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 Anno V n° 6 GIUGNO 2009    -   RECENSIONI


Nelle Sale Oggi
Vincere

Di Daniela Losini



Marco Bellocchio con “Vincere” torna al suo migliore cinema, liberato dalle ottusità sepolcrali delle opere scritte in collaborazione col detestabile Massimo Fagioli, riportando alla luce i temi che lo ossessionano dentro la vicenda di Ida Dalser. La “prima moglie” del duce, colei che vendette i suoi beni per finanziare Il Popolo d’Italia. Colei che gli diede un figlio, colei che ottenne solo una famiglia condannata alla disgrazia della rimozione e della condizione di segreto noto ma non raccontabile. Colei che non si arrese mai.

Filippo Timi indossa la giovinezza e la spavalderia di Mussolini con quadrata e ricercata recitazione futurista diremmo per parafrasare, al punto che non restituisce al duce nessuna forma umana: lo raccontano meglio le azioni e le omissioni. Egli fa, parla, disfa, ama, possiede, decide, brama, osa e al momento nel quale lei, una splendida, generosa, intensa e appassionata Giovanna Mezzogiorno emerge dalle ombre delle retrovie rivendicando la sua posizione, Benito scompare. Per riapparire solo con il suo corrispettivo senza dimensione. Icona e dunque anche sberleffo sui manifesti stampati, al cinema, nelle parole, nelle milizie, nel colore delle camice.

Scampoli di Adele H ma con più pervicacia nel perseguire il proprio intento: la donna finirà al manicomio dove le consiglieranno di leggere Pascoli, di far finta di adattarsi e sembrare una donna fascista. Una che sforna e allatta figli come una mucca, una come Rachele (bravissima Michela Cescon) alla quale basterebbe un ristorante per contentarla mentre lei Ida, sa guarda Chaplin e il bambino e sa corrisponderne la disperazione. Scelte visive da cinegiornale, scritte cubitali, bandiere e musica solenne, la guerra incombe di fumo bianco, tutti corrono ma ognuno ha il suo tempo interno per raggiungere la fine. Alieno, rigoroso e immaginifico. Bentornato, Regista.


GIUDIZIO GENERALE ****
RITMO ***
IMPEGNO ****
COINVOLGIMENTO ***
Legenda : * scadente ** sufficiente *** discreto **** buono ***** ottimo
 



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