Sposa al mare
Un carico di balconi bianchi opulenti deposti su petali di rosa
sorride dai palazzi serrati fitti di prolungamenti astratti
pressati dal mare
arretrano di secoli avanzati d'acque fluttuanti allo scoperto.
Onde a onde.Onde.Onde.
Sconfitte, sul Canal Grande.
Gelida si fa la culla preziosa perchè nessuno sfiori la sposa.
Nel gesto dei rintocchi folleggianti, dal campanile snello
l'angelo - spiegate l'ali finte- si discende.
Soffocata da pizzi di nebbia la cupola del Redentore
-mongolfiera sgonfia- geme nella grande piazza
circondata dai lampioni che emettono dorate luci
di circostanza.
Un finale di cuori salmastri scricchiola
la lontananza, nei recessi d'aria spalancati alla penombra
perchè nessuno tocchi quella sposa bianca
anche se il carnevale di colori intatti si danza.
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