Grossi cani neri inferociti tormentano il sonno di Ari Folman, regista, ma nel 1982 soldato in Libano che visse in prima persona il massacro di Shabra e Shatila.
Si fa strada in lui il desiderio di recuperare la memoria dopo alcune sedute psinacalitiche che lo rendono consapevole di aver dimenticato completamente cosa accadde in quei giorni. Recupera lentamente volti e compagni, riscopre luoghi e riannoda i ricordi negati. Ricostruisce momenti decisivi, come madeleine avvelenate; ritrova odori e momenti terribili.
Opera di grande impatto emotivo e visivo non solo per la contingenza del momento che vede ancora il fronte medio-orientale al centro delle cronache per il sangue versato, ma soprattutto per la grande capacità di coinvolgere la platea nella vicenda umana e poi universale di dolore, rimozione, presa di coscienza del protagonista.
Interpellato sulla scelta di utilizzare il cartone animato, qui nella versione più classica con le tavole colorate che si animamo dando la sensazione della tridimensionalità, ha risposto di voler sperimentare visivamente un approccio non convenzionale per raccontare un dramma personale e poi quello di un popolo intero.
Memorabile la scena iniziale: una muta di cani corre minacciosa in soggettiva, preludio dell'angoscioso percorso di cognizione. Da vedere.
Titolo in lingua originale:
Walt with Bashir
Regista: Ari Folman
Casa di Distribuzione:
Medusa WARNER
Vietato ai minori: NO
Formato Audio: Dolby digital 5.1
Formati: Schermo panoramico anamorfico 16/9
Genere: animato, drammatico
Lingue sottotitoli: italiano, lingua originale
Speciali: alcune dietro le quinte, i disegni e gli storyboard
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