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La settimana politica

La finanziaria passa, ma lo strapotere di Berlusconi no!

Siamo ad una svolta nel quadro politico: ci saranno elezioni?

Di Il Nibbio

Il fatto più importante avvenuto a Roma è sicuramente l'approvazione della manovra finanziaria, passato in sordina.

Una manovra necessaria, molto probabilmente insufficiente, a cui non si è voluto dare contenuti che facessero pesare ai redditi maggiori il costo del rientro e che ha dimostrato l'incapacità della politica di ridurre le spese inutili. Inutile indagare il perché. La scelta è stata esplicita, lasciare il compito a Regioni, Province e Comuni di affondare la lama nella spesa servizi erogati e raccogliere lo scontento. Credo che lo scontento sarà elevato, ma non toccherà Roma in tempo, si registrerà non prima di un anno. Questo credo sia un importante segnale perché nessuna amministrazione di peso avrà elezioni prima di tre anni, invece per Roma non si sa.Si, perché la situazione della maggioranza appare poco chiara e “destinata a futuri sviluppi”.

Dal comportamento di Berlusconi è chiaro che ha bisogno assoluto, e a breve tempo, di una copertura dalle “interferenze” giudiziarie, ben più robusta del legittimo impedimento. Gli atti giudiziari in corso danno molto fastidio alla sua immagine di uomo forte, salvatore della patria, sia che lui direttamente coinvolto o mosconi che ronzano e inquinano la purezza del cuore del PDL; è certo che neanche nel periodo di Tangentopoli c'è stata un così continua e variegata scoperta di trame per forzare la magistratura e per dare benefici economici ad amici. Scopriamo la presenza di una possibile società segreta con persone già facente parti delle P2. Troppi personaggi al top del PDL hanno avuto la tessera della P2 e questo non può lasciarci indifferenti.

Fini fa della “questione morale” il suo cavallo di battaglia e su questo nasce lo scontro con Berlusconi. Sembra che il clou dello scontro corrisponda proprio ad una revisione della “legge bavaglio”, tale che Berlusconi da essere considerata una legge inutile. Probabilmente verrà ritirata (n.d.r. dopo due anni di impegno del parlamento!) per ritornare puntare sul “processo breve”.

Al centro del “programma” di Berlusconi ci sono proprio le leggi per imbrigliare la giustizia e la stampa, ma queste corrispondono al programma elettorale solo negli enunciati, non nei contenuti ed i finiani hanno dichiarato che voteranno senza problemi quanto fa parte del programma, ma non se ne parla per le leggi ad personam tanto desiderate da Berlusconi. Allora, prima o poi il Governo cadrà, ma non si andrà alle elezioni perché lo scioglimento delle Camere non è nelle disponibilità del Governo, contrariamente a quello che vorrebbe Berlusconi.

Non credo che si voterà a breve, nessuno vuole le elezioni. Bossi ha bisogno del Federalismo per non essere bastonato dai suo elettori, il Pd deve capire ancora chi è, Casini deve sperare di poter sopravvivere ad un nuovo centro, quindi prima che Berlusconi cada deve esserci un accordo per un possibile governo di transizioni, ci vorrà qualche tempo, ma l'accordo ci sarà e credo che alle elezioni si andrà nel 2011, una ripetizione di quello che successe nel 1994.

Perché dico che c'è un nuovo centro?
Perché l'operazione condotta da Fini è stata di collocarsi in una posizione moderata, con attenzione ai problemi sociali, disponibile al colloquio, anche se sicuramente conservatore, posizione che appare agli elettori come “centro” appena appena colorato di destra. Una posizione sicuramente gradita a molti anche perché profondamente laica. Fini ha spinto alla destra estrema “rivoluzionaria e fascista”, prima occupata dal MSI, Berlusconi, in compagnia di Bossi che ha troppe persone che professano posizioni razziste.

Si è sempre detto che una grossa fetta degli italiani apprezzerebbe un centro, purché laico, e Fini potrebbe intercettare questi elettori, che oggi non votano o votano tappandosi il naso Berlusconi., attraendo anche chi oggi vota centro. Così Casini non avrebbe più spazio e si ridurrebbe ad un partito minimo senza peso a livello nazionale. Ecco quindi la grande novità di questa settimana: Berlusconi non può più dettare legge e Fini diventa un leader di centro-destra.

Argomenti:   #berlusconi ,        #finanziaria ,        #fini ,        #politica



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