Anno V n° 11 NOVEMBRE 2009
- FATTI & OPINIONI
Dichiarazioni di voto - Camera dei Deputati Resoconto stenografico Seduta n. 249 di mercoledì 18 novembre 2009
Intervento di Francesco Nucara (Misto-RRP)
Disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 135 del 2009: Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee (Approvato dal Senato) (A.C. 2997)
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Signor Presidente, il Partito Repubblicano Italiano voterà la fiducia al Governo su questo provvedimento, e lo farà per due ordini di motivi: il primo è di ordine generale e concerne l'impegno assunto all'inizio legislatura con questa maggioranza (e i buoni repubblicani rispettano sempre gli impegni che prendono); l'altro è più specifico e riguarda la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, che introduce la concorrenza nei servizi pubblici a cominciare dalla gestione dell'acqua.
L'acqua è un bene pubblico e tale rimane anche con questo provvedimento; è la gestione che deve essere privatizzata. Se gli amici del Governo mi ascoltano, invece di parlare, forse fanno una cosa utile e riescono a capire pure loro di che cosa stiamo discutendo.
Nelle reti idriche urbane, specialmente in quelle del Mezzogiorno, il 30, 40, 50 per cento dell'acqua si perde nelle reti stesse in quanto obsolete. È interesse del gestore dell'acqua far sì che non vi siano sprechi e che quindi...
PRESIDENTE. Onorevole Cota, non disturbi il Ministro Vito, che vuole ascoltare l'onorevole Nucara.
FRANCESCO NUCARA. Il Ministro Vito ci tiene ad ascoltarmi, spesso risponde negativamente alle mie interrogazioni, ma so che ci tiene ad ascoltarmi. Quando la gestione è privata è interesse del gestore evitare questi sprechi e recuperare acqua che può vendere. Sulla base di queste considerazioni noi riteniamo addirittura che questo provvedimento sia timido sul problema della liberalizzazione dei servizi pubblici locali. Avremmo voluto che anche le gestioni dell'elettricità, del gas, delle prigioni, dei servizi sociali fossero privatizzate. D'altra parte già nella precedente legislatura si parlava delle lenzuolate di liberalizzazione, e già nella precedente legislatura l'onorevole Lanzillotta aveva presentato provvedimenti per la liberalizzazione dei servizi pubblici nel settore delle acque. Signor Presidente, noi non vogliamo una risposta ad interessi settoriali, di categoria, e puramente localistici, come strada attraverso la quale organizzare la raccolta delle adesioni elettorali (questa pratica resta un difetto assai diffuso). Bisogna recidere questo cordone clientelare e guardare all'efficienza e all'efficacia dei servizi per i consumatori e al contenimento dei costi. Diceva poco fa la collega Melchiorre che il costo dell'acqua in Italia è il più basso d'Europa, e questo non è un bene, è un danno perché in questo modo si spreca l'acqua, mentre se avessimo delle tariffe adeguate a quelle europee probabilmente l'acqua ci sarebbe per tutti e gli sprechi sarebbero minori.
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