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Anno VI n° 4 APRILE 2010 - EVENTI Mostra fotografica |
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L’esposizione, curata da Rainer Crone, realizzata dal Comune di Milano - Cultura e da Giunti Arte Mostre Musei, in collaborazione con la Library of Congress di Washington e il Museum of the City of New York - che custodiscono un patrimonio ancora sconosciuto di oltre 20.000 negativi di Stanley Kubrick, giovanissimo, ma già grande fotografo - testimonierà la sua capacità di documentare la vita quotidiana dell’America dell’immediato dopoguerra, attraverso le storie di celebri personaggi come Rocky Graziano o Montgomery Clift, le inquadrature fulminanti e ironiche nella New York che si apprestava a diventare la nuova capitale mondiale, o ancora la vita quotidiana dei musicisti dixieland.
Questo stile invadente esercitava un grande fascino su Kubrick al quale piaceva creare delle storie partendo proprio da quelle foto. Per ottenere dai personaggi delle pose che fossero più naturali possibili, Kubrick metteva in atto una serie di stratagemmi per passare inosservato.
Anche ricorrendo a tecniche e punti di vista particolari e mantenendo sempre un certo distacco riesce a far trapelare l’aspetto psicologico dei soggetti ritratti, permettendo così all’osservatore delle foto di costruire una personale interpretazione del carattere delle persone riprese. Nascono così le prime fotografie di Stanley Kubrick, realizzate nell’America dell’immediato dopoguerra, che sorprendono poiché non si limitano alla rappresentazione di un’epoca, come ci si potrebbe aspettare da un fotoreporter. Le sue istantanee infatti - sottolinea il curatore -, che stupiscono per la loro sorprendente maturità, non possono essere considerate come archivi visivi della gioia di vivere, catturata dallo spirito attento e pieno di humor di un giovane uomo, ma costituiscono un consapevole invito a confrontarsi con le risorse del mezzo fotografico, con le sue possibilità di rappresentazione e con la propria percezione della realtà: una costante dell’opera artistica di Kubrick che comincia con le fotografie e continua nei film».
Il percorso espositivo è organizzato in due parti. La prima, divisa a sua volta in 7 sezioni, avrà un’introduzione, “Icone”, nella quale vengono presentate le immagini simbolo delle storie che l’occhio dell’obiettivo di Kubrick ha immortalato. Come “Portogallo” che racconterà il viaggio in terra lusitana di due americani nell’immediato dopoguerra, o ancora “Crimini”, che testimonierà l’arresto di due malviventi seguendo i movimenti dei poliziotti, le loro strategie, le loro furbizie, fino all’avvenuta cattura. “Betsy Furstenberg, protagonista della sezione a lei dedicata e che la rappresenta come il simbolo della vivace vita newyorkese di quegli anni, farà da contraltare alle vicende dei piccoli shoe shine, i lustrascarpe che si trovavano agli angoli delle strade di New York. Chiudono questa prima parte le due sezioni dedicate alla vita che si svolgeva all’interno della “Columbia University”, un luogo d’élite dove l’America formava la classe dirigente del futuro, e all’interno del “Campus Mooseheart” nell’Illinois, una residenza universitaria, costruita da benefattori, per educare figli orfani di guerra che sarebbero andati a ingrossare le fila della middle class americana.
Accompagna la mostra un catalogo Giunti Arte mostre musei. STANLEY KUBRICK - Fotografo - Gli anni di Look (1945 – 1950) Milano, Palazzo della Ragione (piazza Mercanti 1) Dal 16 aprile al 4 luglio 2010 Orari Lunedì h 14.30 - 19.30v Da martedì a domenica h 9.30 - 19.30 Giovedì h 9.30 - 22.30 La biglietteria chiude un’ora prima Biglietti intero € 8,00; ridotto € 6,50: studenti, over 65, minori di 18 anni; ridotto speciale scuole 3,00 sito: www.mostrakubrick.it
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