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LUCIANO GASPARI E IL VETRO

A Murano (Venezia), Museo del Vetro 23 maggio – 24 novembre 2009



 

Luciano Gaspari (1913 – 2008)
Vasi Sasso (terza serie) - particolare, 1988h cm Ø cm ; h cm Ø cmcm 22hx18, cm 12hx19, 1988
Forme irregolari in vetro grigio trasparente con larghe fasce blu, giallo all’uranite e grigio scuro, applicate a caldo sul corpo Seguso Arte Vetro
Collezione privata

Luciano Gaspari (Venezia, 1913 - 2007), pittore e designer attivo nel vivace ambiente artistico veneziano fin dagli anni Trenta, entra nel mondo della produzione vetraria in un periodo cruciale, quando, dopo la seconda guerra mondiale, le migliori fabbriche muranesi si aprono alle mutate esigenze dei tempi cercando, nella collaborazione con artisti provenienti da ambiti diversi, stimoli e ispirazione di rinnovamento.

Gaspari inizia a collaborare con le vetrerie Salviati & C. nel 1947. Qui instaura con il maestro Livio Seguso un fruttuoso sodalizio che li condurrà alla realizzazione di opere celebri, caratterizzate da virtuosismo tecnico e da una straordinaria, originale ricerca coloristica e formale. Questa mostra, la prima dedicata alla produzione vetraria di Gaspari in un museo, presenta oltre settanta opere, datate dal 1955 al 1995 e provenienti per la maggior parte da tre grandi nuclei collezionistici: quello delle fornaci Salviati & C ora appartenente a un collezionista privato; quello dello Studio d’Arte Valmore di Vicenza che raccoglie vari pezzi unici direttamente commissionati all’artista; quello di Livio Seguso, con opere eseguite da lui stesso.

Il connubio tra arte, design e produzione vetraria - nato a Murano negli anni venti/trenta del Novecento, con le invenzioni di Vittorio Zecchin prima e di Carlo Scarpa poi - si sviluppa nel dopoguerra in modo nuovo e diverso. Si sperimentano tecniche inedite da cui nascono il “sommerso”, fatto di strati multipli, anche colorati, il “fumé”, le superfici corrose e iridate, il vetro massiccio. Si fa strada l’idea del “pezzo unico”, del “vetro d’artista”.

 
 

Luciano Gaspari (1913 – 2008)
Scultura Elemento lagunare, 1958h cm 45,4, Ø cm 7,8 Scultura in vetro fumé con corpo troncoconico percorso interamente da filo vitreo sommerso ametista, sormontato da elemento sommerso sferico massiccio, in altri esempi discoidale.
Livio Seguso, Vetreria Salviati & C.
Collezione Valmore Studio d’Arte, Vicenza

Nel 1953 Egidio Costantini fonda a Venezia il Centro Studio Pittori nell’Arte del Vetro di Murano, poi ribattezzato da Cocteau Fucina degli Angeli: qui arrivano, tra gli altri, Guidi, Guttuso, Licata, Gio Ponti, ma anche Braque, Calder, Chagall, Kokoschka, Le Corbusier, Lèger, Moore, Arp, Picasso … portando disegni che vengono poi tradotti in scultura dai maestri vetrai.

Luciano Gaspari, è, invece, un pittore che entra in simbiosi con la produzione vetraria, studia le collezioni, verifica scientificamente le tecniche, instaura un rapporto profondo con grandi maestri quali Alfredo Barbini, Luciano Vistosi, Paolo Martinuzzi, Loredano Rosin, soprattutto Livio Seguso e, più tardi, Pino Signoretto. Diventato nel 1955 direttore artistico di Salviati, interpreta il ruolo con impegno e rigore instancabili.

