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 Anno V n° 7 LUGLIO 2009    -   EVENTI


Mostra a Napoli
SCU8/MANINARTE, tra comunione e divisione. Due forme per reinterpretare la tradizione con le ceramiche dei fratelli Scuotto.
Sale delle Velette, Castel dell'Ovo, dal 18 giugno al 10 luglio 2009
Di Francesca Romana Rodigari



 

Fratelli Scuotto Giovannino

Tradizione e innovazione in percorsi asimmetrici e sapienti travasi di forme sghembe, sono il punto di partenza per il viaggio attraverso il mondo artistico dei fratelli Scuotto.
Pulcibastiano, Pulcicorno, Maschera sputacorno, Modulo mascherone, Luna mascherata sono figure simbolo di una speciale napoletaneità riproposta e reinterpretata in denominazioni anacronistiche.
 
 

Fratelli Scuotto  Diavoli

In Giovannino, un’installazione realizzata dagli Scuotto, infatti, si fondono questi elementi in una raffigurazione di una fanciullesca gestualità.
La dimensione giocosa e divertente dell’infanzia viene esplicata attraverso L’aviatore e Barattoli degli scarti; la prima rappresenta una culla stilizzata di ferro battuto con un carillon a forma di aeroplanino, con un aviatore sorridente, beffardo e malizioso mentre rispettivamente, nella seconda ci sono recipienti colmi di teste mozzate di bambole e di statuine di terracotta, la cui origine riporta alla commedia plautina.
Le istallazioni che però meritano una particolare menzione sono Bacio moderno, Diavoli e Grande Capitone su meridiana.
Ebbene se volessimo collocare queste opere sulle coordinate di spazio e di tempo, ci troveremmo in seria difficoltà: sono, infatti, avvolte da un fitto velo di mistero che ci permette solo di ammirarle estasiati e stupiti.

Diavoli, sono personaggi di cui si comprende la natura demoniaca grazie all’uso delle corna, che divengono simbolo di divisione dalla realtà umana. Figure con occhi chiusi rivolti all’indietro, con colli in tensione e braccia piegate. Gialli, bruni e rossi che ricordano le fiamme dell’inferno.

Bacio moderno è caratterizzato da quell’ Eros omossessuale che nulla, ha a che fare con l’ostentazione, ma ripropone invece atmosfere di neoclassica memoria. Una rivisitazione, forse, del più famoso Amore e Psiche di Canova.

 

Fratelli Scuotto Bacio Moderno

Sulla stessa scia, l’opera Mausoleo di Pulcinella, che si rifà al Cristo Velato in bronzo di Corradini. I materiali, attraverso cui si svelano gli artifici creativi, sono il legno, la terracotta, il marmo, la pietra e il bronzo.

Satira e contaminazione, tra serio e faceto.
Esempio emblematico nel Grande Capitone su meridiana, pesce con forma serpentinata, spezzettato lungo il sentiero del tempo. Elemento ittico estrapolato dal suo giusto contesto, quello natalizio appunto, in quanto pietanza del periodo.

La mostra Scu8/Maninarte è ben rappresentata dal catalogo realizzato da 24Ore Motta Cultura, a cui Luca Beatrice ha dato il suo contributo critico, e le foto sono di Francesco Rinaldi.
Beatrice, docente all’Accademia di Brera e curatore del Padiglione Italia della Biennale Internazionale di Venezia, ha definito i fratelli Scuotto come gli eredi della Transavanguardia, che grazie alla perizia tecnica, riescono a far emergere dalle figure presepiali e dai pulcinella la “commedia dell’arte”.

La loro interpretazione della mitologia tradizionale viene condita con un’sapore ironico e satirico tale da sottendere una più seria quotidianità. Luce, volumi nuovi e squarci domestici, quando interpretazione e reinterpretazione divengono un continuo scambio e sincera apertura verso il nuovo, senza dimenticare il vecchio.

L’origine della bottega “La Scarabattola”, è dell’ormai lontano 1996; i fratelli Scuotto, proprietari e creatori, si prefissero un duplice obiettivo: quello di impegnarsi nella raffigurazione delle figure presepiali e di favorire una personale sperimentazione nel campo dell’arte pura, allontanandosi in questo modo da quella produzione di massa che valorizza solo gli aspetti del folclore. Il rivolgersi ad una ricerca di questo tipo apre loro le porte a collaborazioni pubbliche, come il Teatro la Scala, e private come Dolce & Gabbana. Hanno vinto anche concorsi di prestigio, come quello per il Palazzo Reale di Madrid, che nel 2001-2002 li ha scelti come fornitori ufficiali di 147 figure presepiali.

I segni del loro talento appaiono evidenti in tutte le opere, che rendono limpido il loro significato intrinseco, magico e fuori dal tempo. L’esperienza, la cultura e la creatività rimescolano sulla tavolozza l’esecuzione magistrale che ridipinge i contorni dell’arte contemporanea. Sfumature sottili di fantasia e verità, sia di chi ammira sia di chi si dedica anima e corpo al progetto: espressione irreale con un retrogusto pieno di meravigliosi umori e diverse tonalità.


SCU8/MANINARTE
Dal 18 giugno al 10 luglio 2009
Napoli, Castel dell’Ovo (via Caracciolo, Borgo Marinari)

Orari
feriali ore 10.00 - 14.00 e 15.30 - 19.00
domenica e festivi ore 10.00 – 14.00
Ingresso gratuito

Info:
casteldellovo@comune.napoli.it tel. 081 2400055



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