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Camera dei Deputati Resoconto stenografico Seduta n. 225 di venerdì 2 ottobre 2009 Intervento di Italo Bocchino (PDL) |
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Dichiarazioni di voto - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 agosto 2009, n. 103, recante disposizioni correttive del decreto-legge anticrisi n. 78 del 2009 (Approvato dal Senato) (A.C. 2714) Signor Presidente, il gruppo del Popolo della Libertà ovviamente dichiara il proprio voto favorevole a questo provvedimento, ma prima di entrare nel merito della questione che ha tenuto l'Aula impegnata come se fosse l'unico argomento legato a questo provvedimento, cioè lo scudo fiscale, vogliamo ricordare che stiamo parlando di un decreto-legge che è la «coda» per completare il provvedimento anticrisi che il nostro Governo aveva sottoposto all'esame del Parlamento e che Camera e Senato hanno approvato prima dell'estate. È opportuno riportare nei giusti binari la discussione perché inquinare il tutto parlando solo dello scudo fiscale tende a non far conoscere agli italiani cosa abbiamo fatto e cosa stiamo facendo per combattere una crisi internazionale che certamente non è dipesa dal nostro Paese e tanto meno dal nostro Governo. L'Italia è stato uno dei Paesi che è intervenuto prima e meglio per contrastare questa crisi economica: abbiamo fatto immediatamente un provvedimento per mettere in sicurezza gli istituti di credito e non è un caso se nessun istituto di credito in Italia ha rischiato il fallimento, mentre in giro per l'Occidente le banche fallivano. L'Italia ha tranquillizzato i risparmiatori, ha fatto capire che non correvano alcun rischio, nessuno è stato preso dal panico ed è andato a ritirare i suoi risparmi e non ci sono stati problemi per le nostre banche. Abbiamo messo a disposizione denaro per le banche per poter poi finanziare la piccola e media impresa, abbiamo aiutato le famiglie più deboli, le imprese, chi ha i redditi bassi, abbiamo aiutato, senza precedenti, chi con la crisi perde il posto di lavoro. Abbiamo stanziato 34 miliardi di euro - una cifra senza precedenti - per gli ammortizzatori sociali per fare in modo che chiunque perda il posto di lavoro a causa della crisi non sia lasciato solo, continui a percepire un reddito, a garantire la sussistenza della propria famiglia, finché l'impresa da cui dipende non riesca a uscire dalla crisi e reintegrarlo. I numeri ci stanno dando ragione. I dati dell'OCSE, i dati degli osservatori internazionali, dicono che l'Italia sta invertendo la tendenza, e che, insieme con la Francia, è il Paese che sta invertendo prima e meglio di tutti la tendenza rispetto ai partner europei. Questo è un nostro merito, così come è nostro merito aver sottoposto adesso al Parlamento una legge finanziaria snella costituita da tre articoli, che non aumenta le tasse neanche di un euro ai cittadini, ma che cerca di ridurre la spesa per fronteggiare la situazione economica del Paese. In merito allo scudo fiscale, state cercando di far credere all'Italia che stiamo aiutando i delinquenti con lo scudo fiscale a prezzo stracciato: una misura mai vista in tutto il mondo. Innanzitutto, lo scudo fiscale si è fatto in quasi tutti i Paesi occidentali: in Lussemburgo, in Francia, in Gran Bretagna, in Svizzera, in Germania. È stato fatto dai Governi di centrodestra e da quelli di centrosinistra, ma c'è una piccola novità: mai un rientro di capitali dall'estero era stato così oneroso nella tassazione in Europa come con la tassa del 5 per cento prevista dallo scudo fiscale che stiamo approvando (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà). Questa è la verità. Con la presunzione che chi ha portato i soldi all'estero abbia guadagnato almeno il 2 per cento l'anno, chiediamo il 5 per cento per il quinquennio passato, che è una percentuale che risulta essere la più alta tra gli scudi fiscali approvati in Europa. Il Presidente Obama, che avete magnificato, che quando ha vinto le elezioni sembrava che le avesse vinto il Partito Democratico in Italia, che considerate il modello di Governo a cui ispirarvi, ve lo dico con grande chiarezza, ve lo anticipo, ha annunciato al Congresso degli Stati Uniti che presenterà un provvedimento che si chiama Tax Amnesty, dove è previsto, non solo il rientro dei capitali, ma anche l'amnistia per i reati che possono essere stati commessi nel portare all'estero i capitali. Allora non si capisce se, a vostro dire, ciò in Italia rappresenta un aiuto alla criminalità organizzata, per quale ragione in Gran Bretagna, quando l'ha fatto il Governo da voi magnificato, o quando lo fanno gli Stati Uniti, si tratta invece di un provvedimento necessario per contrastare la crisi? È meglio che somme rilevanti della ricchezza italiana siano all'estero a produrre ricchezza ed occupazione in altri Paesi o che rientrino in Italia per pagare le tasse (al 5 per cento), per far pagare le tasse anno dopo anno, per creare ricchezza e occupazione in Italia? Voi siete antitaliani anche in questo (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Come ha detto D'Alema, cui facciamo positivamente riferimento, il vostro antiberlusconismo è ormai diventato un sentimento antitaliano, e quando si ha un sentimento antinazionale non si è in condizioni di valutare positivamente quello che il Governo porta in Parlamento. Noi vogliamo che questi soldi rientrino in Italia, che si paghino le tasse, che questi imprenditori che hanno portato i soldi all'estero, rimettano i soldi nelle loro aziende, ed evitino di licenziare per colpa della crisi i loro dipendenti. Questo provvedimento salva decine di migliaia di posti di lavoro che altrimenti nei prossimi mesi perderemmo, e voi siete contrari a questa scelta. Sono risorse che servono per la ripresa (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Presidente. Pregherei i colleghi di consentire all'onorevole Bocchino di svolgere il suo intervento (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà). Italo Bocchino. Capisco che dopo quello che i colleghi hanno detto su un provvedimento che, dati alla mano, si dimostra un ottimo provvedimento legislativo sia difficile non contestarci. Il Ministro Tremonti ha già detto come saranno spesi questi soldi. Questi soldi non andranno ad alimentare chissà quale rivolo di spesa, quali sprechi. Questi soldi serviranno per finanziare la scuola, l'università, la ricerca. Questi soldi dobbiamo investirli per ripensare la nostra cooperazione, per aiutare i Paesi poveri lì sul loro territorio, per creare un patto di sangue con quei popoli ed evitare grandi migrazioni, devono servire al sociale e alla sicurezza. Argomenti: #attualità , #bocchino , #crisi economica , #evasione fiscale , #parlamento , #pdl , #politica |
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