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 Anno VI n° 2 FEBBRAIO 2010    -   FATTI & OPINIONI


Dal Resoconto stenografico della Seduta della Camera dei deputati n. 277 di mercoledì 3 febbraio 2010
Antonio Di Pietro (IDV)- Dichiarazione di voto finale
Dibattito sulla legge "Modifica all'articolo 420-ter del codice di procedura penale in materia di impedimento a comparire"



Signor Presidente del Consiglio che non c'è, oggi lei e la sua maggioranza vi accingete ad approvare una «leggina» con cui stabilite che lei e i suoi ministri, per il semplice fatto che ricoprite tali cariche, potete decidere a vostro piacimento di non recarvi in tribunale se un giudice penale vi chiama a rendere conto del vostro operato. Si vergogni, signor Presidente del Consiglio che non c'è, per la sua ennesima scelta immorale e incostituzionale: solo in un Paese barbaro e dittatoriale si può immaginare che un Presidente del Consiglio, in quanto egli stesso sotto processo, si faccia fare una legge apposita per non farsi processare. Ma che dico, si fa fare decine e decine di leggi a seconda della bisogna raggirando di volta in volta la Costituzione italiana e la buona fede degli elettori. È proprio vero che al peggio non c'è mai fine e lei, Presidente del Consiglio che non c'è, rappresenta il peggior Capo di Governo che la storia repubblicana italiana possa ricordare.
Lei, signor Presidente del Consiglio che non c'è, ha utilizzato e utilizza i canali televisivi che ha avuto come grazioso dono per confondere e illudere gli elettori italiani e così venire in Parlamento con un manipolo di suoi sodali e qui farsi le leggi che le sono servite e le servono per risolvere i suoi guai giudiziari e per manipolare le sue fortune finanziarie (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).
Sono oramai numerose le leggi personali che lei si è fatto fare ed altre le ha già fatte mettere in cantiere dalla sua asservita maggioranza, pronta ancora una volta ad abbassare il livello della propria dignità per non perdere la poltrona. Mi riferisco all'odierna «doppietta» che avete messo in cantiere: la legge sul legittimo impedimento qui alla Camera, e la legge sul processo breve al Senato.
Anche i bambini possono rendersi conto che il processo è breve se in breve tempo si fa, non se dopo breve tempo non si fa (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori); se invece si decide che dopo un certo tempo non si deve più fare non si chiama processo breve, si chiama processo interrotto, con buona pace di tutti coloro che chiedono ed ottengono giustizia. Se davvero volete che il processo sia breve allora date più mezzi, più strutture e più risorse alla giustizia invece di togliergli anche il minimo essenziale.
Ma oggi in quest'Aula sta succedendo qualcosa di più e di veramente umiliante per le istituzioni. Già il processo breve è umiliante perché non salva soltanto i processi della «casta», ma salva migliaia di processi con migliaia di delinquenti che vanno fuori e milioni di cittadini onesti, parti lese, che non possono avere giustizia (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).
Prima si dice che devono aspettare anni, con il processo breve dovranno aspettare la morte. Oggi, però, signor Presidente del Consiglio che non c'è, lei sta chiamando in correità al suo progetto criminoso anche tutti i suo ministri. Lei ha chiesto ai suoi ministri di venire qui, tutti in Aula, per votare anche loro questa legge, ma stiamo parlando di una legge che riguarda proprio i ministri, oltre a lei Presidente Berlusconi, una legge che in futuro permetterà anche a loro di sfuggire ai processi penali durante il loro mandato. In un Paese serio, e in uno Stato di diritto, sarebbe uno scandalo assistere alla presenza di ministri che non si vedono mai in Aula, e voi ministri del Governo Berlusconi non venite quasi mai in Parlamento, salvo presentarvi proprio oggi a votare la norma che interessa voi stessi. Tutto ciò non è solo una manifestazione plateale di un evidente conflitto di interesse, ma anche la riprova di una malattia etica che, sulla scia del cattivo esempio offerto dal Presidente Berlusconi, sta contagiando tutto il Governo e rischia di contagiare tutto il Paese. Lei Presidente Berlusconi è il responsabile e il mandante di tutto ciò. Lei sta ballando sul fuoco della disperazione e della rivolta sociale (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori). Mentre lei se la ride, alla «Nerone maniera», milioni di persone stanno perdendo tutti i giorni il proprio lavoro e migliaia di aziende stanno chiudendo i battenti. Ma il tempo della resa dei conti, per fortuna, si avvicina anche per lei Presidente Berlusconi (Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà), perché sia pur certo che il morso della fame e dell'incertezza sta inducendo milioni di italiani a ripensare e considerare mal riposta la fiducia che hanno avuto nei suoi confronti. Noi, può starne certo, faremo il possibile per risvegliare le coscienze e accrescere la conoscenza degli italiani sulla sua persona, affinché possano impegnarsi per disarcionarla dalla sedia di comando prima che sia troppo tardi. E quando dico noi, non mi riferisco a fantomatici ed inesistenti servizi segreti stranieri che avrebbero mosso o muoverebbero le nostra mani per far cadere ora il suo Governo, e prima quello del suo «padrino» politico Craxi. Mi riferisco a tutti quei cittadini italiani che non vogliono abboccare più all'amo dei ricatti e dei dossieraggi che lei Presidente Berlusconi è tanto bravo ad ordinare e a sfruttare per raggiungere i suoi privati obiettivi (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori e di deputati del gruppo Partito Democratico), obiettivi che, anche questa volta, abbiamo capito per tempo e che sventeremo con forza, perché sappiamo dove lei vuole arrivare.
Lei, grazie alla sua falsa informazione, vuole alzare un polverone di fango sull'inchiesta «mani pulite» per fare ingoiare all'opinione pubblica il ripristino del famigerato articolo 68 della Costituzione, in modo da garantire per sempre l'impunità a tutti parlamentari passati, presenti e futuri (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori). No, Presidente Berlusconi, noi non ci arrendiamo, neanche ai ricatti, ed è per questo che votiamo convintamente «no» a questa altra legge «porcata» che umilia le istituzioni, che offende il Parlamento, il Paese e che ha un unico e solo mandante ed esecutore che è lei, Presidente del Consiglio Berlusconi, una persona che il Paese farebbe bene, democraticamente, a mandare a casa quanto prima (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori e di deputati del gruppo Partito Democratico - Congratulazioni).



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