REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VI n° 4 APRILE 2010 - EVENTI Mostra Fotografica |
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I volti dell’altro Chiaramonte li ha intravisti, cercati, incrociati e rappresentati in due città simbolo dell’Italia: Palermo e Milano, realtà apparentemente lontanissime, eppure accomunate dalla presenza, attività, vitalità di uomini e donne del mondo. Proprio per l’assoluta unicità della realtà multietnica di Palermo e per la complessità di ciò che sta avvenendo a Milano, le immagini de L'altro si pongono come contemplazione della dignità e della grandezza del fenomeno umano e sono in grado di prefigurare la condizione presente e futura della civiltà europea. Palermo ha uno dei centri storici più straordinari dell'intero mondo occidentale. Negli ultimi dieci anni, all'esodo verso i nuovi quartieri residenziali da parte dei residenti siciliani, ha fatto seguito un sempre più irresistibile inurbamento da parte degli immigrati provenienti dall'Asia e dall'Africa. Oggi nei più importanti quartieri simbolo di Palermo e della Sicilia, Vucciria e Ballarò, abitano e vivono il loro destino una decina di etnie, non europee, che formano ormai la stragrande maggioranza della popolazione. Milano conosce il fenomeno dell’immigrazione in maniera profondamente diversa, ma altrettanto significativa. In molti quartieri, che hanno caratterizzato storicamente l’identità della città, la presenza di culture di altri paesi è notevole e ha contribuito a cambiare il volto della città.
L’interesse per l'altro nasce dallo stupore del maestro Giovanni Chiaramonte di fronte a questi profili architettonici costituenti l’identità italiana, animati da attori antropologicamente e culturalmente stranieri e destinati a contribuire alla costruzione della nuova identità italiana.
In occasione della mostra viene pubblicato un volume speciale con testi e contributi di Pierluigi Nicolin, Umberto Fiori e Kurt Walter Forster.
Galleria Credito Siciliano - Piazza Duomo, 12 – Acireale Dal 23 aprile al 27 giugno 2010 Inaugurazione: giovedì 22 aprile ore 19.30 - Galleria Credito Siciliano Orari e ingressi:Galleria Credito Siciliano: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 20.00 chiuso il lunedì INGRESSO LIBERO Informazioni al pubblico: Galleria Credito Siciliano Tel. +39 095.600.208 / 095.711.35.17 www.creval.it Informazioni sulla mostra: Coordinatore area Sicilia - Filippo Licata tel.: 095.600.280 e-mail: licata.filippo@creval.it Visite guidate: Servizio prenotazioni per scuole e gruppi a cura di Consulta Sicilia www.consultasicilia.com Tel. 0957.113.517 Realizzata dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, in collaborazione con Ultreya, destinata ad essere ospitata in due sedi: dal 23 aprile al 27 giugno, in Sicilia, ad Acireale presso la Galleria Credito Siciliano e, successivamente dal febbraio 2011, a Sondrio, presso la Galleria Credito Valtellinese. Mostra prodotta e organizzata dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese in collaborazione con Ultreya. Biografia Nato nel 1948 a Varese da genitori di Gela, Giovanni Chiaramonte inizia a fotografare alla fine degli anni sessanta. Si dedica alla relazione tra luogo e identità dell'uomo, e al destino dell’Occidente, con i volumi: Giardini e paesaggi ,1983, Terra del ritorno, 1989, Penisola delle figure, 1993, Westwards, 1996, Ai confini del mare, 1999, Milano. Cerchi della città di mezzo, 2000, Pellegrinaggi occidentali, 2000, Frammenti dalla Rocca-Cefalù, 2002, Dolce è la luce, 2003, Abitare il mondo: EuropE, 2004, Berlin. Figure, 2004, Attraverso la pianura, 2005, Senza foce, 2005, Come un enigma_Venezia, 2006, Nascosto in prospettiva, 2007; In Berlin, 2009, Berlin, Die Stadt, die immer wird, 2009. Queste opere sono state accompagnate dai testi dei poeti e scrittori Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Luca Doninelli, Umberto Fiori, Roberto Mussapi, Giovanni Raboni, Davide Rondoni e dai testi critici di Gianni Canova, Michele Cometa, Kurt W. Forster, Enrico Gusella, Elena Pontiggia, Arturo Carlo Quintavalle, Roberta Valtorta, Francesco Zanot. Nel 1983 viene chiamato dall’arch. Pierluigi Nicolin a collaborare alla rivista “Lotus International” e nell’anno successivo, su incarico dell’arch. Josef Kleihues, fotografa la nuova Berlino edificata dall’IBA. Le immagini berlinesi vengono esposte nelle più importanti gallerie europee e americane, tra cui il Deutsches Architekturmuseum di Frankfurt, il Museo di Arte Contemporanea di Caracas, la Triennale di Milano, la Biennale di Venezia. La fotografia di architettura di Giovanni Chiaramonte attraversa consapevolmente la parabola del Moderno, analizzando le opere di K.F. Schinkel, A. Antonelli, M. Piacentini, G. Muzio, G. Ponti, M. Van der Rohe, D. Pikionis, S. Lewerentz, P. Portoghesi, J. Nouvel, O. Niemeyer, J. Stirling, A. Siza, F.O. Gehry. Per le sue fotografie di architettura hanno scritto Ph. Johnson, O.M. Ungers, K. Forster, M. Zardini.
Giovanni Chiaramonte ha fondato e diretto collane di fotografia per Jaca Book, Federico Motta Editore, Società Editrice Internazionale ed Edizioni della Meridiana, Ultreya-Itaca, accompagnando il suo lavoro artistico con una riflessione storica e teoretica dedicata agli autori a lui più vicini, tra cui Paul Strand, Minor White, Eugene Smith, Robert Frank, Paolo Monti, Mario Carrieri, Andrej Tarkovskij, Joel Meyerowitz, Wim Wenders, Robert Adams. Ha insegnato Drammaturgia dell’Immagine dapprima alla Facoltà Teologica di Sicilia, e poi al Master di Fotografia presso Forma a Milano. Dopo l’Università di Parma, attualmente è docente di Storia e Teoria della Fotografia allo IULM di Milano e alla Facoltà di Architettura di Palermo.
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