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Anno V n° 10 OTTOBRE 2009 FATTI & OPINIONI |
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Che sta succendendo all’Italia?
Il golpe chiamato
Da oltre un anno stiamo assistendo ad uno scontro istituzionale che sta diventato ormai insopportabile. È effettivamente a rischio la democrazia
Di Giovanni Gelmini
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Ma c’è un golpe in corso? A casa mia, si pensava che quando c’è un golpe ci sono militari in assetto di guerra per le strade, posti di blocco ed altre quisquilie del genere, che cercano di controllare tutto, qui non è così, ma allora cos’è? Chi parla di “golpe” è solo Berlusconi e i suoi accoliti e cosa intende per golpe? Qualunque azione atta ad infastidirlo, ad impedirgli di realizzare il suo programma! Fino a qualche mese fa parlava di “comunisti” che mangiavano i bambini e di “toghe rosse”, poi le cose sono cambiate: la sua dolce metà lo ha accusato d’alcuni problemini in un’intervista sul Corriere della Sera, lui ha risposto, “da solo” senza l’aiuto di giornalisti indegni e golpisti, a Porta a Porta, in un’atmosfera amichevole, sotto il controllo dell’esperto Bruno Vespa. Fino a quel momento tutti i giornalisti avevano evitato di intervenire sulle questioni private del premier, ma nel momento che Lui le ha messe in piazza, sono diventate di dominio pubblico e così vale sempre il proverbio veneto che dice: “a rimestar nella merda si alsa la spussa”. N’è nato un putiferio e Berlusconi ha realizzato le dovute azioni per difendersi: denunce per diffamazione, invito a non fare la pubblicità selle testate indegne, in sostanza unico mezzo di sostentamento della stampa, e ogni altra maniera per arginare e la valanga di gossip che lo ha coperto, specialmente sui giornali esteri. Ha anche mandato la corazzata Feltri all’attacco del direttore del giornale della CEI, colpevole di aver avuto l’ardire di porre dubbi sull’opportunità di sostenere chi ha comportamenti non in linea con la morale cattolica In questa fase si è mostrato chiaramente che i gruppi di potere, che potevano aver sostenuto Berlusconi nella campagna elettorale, come noi avevamo già capito, non sostenevano più Berlusconi. Ma è possibile che tutto questo non sia stato previsto da Berlusconi? Il nostro Capo del governo è sempre stato molto bravo a gestire la propria immagine ed è impensabile che in questo caso abbia più volte fallito miseramente. In molti hanno pensato che tutto il putiferio fosse per distogliere l’attenzione dalla crisi economica, ma forse era esagerato credere che Berlusconi avrebbe sacrificato il suo “tempo libero” per salvare l’Italia, forse c’è da credere che con quest’operazione si è alzata la temperatura al calor rosso della comunicazione mediatica, per far cadere nella caldaia accesa due sentenze molto pesanti per il Premier: la condanna civile relativa al processo Mils sulla corruzione per il lodo Mondadori, ma con la posizione penale stralciata, e la cancellazione del “Lodo Alfano”, la cui incostituzionalità con legge ordinaria era evidente. Questo è sicuramente un gravissimo problema per Berlusconi perché oltre al processo di Milano sopra citato, vi sono altri tre processi piuttosto pesanti:
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