REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
||
Articoli letti 15258160 RSS |
Vedi tutti gli articoli di
|
stampa |
Anno V n° 12 DICEMBRE 2009 - EVENTI Arte numerologica e tessile |
||||||||||||
L’origine di un titolo (la sintesi di una poetica) Nella lettura simbolica dei numeri, il 3 rappresenta il principio maschile, il 2 quello femminile. Elevato alla seconda, il 3 genera il 9, la cifra dell’infinito. Queste semplici asserzioni di ordine allo stesso tempo matematico e filosofico ci forniscono un’idea dell’orizzonte concettuale in cui si muove il lavoro di Gaia Clerici. Innanzitutto una forte sottolineatura della polarità tra due elementi, quello maschile e quello femminile, che permette il continuo generarsi e rigenerarsi della realtà. Poi la costante presenza di simboli, di rimandi a una dimensione “altra” e, in senso lato, “spirituale”. Tutto il lavoro di Gaia Clerici sonda le dinamiche generative della natura e le traspone su di un piano simbolico. Le opere dell’artista e designer varesina si richiamano inoltre a una tradizione di pensiero in cui confluiscono suggestioni orientali e memorie ancestrali, legate al culto della terra e al suo significato in termini cosmologici. La mostra presso il chiostro di Palazzo delle Stelline che è suddiviso in quattro aree verdi. All’interno di ognuna di esse Gaia Clerici creerà delle installazioni che evocheranno delle “scene di conversazione”, delle “situazioni di incontro” tra le sue sculture. L’artista varesina ha infatti realizzato delle maestose e ironiche sagome di “grandi madri”, di figure che rievocano l’archetipo generativo femminile. Queste opere saranno messe in correlazione con altre analoghe sculture che sono emblematiche del principio maschile.
Feltro è il materiale con cui sono realizzate le opere e i suoi abiti, Gaia crea personalmente il feltro con masse di lana grezza. Le sculture e i vestiti sono plasmati dalle sue mani e da quelle delle sue collaboratrici e in seguito tinti. Gaia definisce le sue creazioni in feltro ”impasti di esperienze, sensazioni, fatiche e passione (…) La loro sostanza d’origine è un derivato della natura animale che non ha più struttura, perché ha perso il proprio radicamento originale. Il lavoro delle mani, lo ri-forma in un nuovo senso compiuto, di ispirazione varia e forma costante che lascia aperti degli spazi di possibilità”. Il feltro è quindi una metafora della materia primordiale su cui Gaia, con atteggiamento demiurgico, interviene con grande versatilità. L’artista Classe ’70, Gaia Clerici ha scelto di occuparsi contemporaneamente di arte e di moda nove anni fa. Nel tentativo di creare una sorta di osmosi tra queste due dimensioni, Gaia ha realizzato sculture con materiali tessili (da sei anni a questa parte principalmente il feltro) e abiti che, nella loro vestibilità, possiedono forme scultoree. I lunghi soggiorni in Medio Oriente e un’intensa ricerca spirituale le hanno permesso di approfondire quelle tematiche legate al mondo dei simboli che caratterizzano la sua attività di artista e designer. Le sue opere sono state esposte, tra l’altro, in mostre personali e collettive presso il Chiostro di Voltorre e presso la galleria Jean Blanchaert di Milano. Le sue creazioni di moda e design sono presenti in vari showroom europei e del mondo arabo; nel 2007 sono state protagoniste del “Fashion Week” di Riga, in Lettonia. 32 Curatore: Roberto Borghi Chiostro di Palazzo delle Stelline Corso Magenta n. 59, Milano Dal 15 gennaio al 24 gennaio 2010 Inaugurazione: giovedì 14 gennaio ore 18.00 Orari e ingressi da lunedì a venerdì h. 8.00 - 19.00 sabato e domenica h. 10.00 – 18.00 Ingresso libero Informazioni al pubblico Galleria Credito Valtellinese Tel. +39 02.48008015 galleriearte@creval.it - www.creval.it
Il sito utilizza cockies solo a fini statistici, non per profilazione. Parti terze potrebero usare cockeis di profilazione
|