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Racconti illustrati: GATTI CON GLI STIVALI (e senza)

Rovigo, Pinacoteca di Palazzo Roverella, dal 12 settembre 2009 al 30 dicembre 2009



 

Illustrazione di Paolo Domeniconi

Difficile dire chi sia più popolare tra Pinocchio e il gatto. Certo il burattino di Collodi ha fatto il giro del mondo conquistandosi ovunque il cuore dei bambini, ma è altrettanto certo che i felini domestici, protagonisti di fiabe o di semplici coccole, sono tra gli animali più amati, e non solo dai più piccini.

Un gatto, del resto, compare tra i protagonisti anche della fiaba di Collodi, in coppia con la volpe, ad indicare astuzia, intelligenza e furbizia. Caratteristiche che si riscontrano anche nel celeberrimo protagonista de “Il gatto con gli Stivali”, la fiaba cui sarà dedicata la seconda edizione dei “Racconti illustrati”, a Rovigo, in Palazzo Roverella, dal 12 settembre al 30 dicembre 2009.
 
 

Illustrazione di Maria Sole Macchia

La proposta è della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, del Comune di Rovigo con l’Accademia dei Concordi e la Fondazione Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia di Sàrmede.

La formula della mostra è semplice ed efficace: il testo della fiaba (in questo caso è stata scelta la versione di Perrault trascritta da Carlo Collodi) è illustrato dalle tavole originali di due grandi illustratori, Maria Sole Macchia e Eric Battut, due modi molto diversi, entrambi originalissimi, di rappresentare il medesimo testo narrativo. Da sottolineare che al Gatto di Battut, edito da Bohem Press, è andato il Premio Andersen 2002 come miglior libro illustrato.

Accanto a questa parte “monografica” verranno esposte numerose altre tavole originali di altri illustratori che si sono impegnati con il medesimo soggetto con, in più, uno spettacolare omaggio ai gatti, con e senza stivali. Felini disegnati da Francesca Chessa, Tony Ross, Paolo Domeniconi, Giovanni Manna e da altri protagonisti del mondo internazionale dell’illustrazione.

Meravigliose, coloratissime tavole dovute a illustratori di notorietà mondiale, a testimonianza della popolarità universale sia del felino di casa sia dello stesso in fiabesca versione con tanto di stivali.

La storia del Gatto con gli stivali, come annota Collodi in calce alla sua versione, insegna che “Godersi in pace una ricca eredità, passata di padre in figlio, è sempre una bella cosa: ma per i giovani, l'industria, l'abilità e la svegliatezza d'ingegno valgono più d'ogni altra fortuna ereditata.
Da questo lato, la storia del gatto del signor marchese di Carabà è molto istruttiva, segnatamente per i gatti e per i marchesi di Carabà”.

 

Illustrazione di Tony Ross

La fiaba, che racconta le vicende del furbo felino con gli stivali (in realtà, nelle prime versioni si trattata del gatto “dagli” stivali), è di antica origine. La prima versione scritta risulterebbe essere quella di Giovanni Francesco Straparola, che nel 1553 pubblicò a Venezia “Le piacevoli notti” dove, tra le altre, compare il racconto delle fortunate vicende di un Costatino, ovviamente, Fortunato, perfetto antesignano del più famoso Marchese di Carabas. Prima delle celeberrime versioni di Charles Perrault e dei Fratelli Grimm, la storia del gatto con gli stivali era stata raccontata anche da un altro italiano, Giambattista Basile.

Le astuzie feline, tese al riscatto del giovane e squattrinato futuro Marchese, hanno affascinato davvero tutti diventando piece di teatro, canovaccio per i marionettisti della dinastia dei Colla, soggetto di trasposizioni come quella del poeta romantico tedesco Tieck, che ne trasse una piece di satira sul teatro; Mario Tutino ne ha invece tratto un musical, mentre nella celebre serie di “Shrek 2” e “3” il felino si esprime con la voce di Antonio Banderas. Ma la sua prima uscita sul grande schermo è del 1969 con “Nagagutsu o haita neko”, il film d'animazione del giapponese Koro Yabuki.

Ma cos’è che affascina così tanto e così tanti? Il racconto di come intraprendenza ed intelligenza, condite da un po’ di fortuna, possano realizzare il sogno di tutti che è sempre il medesimo: “e vissero per sempre felici e contenti”.

Una sezione della mostra è dedicata al tema del Natale: le illustrazioni intorno a questo argomento sono state create dai giovani artisti della Scuola Internazionale d’Illustrazione di Sarmede, fondata da Stephan Zavrel, uno degli illustratori più importanti e rappresentativi del panorama europeo di questi ultimi trent’anni. Dal “vivaio” di Sarmede sono cresciuti artisti che oggi pubblicano in molti Paesi.

Saranno oltre trenta le tavole originali proposte in questa speciale sezione, a rappresentare una ricorrenza letta in chiave diversa, multiculturale e alla fine universale.

In concomitanza con la mostra è previsto un ampio programma di letture animate, rappresentazioni teatrali, laboratori per scuole e famiglie.


Il Gatto con gli stivali
Rovigo, Pinacoteca di Palazzo Roverella
Dal 12 settembre 2009 al 30 dicembre 2009
Aperto dal martedì alla domenica, chiuso i lunedì non festivi.
Orario: mattino 9,00-13,00; pomeriggio 15,30-19,00
Ingresso gratuito

Mostra promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dal Comune di Rovigo e dall’Accademia dei Concordi. Curata dalla Fondazione Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia di Sàrmede. Direttore: Leo Pizzol.

Informazioni:
Palazzo Roverella, tel. 0425.460093
www.palazzoroverella.com info@palazzoroverella.com
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo tel 049.8234800 (int.3) info@fondazionecariparo.it


 


Argomenti:   #arte ,        #arte contemporanea ,        #cucina ,        #fiaba ,        #gatto con gli stivali ,        #illustrazioni ,        #mostra ,        #racconto

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