Caratteristica del suo approccio è una totale padronanza e un uso innovativo delle tecniche tradizionali, la capacità di guardare al passato per inventare il futuro, ma anche di utilizzare con coraggio e fantasia le novità, o di “forzare” l’uso comune trasformando, ad esempio, semplici bottiglie in sculture. Si cimenta in produzioni seriali, in “pezzi unici”, in sculture, ma anche in oggetti come piatti (tra cui assolutamente straordinari quelli presentati alla Biennale del ’66), vasi, coppe, bottiglie: in ogni creazione la qualità dei colori, l’equilibrio tra luminosità, trasparenze, bagliori e ombre rivelano l’intensa relazione tra sensibilità e fantasia del pittore e perfetta comprensione delle potenzialità della materia vetro.


LUCIANO GASPARI E IL VETRO
Murano, Museo del Vetro
23 maggio – 24 novembre 2009

Sede: Museo del Vetro, Fondamenta Giustinian, 8 – 30141 Murano (Venezia)
Orario: 10/18 (biglietteria 10/17.30) fino al 1.XI; dal 2.XI 10/17 (biglietteria 10/16.30) - chiuso mercoledì
Biglietti: Ingresso con il biglietto del Museo
Intero: euro 5,50
Ridotto: euro 3,00
ragazzi da 6 a 14 anni; studenti* dai 15 ai 29 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti (min. 10); cittadini ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI
 

Luciano Gaspari (1913 – 2008)
Coppe Fiore, 1963h 21 cm Ø 27 cm, h 17,5 cm Ø 24 cm, h 14,5 cm Ø 21 cm
Vetro incolore con macchie a sbruffo rosa e azzurre, base massiccia e parte superiore in soffiato sottile
Vetreria Salviati & C.
Collezione privata

Gratuito:
residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; 2 gratuità ogni 25 biglietti (gruppi non scolastici) previa prenotazione; gli insegnanti (max 2 per classe) che accompagnino i loro gruppi scolastici; membri I.C.O.M.
*è richiesto un documento

Visite esclusive fuori orario
Solo su prenotazione, € 30 a persona (è necessario l'acquisto di almeno 15 biglietti)

INFORMAZIONI

info mkt.musei@comune.venezia.it
info e prenotazioni www.museiciviciveneziani.com call center 0415209070

PRENOTAZIONI
www.museiciviciveneziani.it

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Se arrivi a Venezia in aereo
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raggiungi direttamente il museo con la Linea Rossa Aeroporto-Zattere, fermata Murano Museo
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Linea 5 ACTV, o navetta Air Terminal ATVO, quindi vaporetti: Linea DM, Linea 41, Linea 42, fermata Murano- Museo

Luciano Gaspari- cronologia essenziale

1913. Nasce a Venezia il 22 marzo in una famiglia di decoratori
1931. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte, esordisce alla mostra collettiva dell’Opera Bevilacqua La Masa
1932. Ottiene alla XVII Biennale di Venezia il premio destinato al pittore più giovane.
1933. Allievo di Virgilio Guidi all’Accademia di Belle Arti
1935. Segue Guidi a Bologna. Qui frequenta il corso di tecniche dell’incisione tenuto da Giorgio
Morandi, con cui resterà a lungo in relazione epistolare
1936 Partecipa alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia
1937. Conclusi gli studi a Bologna, torna a Venezia
1938. Partecipa alla Biennale di Venezia .
1940. Partecipa alla Biennale di Venezia; diventa assistente di Giuseppe Cesetti, docente di figura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, al quale subentra reggendo la cattedra fino al 1983.
1943. sposa la pittrice Bruna Gasparini. Tiene la prima mostra privata, alla Galleria del Milione di Milano insieme ad Armando Pizzinato.
1944. Espone tredici opere in una personale a Venezia, alla Galleria del Cavallino di Carlo Cardazzo, punto di riferimento dello Spazialismo veneto, cui - pur non aderendo al movimento - la sua ispirazione è vicina.
1947. Partecipa alla Quadriennale di Roma. Inizia a collaborare come designer con la vetreria muranese Salviati

 

