Ho bisogno
Sono di piombo i teschi per questo non piangono.
Libero vascello, sopra gli occhi il vento curva.
Ho bisogno di presenze.
In maree scintillanti d'ombre la luce evoca un giardino di rose
che mi urge.
Fitti e stretti alla chioma del grande melo frutti maturi rosseggiano.
Ho fame di sentimento.
Piegato da un dardo invisibile e acuto oblioso del suo peccato
tutto il tuo autunno mi è pressato dentro.
Ho bisogno di parole
di parole
che fino al giorno del giudizio sputino inchiostro.
Di sogni
che abitino gli alberi sulla collina.
Di canti
che facciano vibrare le arpe sui cespi fioriti e sulle gremigne voraci.
Di luna
che mormori sorprese nel velluto degli occhi
violando cerchi di magiche pietre.
Ho bisogno di presenza nelle parole:
bisogno di poesia.
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