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Fini, agita le acque della politca … e scoppia la GRANAta nel PDL Dopo l'ultima crisi all'interno del PDL c'è da chiedersi quale sia l'obiettivo vero dei finiani Di Il Nibbio
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È da tempo che i contrasti tra l'ala finiana del PDL e i fedeli di Berlusconi fanno scintille.
Fini ha acceso molte speranze nell'area moderata dell'elettorato italiano. Sono certamente molto apprezzate le sue posizioni sulla legalità, sul rispetto tra le istituzioni, sul ruolo fondamentale del Parlamento, le sue cautele sul federalismo e in molti lo vedono come argine al desiderio di strapotere di Berlusconi e garante della costituzione.
Nel gruppo dei finiani si è distinto Fabio Granata, vicepresidente della Commissione Antimafia della Camera, per la chiarezza delle posizioni da lui espresse. Oggi Granata è al centro di una violenta reazione alle sue accuse al Presidente della Commissione antimafia, Alfredo Mantovano, di aver negato il regime di protezione a Spatuzza. Anche queste posizioni corrispondono al “comune sentire” di tutti quelli, di destra e di sinistra, che non apprezzano le continue azioni di Berlusconi con le cosiddette leggi ad personam e con le riforme della giustizia, legge bavaglio, ecc, che sono lette come un modo per evitare processi e intralciare l'azione della magistratura e proteggere, contemporaneamente, mafia e corruzione. L'uscita dei finiani allo scoperto coincide con alcune azioni della magistratura che hanno accusato politici del PDL assieme a “imprenditori” e con le dichiarazioni di Spatuzza che hanno gettato ombre inquietanti sui mandanti politici per le stragi del '93 e del '94. C'è da chiedersi che cosa significhi tutto questo, anche perché tutti i personaggi coinvolti smentiscono una possibile uscita dal PDL e la formazione di un governo di “salvezza nazionale”. È vero che quando un politico nega qualcosa non è detto che, in effetti, pensi proprio a quello, ma può anche essere che quest’azione pesante e dura sia solo un braccio di forza per riaffermare il potere di una “corrente” che sembrava caduta in minoranza. La Russa ha proposto che Fini entri nel Governo. Potrebbe questa essere una risposta alla necessità di dare più spazio ai finiani? Oppure si tratta esclusivamente di una “questione morale” come afferma Granata? O, ancora, Fini si sta preparando ad eventuali elezioni anticipate? Difficile dire quando è questione di principio etico, che sicuramente ha fondamento, e quanto sia gioco di potere politico, che indubbiamente ha un senso. Una sola cosa mi chiedo: Fini, quando ha aderito al PDL e proposto lo scioglimento di AN, non era al corrente dei problemi di Berlusconi con le “toghe rosse” e delle sue intenzioni di cambiare la forma di Stato? Eppure era già stato al governo con Berlusconi e aveva approvato la riforma costituzionale, poi cassata dal referendum. Allora perché oggi è diventato un paladino della costituzione e della legalità? Argomenti: #corruzione , #fini , #granata , #pdl , #politica Leggi tutti gli articoli di Il Nibbio (n° articoli 83) il caricamento della pagina potrebbe impiegare tempo |
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