REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno V n° 9 SETTEMBRE 2009 RECENSIONI


Letto per voi
“Il diavolo in cattedra” di Piergiorgio Odifreddi
Edoardo Boncinelli lo definisce: "Una breve ma scintillante storia della logica occidentale da Socrate ai giorni nostri"
Di Giovanni Gelmini


Odifreddi è sicuramente un matematico simpatico, capace di comunicare e di spiegare e lo dimostra anche in questo libro, già pubblicato nel 2003 da Einaudi nella collana “Biblioteca Einaudi”. Nel Preludio di quest'opera spiega: “Poiché conoscere la logica permette di cogliere persino Dio in fallo, non c'è da stupirsi che l'insegnamento di questa disciplina sia spesso stato ritenuto un'opera del Demonio”.

La “logica” è sicuramente un’arma potente del pensiero e indubbiamente è pericolosa per chi vuol trarre in inganno la gente. Il Potere non ha certo piacere che il popolo la sappia usare e infatti oggi nella scuola si insegnano solo le “nozioni” che si possono misurare facilmente con i test, la logica non la si insegna, anche perché è difficile poi valutarne i risultati, ma anche perché troppi insegnanti non la conoscono; così la nostra scuola si è degradata a ultima delle scuole dei paesi sviluppati.

Nel libro ho trovato la risposta ad una mia osservazione sulle persone che ho conosciuto: gli scienziati sono sempre anche degli artisti, ma gli artisti non sempre sono scienziati, anzi raramente in genere; quelli di oggi aborriscono la matematica. Odifreddi infatti parte da una breve Introduzione storico-filosofica in cui ci parla dell’evoluzione della filosofia nelle sue tre diverse tradizioni: la linguistica, la filosofica e la matematica. Le tre vie della filosofia non sono contrapposte, come molti credono, ma si integrano fra loro e credo che si possa dire che la logica ne è il tessuto connettivo. Chi studia la logica è un filosofo, ma chi si occupa di scienza studia e usa la logica, chi svolazza in ispirazioni artistiche, no!

Nella quarta di copertina del libro si legge: “ La sfida dell'autore consiste nel proporre un libro che sia allo stesso tempo un testo di divulgazione e un manuale di studio. I curiosi e gli appassionati vi troveranno aneddoti filologici, racconti storici e metafore letterarie dei principali risultati ottenuti dalla logica, dai tempi di Aristotele fino a Gödel, esposti nello stile brillante a cui Odifreddi ci ha abituato. I professionisti troveranno gli inquadramenti filosofici e le dimostrazioni matematiche necessarie ai propri studi. Gli uni e gli altri scopriranno come la conoscenza della logica di oggi permetta di intendere una buona parte della filosofia di ieri, e come forse solo una tale conoscenza permetta di non fraintenderla.

Il libro è sicuramente interessante, ma non è certo una passeggiata per gli inesperti, non perché sia scritto in modo difficile, ma perché la materia stessa è difficile per chi non sia abituato agli schemi e al linguaggio della logica stessa.

Ne consiglio però la lettura a chi è interessato alla logica e lo consiglio in special modo agli insegnanti ed in particolare agli insegnanti di filosofia dei licei scientifici, in modo che possano integrare l’insegnamento della loro materia con la matematica e, finalmente, riuscire a dare ai loro alunni la spiegazione del “metodo scientifico” per approcciare lo studio della realtà, metodo scientifico, che non altro è che una rigida applicazione della logica.


Il diavolo in cattedra
La logica da Aristotele a Gödel
di Piergiorgio Odifreddi

Listino: € 12,00
Editore: Enaudi
collana:ET Saggi
anno 2006
pagine: 300
Lingua: Italiano ISBN 9788806181376


Biografia

Piergiorgio Odifreddi (1950) ha studiato matematica in Italia, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica, e insegna Logica presso l'Università di Torino e la Cornell University.
Ha pubblicato Classical Recursion Theory (North Holland, 1989 e 1999), Il Vangelo secondo la Scienza (Einaudi, 1999 e 2008), Il computer di Dio (Cortina, 2000), La matematica del Novecento (Einaudi, 2000), C'era una volta un paradosso (Einaudi, 2001), Il diavolo in cattedra (Einaudi, 2003), Penna, pennello e bacchetta (Laterza, 2005), Il matematico impertinente (Longanesi, 2005), La scienza espresso (Einaudi, 2006), Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) (Longanesi, 2007).
Per Einaudi ha curato, con Claudio Bartocci, i volumi de La matematica. Collabora con giornali, radio e televisione.
Ha vinto nel 1998 il Premio Galileo dell'Unione Matematica Italiana e nel 2002 il Premio Peano della Mathesis.

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