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Via la politica dai teatri!

Rilanciare i teatri di provincia si può

La “Fondazione Teatro Garibaldi” di Modica, che ha intrapreso positivamente la scelta della gestione “privata” della cultura e rinunciato al contributo pubblico, è un bell’esempio

Di Francesca Bisbano

I piccoli teatri di provincia hanno una vita difficile. La loro sopravvivenza spesso è legata al contributo degli enti pubblici, in genere il Comune, che sovvenzionano la stagione, nominano il direttore e ne influenzano le scelte. Questo modo di essere non sempre dà risultati soddisfacenti. Come superare la dipendenza dal denaro pubblico e ridare slancio all’attività di un Teatro? L’esempio ci viene dal Teatro Garibaldi di Modica, un modello in tutto il territorio Ragusano.

La sala del Teatro Garibaldi durante una conferenza stampa

Il Teatro Garibaldi di Modica è un piccolo teatro storico. Risale agli ultimi anni dell’800 e nel 2000, a seguito di un lungo restauro, è stato riconsegnato ai modicani con lo splendore di un grande dipinto di Piero Gruccione. Per lungo tempo non è stato valorizzato, a causa soprattutto della mancanza di finanziamenti che avrebbero dovuto garantirne l’attività.

Per anni si è dibattuto sulla risoluzione del problema: si è pensato più volte di dar vita ad una fondazione-teatro, che potesse assicurare una migliore soluzione gestionale. Si è accennato che in genere i teatri-storici come questo sono finanziati dalle amministrazioni locali, ma in questo caso la carenza di tali finanziamenti ha portato il teatro all’incapacità di una programmazione di qualità in grado di attrarre spettatori . Se non si fossero messe in atto soluzioni efficienti, il Teatro avrebbe dovuto chiudere, per cui la creazione della “Fondazione Teatro Garibaldi” ha segnato una svolta a questa situazione.

Alla fondazione, costituitasi ufficialmente il 29 gennaio 2010, partecipano sei soci privati: G.I.A.P. Gestione impianti autonomi petroli s.r.l. ; CONAD SICILIA Società Cooperativa; Banca di Credito Cooperativo della Contea di Modica Società Coperativa ; Galleria Solaria ; Hotel le Magnolie; Zaccaria Group.

L’intento è quello di affidarsi tanto alle forze produttive ed imprenditoriali locali, che condividono la responsabilità di rendere solida questa nuova istituzione, quanto a quelle istituzionali, le quali dovranno garantire le condizioni adeguate in cui essa possa crescere. 
Si parla di un vero e proprio Patto con la Città. Un patto con i cittadini, che miri a coinvolgerli sempre di più e rilanci un nuovo modello di teatro, capace di assecondare le loro esigenze culturali. E' necessario eliminare qualsiasi influenza politica locale non solo dal punto di vista finanziario, ma anche, e soprattutto, da quello culturale elitario.

Il Sovrintendente della Fondazione Teatro Garibaldi Giorgio Pace, il Sindaco di Modica Antonello Buscema, il Direttore Artistico Andrea Tidona

La fondazione vuole ridare alla città un teatro cosciente, adulto, determinato, capace di erigersi come suo simbolo culturale. Un teatro che non vuole assecondare i bisogni di una ristretta casta eletta, ma vuole insegnare, educare, affascinare, divertire, rendere partecipe e cosciente la città; si può dire che il motto sia: “Via la politica!” Un motto che costituisce l’obiettivo principale della nuova gestione da parte della fondazione, oggetto di sperimentazione già da due anni a questa parte.

Infatti già la realizzazione della stagione 2009, ha riscontrato risultati positivi grazie alla direzione di due importanti professionisti del Teatro: il Direttore Amministrativo del Teatro Massimo di Palermo, Giorgio Pace, e il celebre attore Andrea Tidona, che oggi sono andati a rivestire il ruolo di Sovrintendente e Direttore Artistico della neonata Fondazione e che, da modicani d’origine, hanno messo la loro esperienza a disposizione del Teatro Garibaldi a titolo assolutamente gratuito.

Il concerto d'apertura della Stagione di musica: Salvatore Bonafede, Fabrizio Bosso, Pietro Leveratto, Roberto Gatto

In sintesi: cinquemila spettatori in 26 spettacoli, risultato notevole, poiché il teatro è dotato di poco più di 300  posti a sedere. Oltretutto gli spettacoli presentati, tra cui “La notte delle lucciole" di Marco Baliani, "Malalunanuova" di Vincenzo Pirrotta, "9 maggio 78" con Paolo Briguglia, "Metropolis" con Danilo Rea e Rita Marcotulli, il concerto del Mala Waldron Quartet e del Quartetto di Fiesole, hanno riscosso un elevato gradimento tra la popolazione modicana e comportato solo un esiguo aggravio economico a carico dell’ente locale. Il comune ha infatti contribuito alla realizzazione della stagione con meno di venti mila euro.

Nell’arco di un triennio la fondazione dovrà riuscire a sviluppare un progetto che riesca a caratterizzare il Teatro, a distinguerlo rispetto agli altri, a diventare forza attrattiva per un pubblico riferibile almeno al territorio del Sud-Est siciliano: chi viene a Modica deve sapere che esiste il Teatro Garibaldi e chi vive a Modica deve avere l’orgoglio del proprio Teatro.  

Identità, riconoscibilità e autorevolezza sono le parole chiave del nostro progetto che mira a riposizionare definitivamente questo Teatro in un panorama sia territoriale che culturale, facendolo uscire in ogni senso dalla periferia”. E’ questo l’ambizioso obiettivo del Sovrintendente della Fondazione Teatro Garibaldi Giorgio Pace, che procede su due vie: da un lato offrire una proposta artistica di elevatissima qualità, dall’altro un'impeccabile gestione manageriale. “Con la Fondazione – spiega - attuiamo un nuovo modello di governance in grado di combinare insieme i fattori economici, organizzativi, artistici e gestionali. Per questo abbiamo motivo di credere che altri imprenditori, nell’immediato futuro, aderiranno, incoraggiati dal ritorno di immagine che deriverà dalla possibilità di legare il proprio marchio ad una istituzione culturale di prestigio. Se riusciremo, come vogliamo, a rendere la Fondazione efficiente e affidabile, avremo creato un sistema-Teatro in cui l’intervento privato sarà interamente sostitutivo dell’intervento pubblico: un piccolo miracolo, un piccolo esempio da seguire”.

Il Teatro ha sicuramente bisogno di iniziative coraggiose e innovative e questa del Teatro Garibaldi di Modica è sicuramente una che può cambiare il modo di gestire il sistema-Teatro

Argomenti:   #cultura ,        #modica ,        #politica ,        #teatro



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