REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VI n° 7 LUGLIO 2010 - EVENTI |
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Di questa straordinaria ricchezza è esempio il territorio compreso tra due fiumi, la Livenza e il Tagliamento, tra il versante orientale del Veneto e l’area pordenonese del Friuli, territorio storicamente riferito all’antica diocesi di Concordia. Qui, per un secolo e poco più, due diversissime scuole si sono reciprocamente fecondate: quella veneta e veneziana e quella friulana, aperta a influssi nordici, andando a creare un modo autonomo di fare pittura, ma anche scultura e architettura.
”Rinascimento tra Veneto e Friuli. 1450-1550”, questo il titolo dell’esposizione, è il frutto di quella estesa, capillare ricerca. A promuovere la mostra sono la Regione del Veneto, il Comune di Portogruaro, la Soprintendenza per i Beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, la Diocesi di Concordia-Pordenone e la Fondazione Marconi, con il sostegno e la collaborazione di: Provincia di Venezia, Soprintendenza BSAE Friuli Venezia Giulia, Fondazione Santo Stefano, Banca San Biagio del Veneto Orientale. Nel 1420 Portogruaro e il suo territorio passarono alla Repubblica di Venezia che investì molte risorse nel polo commerciale appena acquisito (Portogruaro era il fulcro del commercio fluviale dall’Adriatico verso il Nord). In pochi anni al borgo medioevale si sostituì una nuova città rinascimentale con eleganti palazzi dalle facciate affrescate. Un radicale voltar pagina che coinvolse anche gli edifici religiosi, nel capoluogo ma non solo: dalla magnifica cattedrale romanica di Concordia alle chiese della città, ad ogni convento, monastero e chiesa parrocchiale. Non è un caso se qui si sviluppò una singolare congiuntura artistica. Tanta vitalità richiamò e mise a contatto, spesso intorno alla medesima committenza, artisti diversi. Personalità di primo piano e comprimari:. da Andrea Bellunello, a Pietro di San Vito e Gianfrancesco da Tolmezzo. Un confronto tra culture figurative che culminò al principio del XVI secolo con la realizzazione, da parte di Cima da Conegliano e dell’udinese Giovanni Martini, di due importanti pale per le maggiori chiese cittadine, Sant’Andrea e San Francesco.
Un secolo dopo, il Concilio di Trento sconvolgerà ciò che nelle chiese si era appena assestato; poi, in secoli più recenti, le soppressioni, prima veneziane e poi napoleoniche. Così molte delle opere qui nate hanno preso la via di musei e collezioni italiani e europei. Questo progetto ha il merito di aver restituito la ricchezza del patrimonio territoriale che la mostra ripropone nelle sue linee essenziali. Riuscendo anche in alcuni piccoli miracoli, come il riunire tutte le Madonne lignee di Andrea Bellunello o il rintracciare molte delle opere dell’esigua ma importante produzione pittorica di Giovanni Martini.
Una occasione per scoprire uno dei più eleganti e incontaminati territori veneti, dando all’aggettivo l’accezione storica e non amministrativa, dato che oggi l’ambito dell’antica diocesi concordiense spazia tra veneziano e pordenonese, tra Livenza e Tagliamento, appunto. Rinascimento tra Veneto e Friuli (1450 - 1550) Portogruaro, Collegio Marconi Dal 7 agosto al 17 ottobre 2010 Orario: da martedì alla domenica dalle 10 alle 19; chiuso il lunedì. Info: tel. 0421-277231 Catalogo edito da Terraferma
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