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Istat- Comunicato stampa

Indici dei prezzi al consumo Agosto 2009



Periodo di riferimento: Agosto 2009
Diffuso il: 16 settembre 2009

Estatto del comunicato stampa completo

                    Le rilevazioni correnti sui prezzi al consumo svolte dall’Istituto nazionale di statistica danno luogo ad un sistema di indici costituito da:

                    - indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC); - indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI); - indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell'Ue (IPCA).

                    Ai sensi della legge 5.2.1992, n. 81, i due indici nazionali, espressi entrambi in base 1995=100, sono calcolati anche al netto dei consumi dei tabacchi.


Nel mese di agosto 2009 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività comprensivo dei tabacchi è stato pari a 138,2, registrando una variazione di più 0,3 per cento rispetto al mese di luglio 2009 e di più 0,1 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente; anche al netto dei tabacchi l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, pari a 137,6, ha presentato nel mese di agosto 2009 una variazione congiunturale di più 0,3 per cento e tendenziale pari a più 0,1 per cento.

Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC)

Nel mese di agosto gli aumenti congiunturali più significativi sono stati rilevati per i capitoli Trasporti (più 1,8 per cento) e Ricreazione, spettacoli e cultura (più 0,6 per cento); variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Servizi sanitari e Spese per la salute e Istruzione; variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Comunicazioni (meno 0,3 per cento), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (meno 0,2 per cento), Abbigliamento e calzature e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (meno 0,1 per cento per entrambi).

Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (più 2,8 per cento), Altri beni e servizi (più 2,6 per cento) e Istruzione (più 2,2 per cento); variazioni tendenziali negative si sono verificate nei capitoli Trasporti (meno 3,1 per cento) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (meno 2,1 per cento).

Il comunicato stampa completo è leggibile sul sito ISTAT



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