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Anno V n° 11 NOVEMBRE 2009 - EVENTI In mostra pubblicità e propaganda politica futuriste, ma non solo |
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Sempre nel filone della ricerca sulle arti applicate, propria del Museo genovese, dal prossimo febbraio la mostra sarà affiancata da una seconda esposizione dedicata alla produzione dell’argentiere Arrigo Finzi e, in particolare, al nucleo contrassegnato dal marchio “Sant’Elia”. La mostra Pubblicità e propaganda. Ceramica e grafica futuriste - curata da Silvia Barisione, Matteo Fochessati, Gianni Franzone e Maria Teresa Orengo e organizzata dalla Wolfsoniana - Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo di Genova e dalla Regione Liguria in occasione del centenario del manifesto di fondazione del movimento futurista - si concentra sulla presenza della persuasione pubblicitaria e politica all’interno della produzione ceramica e grafica futuriste degli anni Venti e Trenta.
L’esposizione, oltre a documentare in maniera originale la molteplicità delle esperienze formali che si svilupparono in questo ambito di ricerca, rappresenta un momento di riflessione sulle dinamiche espressive di quella sottile linea di demarcazione che separa la persuasione pubblicitaria e la propaganda politica, a cui i principali esponenti del movimento adattarono i temi precipui della loro originaria poetica: il culto della velocità e della modernità, dell’aggressività e della guerra, l’idolatria della macchina, l’ideale di un uomo nuovo, sportivo e ardimentoso.
Se è vero che esempi di ceramica futurista vennero prodotti a Faenza negli anni Dieci, una vera produzione fu per così dire istituzionalizzata solo intorno al 1927 all’interno della Casa Giuseppe Mazzotti di Albisola, diretta dal celebre Tullio, che nel 1938 firmò con F.T. Marinetti il manifesto Ceramica e aeropittura. Accanto al primato abisolese con opere degli artisti più noti (Nicolay Diulgheroff, Farfa, Fillia, Tato, Alf Gaudenzi, Giovanni Acquaviva e lo stesso Tullio), la mostra propone anche esperienze che, pur non potendo essere definite futuriste, presentano tangenze, soprattutto linguistiche, con le creazioni del movimento marinettiano. Come certa produzione delle Ceramiche Rometti di Umbertide (Perugia), nel momento in cui vi fu attivo un artista del calibro di Corrado Cagli, o quella poco conosciuta della FACI (Fabbrica Artistica Ceramiche Italiane) di Civita Castellana nel viterbese.
Come evento collaterale alla mostra, a febbraio, verrà presentata una significativa selezione di argenti del milanese Arrigo Finzi (Venezia 1890 – Milano 1973) che la figlia Olga Finzi Baldi ha affidato in comodato alla Wolfsoniana. Una parte della produzione di Arrigo Finzi fu infatti contrassegnata dal marchio “Sant’Elia”, depositato nel 1933, e riprendeva in chiave déco i modelli disegnati prima della guerra dal celebre architetto futurista Antonio Sant’Elia, con cui Finzi aveva stretto amicizia a Milano nel 1909.
Ceramica e grafica futuriste Genova Nervi, Spazio Mostre della Wolfsoniana (via Serra Gropallo 4) dal 5 dicembre 2009 all'11 aprile 2010. Orario: martedì - domenica 10.00 - 19.00 ingressi: intero € 5, ridotto € 4, scuole € 2,80. Sono previsti programmi e laboratori didattici per le scuole. Informazioni e prenotazioni: Wolfsoniana, tel. 010.3231329 – 5761393, info@wolfsoniana.it www.wolfsoniana.it, www.fondazionecultura-liguria.it Mostra a cura di Silvia Barisione, Matteo Fochessati, Gianni Franzone e Maria Teresa Orengo. Catalogo edito da Silvana Editoriale.
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