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Al PAC di Milano dal 7 luglio 2010 al 12 settembre 2010

Zhang Huan: Ashman

Performance, fotografia, scultura, video e pittura di un protagonista della scena artistica contemporanea cinese e internazionale


 
Zhang Huan, Family Tree 8, 2000 9C prints edition of 25_ 51,8 x 41,9 cm
La mostra, Prodotta dal PAC e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE , è la prima personale di Zhang Huan in un’istituzione pubblica italiana, riunisce 42 opere provenienti da importanti collezioni internazionali e ripercorre l’intera ricerca artistica: dalle sue performance di inizio anni Novanta alle sue più recenti opere realizzate con la cenere, pezzi tra i più significativi della sua intera produzione artistica.

Ashman - afferma Zhang Huan - è l'eroe che porto nel cuore, la personificazione di molti desideri e anime molteplici. Ashman sogna, sostiene la giustizia, definisce un nuovo ordine internazionale, persegue la pace per sconfiggere la guerra terroristica, interagisce con la Terra in maniera ecosostenibile, rende l'umanità più pacifica, più libera. Porterà a Milano una profonda, universale, armonia per l'umanità”.

 

Zhang Huan, Chinese Flag No.13,2009 Ash on linien_150 x 200 cm

La mostra di Zhang Huan pone al centro importanti temi come quello della memoria e della nostalgia, del corpo e della natura, che si traducono nell’impiego di materiali e di tecniche differenti. - spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory - In particolare la cenere, che “risorge” dall’incenso bruciato nei templi e mantiene intatta la dimensione sacrale e il potere d’evocazione fra la vita e la morte, fra l’hic et nunc e quell’oltre ricercato nell’intaglio e nella calligrafia, nelle forme e nelle sfumature cromatiche della cenere stessa. Simboli incisivi e inquietanti per rileggere nuove e vecchie icone, la storia, i suoi protagonisti, i teschi, le bandiere”.

Il percorso della mostra riflette sul tema della spiritualità, tema centrale nella poetica e nella vita di questo protagonista della scena artistica contemporanea cinese e internazionale.
Le sue opere prendono vita dall’intrinseco legame tra pratiche spirituali buddhiste e alcune tecniche tradizionali cinesi, fonti iconografiche e culturali da cui l’artista prende ispirazione, unite ad una estrema versatilità espressiva, propria della contemporaneità. Performance, fotografia, scultura, video, pittura sono in Zhang Huan strumenti per recuperare le proprie radici e le tradizioni della cultura cinese, esprimendo un rapporto intimo con il passato, con la natura, con la storia e con se stesso. Nelle opere di Zhang Huan si ritrovano le antiche tecniche dell’intaglio e della calligrafia, la pratica religiosa di bruciare l’incenso, la scultura in ferro battuto, la raffigurazione di Buddha e di parti sacre del suo corpo, la riproduzione fedele della natura, l’iconografia popolare di propaganda Comunista.

Tre sculture di grandi dimensioni – “Buddha Hand, Peace 1” (poste nel cortile esterno del PAC) e “Berlin Buddha” – segnalano la centralità e l’importanza del Buddhismo nella ricerca di Zhang Huan e il suo forte legame con l’iconografia sacra tradizionale. L’affascinante installazione “Berlin Buddha”, un grande Buddha in cenere collocato di fronte al suo calco in alluminio, esposto per la prima volta in un’istituzione pubblica, rappresenta il più imponente impiego “scultoreo” della cenere, derivata dalla combustione dell’incenso bruciato nei templi e successivamente raccolto in diversi luoghi di preghiera intorno a Shanghai. L’enorme figura di Buddha in cenere si sgretola lentamente con il trascorrere della mostra, la scultura si decompone piano piano a seconda del contesto circostante: i tremolii del terreno, piccoli spostamenti d’aria, il passaggio di visitatori modificano l’opera fino a far interamente cadere a terra la cenere.

 
Zhang Huan, Felicity No.5‐ash on linien_ 160 x 250 cm
La mostra presenta alcuni tra i più significativi Ash paintings di soggetti diversi – ritratti, scene militari, bandiere, teschi – realizzati con la cenere d’incenso, una palette di sfumature dal bianco al nero che Zhang Huan utilizza come un vero e proprio colore. L’importanza di questo medium risiede nel potere lirico e spirituale di questa “polvere”, resti di un atto di devozione fortemente radicato nella cultura cinese, segno di preghiera e di speranza. Il fascino poetico dell’incenso amplifica la carica emozionale dei dipinti, riportando alla luce ricordi personali e collettivi, come in “samara”, “Zhong-Shan-Suit”, “Winter Night”, “Felicity No. 5” e i due ritratti di Mao (“Mao Portrait No. 1” e “Mao Portrait No. 2”).

Tra i tanti appuntamenti previsti per coinvolgere adulti e bambini nell'incredibile universo artistico di Zhang Huan, il PAC propone tutte le domeniche alle 18.00 (escluso il 15 agosto) una visita guidata GRATUITA e senza necessità di prenotazione: per partecipare sarà sufficiente acquistare il biglietto di ingresso alla mostra.


ZHANG HUAN: ASHMAN
Milano, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Via Palestro, 16
7 luglio 2010 – 12 settembre 2010
a cura di Elena Geuna

Orari: lunedì 14.30-19.30
martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30-19.30
giovedì 9.30-22.30

Informazioni: 02.76020400
www.comune.milano.it/pac

Ingresso: € 6 ,00 intero - € 4 ,00 ridotto - € 3 ,00 ridotto speciale gruppi studenti
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura della mostra

Mostra prodotta da Comune di Milano - Cultura e 24 ORE Cultura in collaborazione con: PaceWildenstein Gallery, ProjectB e White Cube

Il catalogo è prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE.


Bibilografia

Zhang Huan è nato nel 1965 a An Yang City, provincia di Henan, Cina; ha vissuto dal 1998 al 2005 a New York, per trasferirsi nel 2006 a Shanghai, dove attualmente vive e lavora. Le sue opere sono presenti nelle collezioni dei più importanti musei al mondo, come The Museum of Modern Art, Salomon R. Guggenheim Museum e il Metropolitan Museum a New York; lo S.M.A.K. Museum a Gent, Belgio; il Centre Georges Pompidou a Parigi; l’Hara Museum of Contemporary Art di Tokyo e l’Israel Museum di Gerusalemme. Tra le principali esposizioni, ricordiamo la mostra Altered States, Asia Society, New York, 2007, allestita l’anno successivo al Vancouver Art Gallery, Vancouver e la recente prima personale cinese Dawn of Time, Shanghai Art Museum, 2010.


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