REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno VI n° 3 MARZO 2010 FATTI & OPINIONI


Decreto “Protezione Civile”. Dichiarazione di voto finale
Luciano Mario Sardelli (Misto-Noi Sud)
Discussione del disegno di legge S. 1956, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 195 del 2009: Cessazione dell'emergenza rifiuti in Campania, avvio della fase post emergenziale in Abruzzo e disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei ministri e alla Protezione civile (approvato dal Senato) (A.C. 3196-A). . Dal resoconto stenografico della seduta n. 286 di venerdì 19 febbraio 2010 della Camera dei Deputati



Signor Presidente, il provvedimento che ci accingiamo ad approvare riguarda alcune situazioni emergenziali che richiedono immediata risposta di governo. La prima attiene all'emergenza dei rifiuti in Campania, un'emergenza che si è protratta per quindici anni, e che il 31 dicembre 2009 ha avuto termine.
Grazie allo straordinario lavoro del Governo, del Commissario Bertolaso, quindici anni di inefficienza, che aveva nome centrosinistra e cognome Bassolino, che aveva ridotto la regione Campania in una immensa «monnezzopoli» con un danno per l'agricoltura, per il turismo e per l'immagine smisurato, hanno avuto termine. Ora con il decreto in questione si passa finalmente ad una fase ordinaria.
La seconda emergenza che affrontiamo e cui poniamo per certi versi termine è quella che concerne il sisma in Abruzzo, dove per la prima volta nella storia di questo Paese il Governo c'era, i militari c'erano, c'era la Protezione civile, si sono date risposte in tempi certi con uno straordinario lavoro del sottosegretario Bertolaso che ha reso questa esperienza come una delle migliori risposte di efficienza e di efficacia rispetto ad un sisma mai verificatosi in questo Paese. Vorrei fare una riflessione su quello che è il comportamento, rispetto al dibattito che si è svolto in Aula, di questo nostro Parlamento in merito ai problemi del Paese.
Noi ragioniamo ancora in termini di amministrazione istituzionale quasi fossimo ancora un Paese rurale del primo Novecento. Purtroppo lo spazio e il tempo si sono accelerati, viviamo in una società ipertecnologica, c'è bisogno di risposte in tempi certi e immediati. Più pronte sono le risposte, maggiore è l'efficacia e l'efficienza del sistema Paese, maggiore è la capacità di competere nella globalizzazione. Abbiamo assistito per troppi anni ad un sistema di veti e di controlli esasperati che aumentavano il potere di rallentamento, che aumentavano la corruzione e che rendevano il sistema inefficace nel suo complesso. Quindi, noi del gruppo Misto-Noi Sud concordiamo con l'indirizzo del Governo: accelerare le grandi opere da una parte e, dall'altra parte, aumentare anche i controlli e le pene per i corrotti.

© Riproduzione vietata, anche parziale, di tutto il materiale pubblicato