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 Anno V n° 9 SETTEMBRE 2009    -   EVENTI


Mostra d'arte contemporanea
Fairy Tales - Giovani artisti nel paese delle meraviglie
A Milano, dal 18 settembre al 10 ottobre 2009



Venerdì 18 settembre, alle ore 19, la Galleria Antonio Battaglia inaugura la stagione artistica 2009/2010 con una collettiva dal titolo “Fairy Tales – Giovani artisti nel paese delle meraviglie”. La mostra, a cura di Carolina Lio, presenta una selezione di otto giovani artisti attivi in Italia – specialmente a Milano - che lavorano col mezzo pittorico.

 

Agnese, Guido Saturno - smalti su tela

Ad accomunarli è soprattutto una ricerca stilistica verso le nuove direzioni internazionali della pittura, sempre più rivolta a creare situazioni dal gusto onirico e fiabesco dove vengono volutamente ignorate, o addirittura sovvertite, le regole fisiche del reale. La forza di gravità viene sfidata con soggetti che sembrano galleggiare su sfondi monocromi e minimali, decontestualizzati e incollocabili, e gli elementi rappresentati sono ridotti ai minimi termini per far emergere dall'opera solo quello che viene ritenuto necessario, a prescindere dai collegamenti logici che derivano dall'osservazione del mondo. Questa tendenza alla sospensione viene rafforzata dalla leggerezza impalpabile dei colori che si decromatizzano fino a diventare in qualche caso prossimi all'invisibilità. Lo stile volutamente approssimativo e le distorsioni delle figure e delle leggi naturali fanno diventare la pittura dei nostri giovani artisti una dimensione anarchica e di origine psicologica anziché visiva, una rappresentazione mentale che racconta stati fantastici, vaghi ed allegorici come delle fiabe o dei racconti epici. “Fairy Tales”, quindi, si riferisce alla funzione della fiaba delle origini come strumento di educazione, di tramandamento, di studio del comportamento umano, oltre che alla semplice definizione di racconto fantastico.


Fairy Tales - Giovani artisti nel paese delle meraviglie
dal 18 settembre al 10 ottobre 2009
Galleria Antonio Battaglia via Ciovasso 5, 20121 - Milano
Artisti: Tommaso Chiappa, Sophie Chkheidze, Nebojša Despotović, Agnese Guido, Natasza Niedziolka , Melissa Prodezza, Giuditta Rustica, Giacomo Toselli
Orario: dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle 20.00
Ingresso libero

a cura di Carolina Lio
info: tel. +39 0236514048 , fax. +39 0286461244
www.galleriaantoniobattaglia.com

NOTE SUGLI ARTISTI

Tommaso Chiappa è nato a Palermo nel 1983. Vive e lavora a Milano. Si concentra su visioni urbane che minimalizza. sottraendo tutti gli elementi di sfondo e facendo restare sulla tela bianca solo pochi elementi simbolici come automobili, cartelli pubblicitari e pedoni. Scompare l'ambientazione vera e propria e ogni soggetto è monocromo, dipinto in modo rarefatto. La sua è una città che si sta disintegrando e lascia intravedere, al di là di essa ampi spazi bianchi senza direzione e misura, abbattendo il senso claustrofobico dell'urbanità verso, una dilatazione innaturale del tempo e dello spazio.

Sophie Chkheidze è nata a Tbilisi (Georgia) nel 1982. Vive e lavora a Milano. Nei suoi dipinti crea delle sovrapposizioni tra lo sfondo, formato da linee quasi geometriche di diversi colori, e un colore bianco steso come una enorme macchia che nasconde quasi del tutto il lavoro cromatico. Il coprire, il nascondere, fa venire in mente l'azione di pulizia che il nostro super ego compie sull'inconscio, una scrematura che a volte diviene totalizzante nascondendoci i lati più caratterizzanti di noi stessi. Questo processo viene avvicinato dall'artista al fenomeno della pioggia, alle perturbazioni meteorologiche come simbolo di destabilizzazione.

