REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno V n° 7 LUGLIO 2009 FATTI & OPINIONI


SENATO DELLA REPUBBLICA - Dal Resoconto stenografico della seduta n. 231 del 01/07/2009
Intervento del Sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut)
Informativa urgente del Governo sul tragico incidente ferroviario occorso presso la stazione di Viareggio



Signora Presidente, signor Ministro, esprimo innanzitutto un apprezzamento sincero per la sua pronta disponibilità ad essere qui a riferire al Parlamento su questa vicenda tragica che, per la verità, non ha tanto il sapore della tragica fatalità.

Il tema che è stato sollevato nell'ambito di questo incidente e il primo interrogativo che tutti, credo, ci siamo posti e continuiamo a porci è come sia possibile nel 2009 che per un sinistro si blocchi un'intera rete ferroviaria. Questa è la seconda volta che accade in pochi giorni, dopo l'incidente di Prato di qualche settimana fa. Ci si chiede quindi come un incidente che si verifica nell'ambito di una rete di trasporto ferroviario che si considera locale, essendo avvenuto all'interno della stazione centrale di Viareggio, possa determinare un corto circuito generale nel sistema di trasporto su rotaia dell'intero Paese.

Questo è il primo interrogativo di cui, ovviamente, non facciamo carico a lei o al Governo, ma che certamente dovrebbe farci riflettere sullo stato di modernità della nostra rete ferroviaria, sull'efficienza del trasporto su rotaia e, se mi consente, anche sulla circostanza che il management delle Ferrovie dello Stato, al quale nessuna critica da parte nostra è pervenuta, sia stato nominato dal precedente Governo e confermato dall'attuale per il Parlamento poco o nulla significa, anzi, forse dovrebbe indurre con maggior forza i Gruppi parlamentari di maggioranza e di opposizione a promuovere una vera e propria inchiesta parlamentare sull'efficienza e sullo stato delle ferrovie italiane e sull'attualità di un modello di gestione finto privatizzato che è quello che accompagna da decenni Ferrovie dello Stato in questa sua grande, importante e possente holding che si occupa di tutto e di più, fuori dal controllo parlamentare, non dell'Esecutivo.

Credo con serenità che questo sia un tema che dovrebbe essere oggetto di riflessione e al quale penso che dovremmo tutti, senza polemiche e senza divisioni, appassionarci di più, proprio perché oggi il problema non è il controllo dell'Esecutivo sul sistema Ferrovie dello Stato ma è cosa i cittadini, attraverso il Parlamento, sanno delle modalità di funzionamento del sistema ferroviario e di come sia possibile che ancora oggi capitino simili tragedie e che la sicurezza da un lato della rete ferroviaria e dall'altro dei carri merci sia affidata a norme che possono anche non essere le migliori ma che esistono e che, soprattutto - lo dico in maniera atecnica - si basano su una sorta di autocertificazione da parte della società responsabile del trasporto. Poiché, peraltro, tali carri non trasportano caramelle ma materiale pericoloso, che se fosse movimentato su strada andrebbe incontro ad altro tipo di controlli e di verifiche, credo che anche questo aspetto dovrebbe essere oggetto da parte nostra di un supplemento di attenzione e di sensibilità. Parlo in questi termini perché su questo tema non dobbiamo risparmiarci.

Apprezziamo molto l'iniziativa da lei annunciata in quest'Aula di costituire una commissione d'inchiesta con il compito di verificare ed accertare le responsabilità, se ve ne sono, anche perché nessuno ha gli elementi per poterlo fare in questa fase preliminare al reale accertamento dei fatti nel loro complesso. È quindi corretto da parte sua, signor Ministro, non affidarsi solo a ciò che Ferrovie dello Stato possono dirle - e possono dire a noi - essendo ovviamente queste parte in causa della vicenda. Forse, a seguito dell'inchiesta amministrativa da lei disposta, anche il Parlamento dovrebbe occuparsi, fuori dalla costrizione della tragicità di determinati eventi, di questo problema in particolare e delle modalità di funzionamento del nostro sistema di trasporto ferroviario che comprende l'alta velocità, l'alta capacità, il trasporto delle merci e il trasporto pubblico locale, quindi tutto ciò che oggi il Parlamento conosce solo in parte e, purtroppo, soltanto quando si verificano simili tragedie.
In questa fase non possiamo che prendere atto della sua informativa e ringraziarla per averci fornito questi ulteriori elementi ma rinviamo il nostro giudizio all'esito delle ulteriori evenienze che certamente ci saranno a seguito delle indagini della magistratura e mi auguro più tempestivamente dell'indagine amministrativa del Ministero. (Applausi dal Gruppo PD e del senatore Astore).

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