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Camera dei Deputati Resoconto stenografico Seduta n. 225 di venerdì 2 ottobre 2009 -

Intervento di Antonio Borghesi (IDV)




Dichiarazioni di voto - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 agosto 2009, n. 103, recante disposizioni correttive del decreto-legge anticrisi n. 78 del 2009 (Approvato dal Senato) (A.C. 2714)

Signor Presidente, stiamo per approvare un provvedimento di favoreggiamento degli evasori fiscali, dei corruttori e della criminalità organizzata. È un'amnistia, un provvedimento ben più grave di quell'indulto che fu approvato qualche anno fa in questa Camera e contro il quale combatté una parte dell'attuale maggioranza.

Voglio ricordare che in quell'occasione Alleanza Nazionale, oggi Popolo della Libertà, così come la Lega Nord, insieme a noi condusse una battaglia contro l'indulto perché considerato un atto vergognoso che andava contro gli interessi del nostro Paese. Ora votiamo una vera e propria amnistia e devono ricordarsi i colleghi della maggioranza di oggi che in quell'occasione condussero quella battaglia che questo provvedimento va a danno di milioni di italiani; quegli italiani onesti che pagano le tasse e che lavorano dieci ore al giorno, operai, impiegati, lavoratori, piccoli imprenditori e artigiani, quelli che ogni giorno fanno fatica dalla mattina alla sera per mandare avanti la loro impresa pagando allo Stato quello che lo Stato richiede con le tasse.

Oggi, lo ripeto, i colleghi ex AN, come i colleghi della Lega Nord, oggi schiaffeggiano questi italiani, li prendono a pugni con un provvedimento che favorisce gli evasori fiscali, i grandi evasori fiscali. Gli italiani onesti all'estero semmai ci vanno in vacanza quando non c'è la crisi, ma mai ci vanno a portare i soldi frutto dell'evasione, i soldi che servono per la corruzione, i soldi della mafia.

Voglio ricordare che la Corte dei conti ha stimato in 60 miliardi di euro il denaro destinato alla corruzione e gran parte di quel denaro viene portato all'estero attraverso il falso in bilancio. Ecco l'amnistia che in ben altro modo avrebbe dovuto essere approvata dal Parlamento.

Per questo motivo io accuso politicamente questo Governo, per le azioni che ha compiuto in questo anno e mezzo, di essere un Governo al servizio degli evasori fiscali, al servizio dei corruttori e al servizio della criminalità organizzata.

C'è una gran quantità di provvedimenti che sono stati adottati: quelli che eliminano la tracciabilità dei pagamenti, ad Pag. 82esempio, o quelli che permettono agli evasori totali di mettersi in regola pagando poche tasse e prevedendo pochissime sanzioni. È veramente ridicolo! Questo Governo ha fatto scappare i buoi e poi ha dichiarato a gran voce che avrebbe colpito chi porta i capitali all'estero.

Mi fa un pochino ridere un Presidente del Consiglio che all'ONU dichiara di combattere contro i paradisi fiscali, un Presidente del Consiglio che nella sua storia, come gli atti giudiziari hanno dimostrato, ha utilizzato a man bassa i paradisi fiscali per portare soldi all'estero attraverso il falso in bilancio e per corrompere interi Governi, a partire dal conto All Iberian in avanti.

Noi vogliamo veramente condurre una battaglia contro chi fa passare questo tipo di legge. Il Ministro Tremonti, il Ministro genio della lampada di Aladino, parla di Ali Babà e della caverna di Ali Babà e dei 40 ladroni e dice: abbiamo chiuso la caverna. Ma nella caverna non c'è più niente, signor Presidente, la caverna è già stata svuotata.

È inutile fare provvedimenti. È tutta l'estate che sta facendo dire al direttore dell'agenzia delle entrate che 180 mila italiani sono sotto inchiesta per i soldi all'estero. Tuttavia, nessuno di essi pagherà e tutti saranno protetti da questa legge ingiusta e iniqua nei confronti degli italiani onesti, perché basterà pagare il 5 per cento, una somma ridicola. E non si dica che è stata l'Europa a volere questo provvedimento. È facile da dire, signor Presidente. Anche altri Stati hanno messo in opera un provvedimento per il rientro dei capitali all'estero ma negli Stati Uniti per cento dollari che rientrano se ne pagano 44, in Inghilterra se ne pagano 49, in Germania 44. Nulla a che vedere con una ridicola somma che viene oggi chiesta agli italiani che hanno commesso i reati di cui ho parlato prima. Ma non è solo questo, perché vi è una marea di consulenti che è già pronta. Alcuni hanno anche dei nomi ed alcuni sono stati allievi di un impareggiabile maestro come il Ministro dell'economia e delle finanze Tremonti che, in questo caso, si trova in un evidente conflitto di interessi perché, fino a quando non era Ministro, ha aiutato le banche e le grandi imprese a non pagare le tasse e anche ad utilizzare questi strumenti che oggi permetteranno loro di ripulire e di riciclare denaro sporco. Si stanno già facendo valutazioni gonfiate di beni patrimoniali, di case, di gioielli e di opere d'arte per far rientrare falsamente persino denaro che all'estero non è mai stato.

Si tratta, pertanto, di un atto che è contrario all'Europa, né in linea con quello che l'Europa chiede. Vi è qualcuno che immagina che non avvenga quello che è successo con l'indulto? Come avevamo detto - e come anche parte di questa maggioranza sosteneva - dopo un anno da quel provvedimento le carceri erano di nuovo piene e, in larga parte, delle stesse persone. Ma davvero pensate che le persone che approfitteranno di questo scudo fiscale subito dopo non si rimetteranno allo stesso modo a commettere gli stessi reati? Ci sarà l'evasione fiscale e di nuovo soldi verranno portati all'estero; corruzione e falso in bilancio e di nuovo soldi all'estero; criminalità organizzata e di nuovo costituzione di fondi all'estero. Non smetteranno e continueranno come prima, alla faccia di tutti gli italiani onesti!

Signor Presidente - e con questo mi avvio alla conclusione - credo che si tratti di un atto sporco, grave e criminogeno perché favorisce quelli che i crimini gli hanno commessi e invita chi non li ha fatti a farne in futuro. Mi dovete dire quanti italiani, che in questi anni hanno pagato con onestà le tasse, non saranno tentati in futuro di compiere questi atti visto che un condono c'è sempre e, in qualche modo, vi è sempre la possibilità di non pagare nulla. È un atto sporco e grave. Andremo sulle piazze a denunciarlo. Lo denunceremo agli elettori dell'allora Alleanza Nazionale e oggi Popolo della Libertà, lo denunceremo agli elettori della Lega, che si sta compiendo un atto contro gli italiani puliti, che lavorano e che fanno fatica.

Per concludere, signor Presidente, ci rivolgiamo, ancora una volta, e facciamo, ancora una volta, un ultimo appello al Presidente della Repubblica. Signor Presidente, ci rifletta perché in questa sede si sta approvando un'amnistia mascherata che avrebbe bisogno sia delle maggioranze previste dalla Costituzione sia di una legge ordinaria e non certo di un decreto-legge per essere approvata. Ci rifletta perché anche lei, signor Presidente, rappresenta tutti gli italiani e rappresenta, in particolare, gli italiani onesti che pagano le tasse, che lavorano e che oggi sono presi in giro da questo Governo e da questa maggioranza (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori - Congratulazioni)

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