 
 

Nebojsa Despotovic - Untitled - 100x100

Nebojša Despotović è nato a Belgrado (Serbia) nel 1982. Vive e lavora a Venezia. I suoi personaggi sono dipinti in modo quasi ectoplasmatico, con una pittura liquida che si mescola nello sfondo. Gli elementi rappresentati sono più che altro impronte sfuocate, rarefatte, distorte, come se a essere ripreso fosse un sogno o un ricordo dai colori innaturalmente azzerati e opachi. Le figure hanno una non-carnalità simile a spettri e stanno sospesi dentro scenografie grigie e velate, non contestualizzabili, in una temporalità non misurabile, una specie di limbo mentale dentro cui sensazioni e impressioni prendono forma progressivamente senza mai diventare del tutto fisiche.


Agnese Guido è nata a Copertino (Lecce) nel 1982. Vive e lavora a Milano. Le sue sono visioni di elementi che galleggiano in uno sfondo neutro. Sono soggetti spezzati, mai completamente integri, che sembrano aver perso il vincolo della forza di gravità e fluttuano perdendo le posizioni di senso che li legherebbero uno all'altro. Le sensazioni immediate, date dalla sua pittura, sono leggerezza e isolamento. La sospensione dei soggetti e la loro indipendenza o solitudine innaturale sono simili al processo con cui si innescano i procedimenti onirici che accomunano simboli tra loro slegati e li fanno convivere in atmosfere prive delle leggi fisiche del mondo reale.

Natasza Niedziolka è nata a Miedzychod (Polonia) nel 1978. Vive e lavora a Berlino. Dipinge grandi visioni astratte di un geometrismo incerto e deformato. Le sue composizioni finali sono l'unione di elementi estremamente vividi e brillanti che formano un forte contrasto tra loro. Le approssimazioni volute delle forme e il richiamo a simboli schematici molto basilari immediati – come cuori, bandiere e silhouette umane – la riconducono a una pittura infantilista ed essenziale che trova, nell'esagerazione cromatica e spaziale delle varie forme, un escamotage per descrivere nel modo meno costruito e malizioso possibile il caos delle emotività umane.

Melissa Provezza è nata a Orzinuovi (Brescia) nel 1978. Vive e lavora a Milano. Tra i suoi temi principali c'è la rappresentazione di bambini collegati freudianamente alla sessualità. Questi sono tracciati in modo rarefatto, delicatissimo e quasi invisibile. Sono aloni più che vere e proprie figure. Sopra di essi sono posti dei simboli censori sulle zone erogene, ma ottenuti dall'utilizzo di materiali che riconducono all'idea del gioco e del ludico, come cerotti colorati, peluche e gomme da masticare. La loro presenza è particolarmente invasiva e simboleggia le strutture di costrizioni comportamentali a cui si è educati già dall'infanzia.

Giuditta Rustica è nata a Messina nel 1984 .Vive e lavora a Berlino. I suoi grotteschi, scuri e intrigati ritratti di famiglia sono composizioni di soli bambini che si atteggiano a ruoli adulti, creandosi delle deformità. Questa fiaba nera ci ricorda gli eroi-bambini dei fratelli Grimm, che si salvano dalla crudeltà di orchi e maghe adottando a loro volta strumenti feroci. Vittime e carnefici allo stesso tempo i soggetti si fanno immortalare mostrando come trofei espressioni o malformazioni mostruose. Unico tocco di colore, formato da strass in rilievo, pochi particolari – croci, fermagli, cuori - che emergono a fatica e che richiamano simbolicamente a un'infanzia pura ormai sepolta.

Giacomo Toselli è nato nel 1974 a Milano, dove vive e lavora. In piccoli acquerelli su carta racconta un mondo per favole esopiche dove brevi aneddoti, hanno come protagonisti animali umanizzati che vivono e sognano in una dimensione colorata con la spontaneità e l'immediatezza delle illustrazioni per l'infanzia. A contraddistinguere il suo lavoro è proprio questa freschezza ingenua, senza filtri e retaggi culturali, immediata e morbida, piena di luce e di un candore intatto. L'isolamento di questo mondo dal reale è sottolineato dalla centralità del dipinto rispetto al foglio, lasciando un forte margine di vuoto e di distacco tra l'immagine e il bordo.


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