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A Milano un nuovo e innovativo spazio dedicato all’arte contemporanea

Si inaugura “Jerome zodo contemporary”

Dal 21 gennaio al 27 febbraio 2010, si terrŕ la mostra inaugurale, dal titolo (Ex)communicate, una collettiva di artisti italiani e internazionali



 

Simmons & Burke, To Your Scattered Bodies Go #3, 2009, Lightjet print & Custom Audio Software, 145 x 211 cm

In via Lambro, angolo via Melzo, a ridosso della cerchia dei Bastioni di Porta Venezia, una delle zone più attive e in rapida trasformazione della metropoli milanese, Jerome Zodo ha affidato allo studio di architettura A++ di Milano (www.a2plus.it) il compito di convertire i locali dell’ex Artdecò café in una galleria d’arte: una galleria d’arte del tutto nuova e lontana dalla tradizione, pensata come luogo espositivo diverso, non più semplice sfondo per le opere d'arte, ma che diventa protagonista “partecipe” del contenuto, in grado di dialogare e di fondersi con le opere esposte in un'unica esperienza artistica.

 
Federico Solmi, The Giant, video + installazione
Nelle parole dell’architetto Paolo Colombo “il soffitto diventa luogo di aggregazione: dalle volte scendono infatti cubi di vetro che definiscono, fra le antiche colonne in ferro, un nuovo piano d’esposizione. L’attenzione si sposta verso l’alto dove i cubi, come geometrici nidi, disegnano un ambiente quasi ‘organico’, fatto di linee decise e trasparenze. Il pavimento assume una funzione neutra, di semplice percorso. Così facendo, il messaggio dell’artista non è più racchiuso entro i confini dell’opera, ma si fonde con lo spazio circostante, avvolgendo lo spettatore””.

La Jerome Zodo Contemporary aprirà al pubblico la sua nuova sede con la mostra (Ex)communicate che, dal 21 gennaio al 27 febbraio 2010, presenterà una collettiva di artisti italiani e internazionali, quali Simmons & Burke, Terry Chatkupt, Zackary Drucker, Ben Grasso, Tigran Khachatryan, Simon Senn, Andrew Schoultz, Federico Solmi, Bertold Stallmach. Il progetto curatoriale ha portato a selezionare artisti che condividono la medesima filosofia della galleria, ovvero quella di restituire un ruolo centrale al fruitore dell’opera d’arte.

 

Terry Chatkupt, Untitled (Main St.), 2009 (4:20 min.)

Come afferma Jerome Zodo, “Questa centralità ha rischiato di perdersi a causa dell’aggressività e dell’arroganza dei media nei confronti dell’arte. Un dato oramai evidente è che i mass media tendono a comunicare soprattutto se stessi a scapito dei contenuti e che qualsiasi valore venga a contatto con essi viene assorbito e banalizzato nel meccanismo dell’auto citazione”.

 
Ben Grasso, House of cards, 254 x 177,8 cm, olio su tela
Ciascuno di questi artisti suggerisce allo spettatore un percorso che lo condurrà a creare una propria percezione del reale, a farsi un’idea sul contenuto. Spesso sfruttando i meccanismi tipici della quotidiana fruizione della comunicazione di massa, gli artisti invitati non la collocano al centro del progetto, bensì ne sfruttano i meccanismi, trasferendo l’attenzione immediatamente oltre il processo cognitivo.
L’esposizione è un’anteprima della programmazione futura della Jerome Zodo Contemporary, che vedrà alternarsi nei mesi a venire ciascuno degli artisti presenti a questa collettiva.

La sera dell’inaugurazione, giovedì 21 gennaio, alle ore 20.00, si terrà la performance di Zackary Druker.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi di Irina Zucca Alessandrelli.


(Ex)communicate
Milano, Jerome Zodo Contemporary (via Lambro, ang. via Melzo)
Dal 21 gennaio al 27 febbraio 2010
Inaugurazione: giovedì 21 gennaio, ore 18.00
Performance di Zackary Druker: giovedì 21 gennaio, ore 20.00

Orari: da martedì a sabato, dalle 10 alle 19; chiuso domenica e lunedì.
Ingresso libero

Informazioni: tel. 02.20241935; fax 02.20244861;
info@jerome-zodo.com
Sito internet: www.jerome-zodo.com

Argomenti:   #arte ,        #arte contemporanea ,        #milano ,        #mostra

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