnard, Berlinde de Bruyckere, Michael Borremans, Alberto Burri, Alexander Calder, Paul Cézanne, Antonio Canova, Eugène Delacroix, Ray & Charles Eames, Lucio Fontana, Adam Fuss, Giuseppe Gabellone, Francesco Hayez, Ann-Veronica Janssens, Anish Kapoor, Anselm Kiefer, Kimsooja, Yves Klein, Piero Manzoni, Brice Marden, Fausto Melotti, Mario Merz, Joan Mirò, Tatsuo Miyajima, Vic Muniz, Renato Nicolodi, Roman Opalka, Palagio Pelagi, Pablo Picasso, Otto Piene, Giovanni Battista Piranesi, Guido Reni, Gerhard Richter, George Romney, Thomas Ruff, Kazuo Shiraga, Ettore Spaletti, Vassilikis Takis, Diana Thater, Dirk Van De Len, Jef Verheyen, Rik Wouters, Gilberto Zorio … ma molteplici, quasi infiniti, saranno gli stimoli, gli accostamenti, le interazioni con esiti diversi del pensiero e del fare artistico di tutti i tempi e i continenti.

I curatori
Axel Vervoordt, Daniela Ferretti, Giandomenico Romanelli e Francesco Poli, con il contributo di pensiero di molti amici colleghi.

La musica
La trilogia si conclude e si completa anche per quel che riguarda la produzione musicale: in occasione di In-finitum, Mireille Capelle realizzerà un nuova composizione, Sunyata., che si aggiunge ad Annello di se scritta per Artempo: Where Time Becomes Art e Naga per Academia: Qui es-tu?.

Il catalogo
Il catalogo (MER Paper Kunsthalle, Ghent in collaborazione con Skira per la distribuzione in Italia) è pubblicato in edizione italiana, inglese e francese. É curato da Axel Vervoordt, con saggi di Francesco Poli, Giandomenico Romanelli, Eddi De Wolf e Norbert Jocks e un dialogo tra Axel Vervoordt e Tatsuro Miki. Il progetto grafico è dello Studio Luc Derycke. Un’edizione in brossura con saggi e immagini uscirà all’apertura della mostra; l’edizione cartonata con immagini in situ, alla fine di giugno. A fine mostra, e quindi all’ideale conclusione della trilogia, sarà disponibile un’edizione speciale in cofanetto, a tiratura limitata, con i tre Artempo: Where Time Becomes Art, Academia: Qui es-tu? e In-finitum i cd con le composizioni di Mireille Capelle.


In-finitum
Palazzo Fortuny, San Marco 3780, San Beneto, Venezia
Dal 6 giugno 2009 al 15 novembre 2009

Sede: Venezia, Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Santa Croce, 2076
Inaugurazione: giovedì 4 giugno 2009
Orario: tutti i giorni10/18 (biglietteria 10/17); chiuso martedì
BIGLIETTI
Intero: 9,00 euro
Ridotto: 6,00 euro
ragazzi 6/ 14 anni; studenti 15/ 29 anni*; over 65; titolari carte Rolling Venice, Venice Card Orange, soci Touring Club e F.A.I., membri I.C.O.M., residenti e nati nel Comune di Venezia; acquirenti dei biglietti per I Musei di Piazza San Marco/ San Marco Plus, Museum Pass Musei Civici Veneziani, biglietto intero delle altre mostre dei Musei Civici Veneziani, classi di studenti accompagnati dall’insegnante, previa prenotazione; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti (minimo 10)
*è richiesto un documento

Visite esclusive fuori orario
Solo su prenotazione, € 30 a persona ( è necessario l'acquisto di almeno 15 biglietti)

Prenotazioni
- on line
www.museiciviciveneziani.it
(pagamento con carta di credito fino a 24 ore prima dell’appuntamento)
- call center ++39 041 5209070
(pagamento con carta di credito fino a 24 ore prima dell’appuntamento; pagamento con bonifico bancario fino a 15 giorni prima della visita)

Visite guidate
In italiano, inglese, francese (fino a un massimo di 25 partecipanti):
€ 85,00 adulti
€ 65,00 scuole
Prenotazione tramite il call center 041 5209070
(pagamento anticipato con carta di credito, bonifico bancario, vaglia postale, 15 giorni prima della visita)

© Riproduzione vietata, anche parziale, di tutto il materiale pubblicato