Luciano Gaspari (1913 – 2008)
Composizione policroma, 1965-68h 33 cm
Vetro incolore trasparente con macchia gialla e applicazioni di blu e rosso su forme circolari incise sulla superficie; base a parallelepipedo in vetro massiccio grigio.
Vetreria Salviati & C.(realizzazione posteriore)
Collezione privata

1948. Partecipa alla XXIV Biennale con tre dipinti: Dormiente, acquistato dalla Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, Figura e Composizione. Partecipa a Palazzo Re Enzo di Bologna alla prima mostra nazionale d’arte contemporanea promossa dall’Alleanza per la Difesa della cultura, (oltre quaranta presenze, tra le quali, oltre a lui, Afro, Cagli, Consagra, Guttuso, Leoncillo, Mafai, Turcato, ...), che rivendica la necessità del confronto artistico con le esperienze europee d'avanguardia
1950. Presenta alla XXXVIII Collettiva della Bevilacqua La Masa Donna al Mare (ora alla Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro)
1951. Partecipa alla Quadriennale di Roma
1955 Assume l’incarico di direttore artistico della Salviati , che manterrà fino al 1968
1952. Partecipa alla XXV Biennale
1956. Partecipa alla XVII Biennale con i dipinti Dal ciclo delle stagioni. Vince il primo premio al concorso organizzato dal Centro internazionale delle Arti e del Costume di Palazzo Grassi per disegni di tessuti di arredamento
1958/1966. Presenta originali lavori in vetro nella sezione Arti Applicate della Biennale
1959 Partecipa alla Quadriennale di Roma
1960. Riceve il premio E.N.A.P.I. (Ente Nazionale per l’Artigianato e la Piccola Industria) alla XII Triennale di Milano per l’ideazione di Servizi di bicchieri ad uso prevalentemente per casa di campagna o per vacanze, realizzati per la Salviati.
1961. Lavora alla grande vetrata per il padiglione del Veneto all’Esposizione Italia di Torino, allestito da Carlo Scarpa.
1962. Alla Biennale vengono esposti sette suoi dipinti.
1964. Partecipa alla Mostra del Disegno Industriale al MoMA di New York.
1968. Lascia la direzione artistica della Salviati. Sala personale alla Biennale in cui espone quattordici dipinti della serie Germinazioni: forme in divenire immerse “nello stordimento della luce”, da cui svilupperà tutta la poetica futura, immergendosi di nuovo, per un decennio, nella pittura.
 
 

Luciano Gaspari (1913 – 2008)
Vaso Arlecchino, 1980-1985h 25,5 cm
Vaso lattimo incamiciato blu con fasce nero e giallo al cadmio e applicazioni discoidali; sezione irregolarmente quadrangolare con spigoli smussati, collo eccentrico con bocca a forma di imbuto molto aperto
Vetreria Salviati & C.
Collezione privata

1971. Personale alla Galleria dei Navigli, a Milano
1973. Sala personale alla Quadriennale di Roma
1981. Riprende a occuparsi di vetro e presenta alla mostra di Palazzo Grassi, Vetri di Murano oggi, alcuni modelli per la Salviati, che godranno di lunga fortuna, le bottiglie Zefiro e i vasi Sasso.
1989 – 1990. Elabora per lo Studio d’Arte Valmore di Vicenza una serie di pezzi unici, esposti a marzo nella mostra inaugurale di Palazzo Pisani a Lonigo, nel Vicentino.
1992 -1993. Personale di pittura alla Galleria Naviglio di Venezia
1995. È presente con molte opere degli anni Cinquanta e Sessanta alla mostra storica che la Biennale di Venezia dedica alla produzione vetraria muranese.
1998. Morte della moglie
2007. Si spegne a Venezia il 22 luglio.

I suoi lavori, oltre che in collezioni private, sono conservati in musei italiani, europei e americani,quali le Gallerie d’Arte Moderna di Venezia e di Roma, il Museo del Vetro di Murano, il Guggenheim Museum di New York, il Musée Royal d’Art et d’Histoire di Liegi, i Musei d’Arte Contemporanea di Tel-Aviv e di Caifa



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