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Anno VI n° 8 AGOSTO 2010 EVENTI |
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Tutte le mostre presenti nei prossimi mesi
AUTUNNO A PALAZZO FORTUNY
A Venezia dal 4 settembre 2010 al 9 gennaio 2011
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Silenzi, natura, meditazione, tempo: intorno a queste suggestioni si articola la vasta offerta di Palazzo Fortuny per la stagione espositiva d’autunno. Come sempre il genius loci e lo spirito di Mariano aleggiano su interventi di artisti di oggi, che lavorano nel museo rendendogli omaggio e riprendendone l’attitudine sperimentale.
Gli spazi al pianoterra ospitano Nuala Goodman "Gardens" Nuala Goodman (Dublino, 1962) combinando pittura, design e moda, reinterpreta mobili, oggetti, tappeti con le sue stoffe floccate (la floccatura è una lavorazione che consente di ottenere un effetto velluto su superfici diverse, mediante l’applicazione di altre fibre, con particolari esiti e disegni) e rifinite a mano. Lavorati con uno straordinario senso del colore, i tessuti di Nuala abbinano materiali diversi - dai petali di rosa alle palline da ping pong dai gioelli alle pietre ricoperte di muschio - in un insieme armonioso di vere e proprie installazioni create per il museo, in cui sedersi, leggere, osservare, perdersi e scoprire…, come in una sorta di giardino di Alice. In mostra anche, oltre ai celebri Ritratti d’artista di Nuala, schizzi, disegni, progetti. A cura di Rossella Rossi, la mostra si realizza grazie al contributo di Moroso S.p.A. e Clerici Tessuto. Catalogo Moroso, Udine Al primo piano nobile, nello spazio dedicato alle collezioni, ai tessuti, ai dipinti e all’ineguagliabile atmosfera fortuniana, convivono diverse proposte: La grande vetrina-armadio del salone ospita Alberto Zorzi Unicum – "Gioielli, Argenti 2000-2010" Ottanta opere uniche di Alberto Zorzi (Padova, 1958): gioielli-scultura (oro, argento, pietre preziose, pittura a olio, vetro), oltre a sei grandi argenti che a prima vista sembrano opere solo da osservare, mentre invece nascondono una funzione, “rivelandosi” vasi, portafrutta, centrotavola. Sono lavori dell’ultimo decennio, scelti espressamente dall’artista per porsi in relazione con il luogo, lo spazio, gli oggetti, gli abiti e i tessuti del museo. A cura di Luciano Crispolti. Catalogo Allemandi Due sale laterali diventano una sede espositiva preziosa e autonoma, interamente dedicata a Giorgio "Morandi Silenzi". Venti nature morte di Giorgio Morandi (Bologna,1890 -1964), in parte inedite e provenienti da collezioni private. Dipinti ” silenziosi e dimessi” i cui colori “ vibrano di una luminosità un po’ appassita che sembra venire dall’interno.. una pittura che si colloca mirabilmente nello spazio percettivo e mentale che sta fra il visibile e l’invisibile” (Francesco Poli, dal catalogo della mostra.) Un’occasione straordinaria e unica, dunque, per dar vita a un insieme di assonanze e rimandi: da un lato, sul piano della ricerca formale, con la minuziosa accuratezza di Fortuny, dall’altro con gli “spazi metafisici” di Tirelli, esposti al primo e al secondo piano. A cura di Franco Calarotta e Daniela Ferretti. Catalogo Skira Lungo tutto il piano , inoltre, continua , prorogata, la mostra "Mariano Fortuny la seta e il velluto" Una preziosa serie di Delphos, i leggendari abiti plissé di Fortuny, completata da cappe, mantelli, costumi e accessori, provenienti dalle collezioni private americane di Keith H. Mc Coy, Los Angeles e della Famiglia Riad, che tornano “a casa” nel laboratorio in cui furono realizzate. A cura di Daniela Ferretti e Claudio Franzini. catalogo Skira Il secondo piano è dedicato a Marco Tirelli Anticipata da alcune opere dell’artista esposte o “disseminate” già al primo piano, la mostra presenta tele di grandi dimensioni insieme a sculture e altri lavori di piccolo formato, concepiti da Marco Tirelli (Roma, 1956) per gli spazi del Museo. I dipinti rappresentano elementi architettonici e geometrici astratti che alludono a stati di indeterminatezza e di passaggio. Forme essenziali in cui l’oggetto fisico diventa un pretesto per valicare il confine tra luci e ombre, stabilendo un rapporto metafisico con lo spazio: qui l’architettura si dilata fino a scomparire in un’illusoria monocromia che avvolge e coinvolge lo spettatore, creando uno spazio straniante, una finestra per la percezione, un varco per la meditazione. Catalogo Skira con testo di Francesco Poli Due le proposte del terzo piano Lo spazio wabi ospita Giorgio Vigna "Altre Nature" Un progetto site specific sviluppato da Giorgio Vigna (Verona, 1955) appositamente per il Wabi-Sabi al centro del terzo piano di Palazzo Fortuny. Ancora una volta è la sperimentazione delle potenzialità della materia - vetro, rame e oro così come materiali di scarto – a guidare la ricerca dell’artista, in cui naturale e artificiale, immaginifico e sublime s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. La mostra si articola in undici momenti, undici “stazioni” o meditazioni diverse in cui la materia diviene ora leggera ora pesante, può farsi puro colore incandescente, assumere consistenza ingannevole o forme ancestrali. A cura di Daniela Ferretti. Nell’ attico trova spazio Luca Campigotto "My WILD PLACES" In quaranta grandi immagini di Luca Campigotto (Venezia, 1962), un viaggio nella natura come percorso iniziatico e necessità del fare fotografico, tra riferimenti storici e suggestioni cinematografiche. Grandi scenari fissati nell’intensità delle loro luci, formano – tra rappresentazione degli spazi e trasformazioni della memoria – una ballata dello sguardo. Intrise di storia e di attesa, le fotografie di questo lavoro evocano l’anima dei luoghi, come fossero documenti imprescindibii di un mondo destinato a scomparire. Le immagini in mostra sono un’ampia selezione del volume My Wild Places (Hatje Cantz, Ostfildern, 2010) che raccoglie 67 fotografie – a colori e in bianconero – scattate dall’autore in varie parti del mondo nell’arco di una ventina d’anni.
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