Viviamo in un mondo globale, ma le notizie che passano nei TG sono tutte pilotate dalla politica, troppo spazio dedicato a Fini & C e il resto è poco edificante: criminalità, morti, disastri; solo qualche gatto salvato su una pianta di vigili del fuoco ci toglie da questa bruttura.
Cercando e buttando nel cestino le notizie relative a politica, crisi, sindacati, belle di notte e di giorno, drogati e non drogati, ne è rimasta una: “Gli astronomi dell’Osservatorio Europeo Australe (Eso) in Cile hanno annunciato la scoperta di un sistema extrasolare con almeno cinque pianeti, forse sette: si tratta della struttura più simile a quella del nostro stesso sistema mai osservata fino ad oggi ”. Un sistema solare simile al nostro e neanche tanto distante: solo, si fa per dire, 127 anni luce, cioè con un’astronave che viaggi alla velocità della luce è raggiungibile nel giro di un paio di generazioni. Cose da fantascienza, ma non molto lontane dalla realtà, che ci raccontano gli scienziati che si occupano di queste, possibili per tecnologie un poco più avanzate delle nostre. Quindi, non fantascienza, ma futuribili. Allora lasciamoci portare dalla fantasia.
Due le possibilità: essere invasi o invadere. Lascio perdere quella di invadere, non m’interessa. Vediamo che prospettiva si apre all'essere invasi (ammesso che non lo si sia già stati). Ecco arrivano esseri (uomini forse?) saggi e potenti: saggi perché per gestire una simile operazione non si può essere degli sbralafuss; potenti perché per realizzarla occorre controllare la natura in modo straordinario.
Cosa trovano? Che bel disastro!
Una massa di ominidi che sta distruggendo il proprio pianeta.
Invece di godersi la vita, migliorando l'esistente, si accaniscono a fare guerre, con le armi e con le frottole.
È diffuso lo schiavismo, ma non quello antico con le catene, schiavi moderni obbligati a lavorare senza alcuna garanzia. A voi verranno in mente gli immigrati di Rosarno, ma io ne vedo molti di più. Bianchi ben vestiti, con l'auto nuova di zecca, di ritorno da una vacanza in un luogo famoso... nuovi schiavi apparentemente liberi. Devono lavorare molto, anche 10 - 12 ore al giorno per poter comperare quello che il loro padrone vuole altrimenti saranno cacciati dalla società a dormire sotto i ponti.
A dire il vero non c'è un solo padrone, ma tanti padroni e gli schiavi sono “liberi” di comprare tante cose inutili dal padrone che vogliono, cioè dare i buoni che ricevono in cambio del loro lavoro al padrone preferito; questi buoni misurano la potenza del padrone: questo è ciò che chiamano “marketing”. Più cose comprano e più si credono bravi e... più sono schiavi.
Forse anche sul loro pianeta succede qualcosa di simile, ma, per essere arrivati qua, devono avere la saggezza; quindi il loro “padrone” non distrugge il pianeta per arricchirsi, certamente ha trovato un giusto equilibrio tra uso delle risorse e loro riproduzione, sicurezza del territorio, evita le megalopoli che creano facile criminalità... questo penso.
Penso e sono su una sdraio sul terrazzo di casa, la sera è scesa. Forse mi sono perso nelle mie fantasie, quando sento una mano fredda su una spalla, mi giro e vedo un essere diverso da noi. Mi fissa negli occhi e nella mia testa rimbomba il suo messaggio:
Vengo da Primo, pianeta di HD, qui siamo sulla Terra del Sistema Solare?
Siamo scappati dal nostro pianeta perché i padroni l'avevano reso invivibile...
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