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Preso dalla libreria

“Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino


Di Giacomo Nigro

Può capitare che si passi il traguardo di mezzo secolo di età senza aver letto libri fondamentali per la letteratura italiana, ma capita anche che il proprio figliolo debba affrontare l'esame di licenza media e debba preparare fra le altre cose una "tesina" su uno di quei libri. Allora t'incuriosisci di quel tascabile che gira per casa e, in assenza dell'erede, cominci a leggerlo passando subito al romanzo saltando l'ampia presentazione.

“Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino, ha scritto Riccardo, mio figlio: "narra la storia di un bambino di nome Pin che cresce durante la seconda guerra mondiale. Pin vive con sua sorella in una vecchia casa in un vicolo di una città di mare, questa, per vivere, è costretta a fare la prostituta mentre Pin passa la maggior parte del suo tempo con gli adulti perché non riesce a socializzare con gli altri ragazzi visto che la sua situazione familiare disastrata lo ha costretto a crescere in fretta."

Si potrebbe continuare con la trama intera, ma guasteremmo il piacere della lettura a chi, leggendo queste modeste note, volesse impegnarsi nella lettura del libro di Calvino. Si può aggiungere che si tratta di un'opera dalla trama appassionante e verosimile, che non annoia anzi attira il lettore grazie alla prosa in cui forme dialettali e suggestioni letterarie, un linguaggio semplice ma non banale rendono la lettura leggera e scorrevole.

D'altro canto l'inclinazione fantastica, presente nell'intera opera di Calvino non può non appassionarci a questa storia di un'infanzia negata, ma comunque piena della spensieratezza di un ragazzino. Sfondo della storia le dure condizioni affrontate dai partigiani sulle alture, che s'immaginano liguri e quindi prospicienti al mare e piene delle sue brezze; i partigiani non erano eroi, ma tutto sommato uomini normali con le loro passioni, pregi e difetti.

Calvino non immaginava che il suo romanzo avrebbe avuto largo successo; quando se ne rese conto, ritenne di apportare delle correzioni e nel 1964 approntò una nuova edizione rivedendo e correggendo la prima edizione del 1947; insomma il tecnico editoriale si esercitava anche sulla propria pelle.


Il sentiero dei nidi di ragno
di Italo Calvino
Prezzo di copertina € 8,00
dati 1993, LXI-162 p.
Editore Mondadori
collana Oscar opere di Italo Calvino

Note
Il 19 settembre ricorrerà il 25° anniversario della prematura morte di Italo Calvino, che nacque a Cuba nel 1923 da genitori italiani i quali nel 1926 tornarono in Italia a causa di un uragano che distrusse la loro casa.
A Sanremo Calvino visse un'infanzia serena. Frequentò gli studi liceali e fu avviato dai genitori agli studi di Agraria, che egli non terminò, a causa della guerra, ma anche perché preferiva la letteratura.
Dopo l'8 settembre 1943, Calvino si sottrasse all'arruolamento forzato nell'esercito fascista, si aggregò ai partigiani della Brigata Garibaldi conoscendo e scoprendo la realtà della vita umana.
Dopo la liberazione aderì al Partito Comunista Italiano, collaborando a giornali e riviste. Frequentò la Facoltà di Lettere di Torino, dove si laureò nel 1947.
A Torino collaborò al Politecnico di Vittorini e iniziò a lavorare presso la casa editrice Einaudi. Ebbe in quel modo la possibilità di diventare scopritore di scrittori e scrittore lui stesso.
Nel 1947 esordì come scrittore con “Il sentiero dei nidi di ragno” rivelandosi come il più giovane e dotato tra gli scrittori neorealisti italiani.
Nel 1949 pubblicò il volume di racconti “Ultimo viene il corvo”.
Nel ventennio seguente fu dirigente nella casa editrice Einaudi e intensificò la sua attività culturale e il suo impegno nel dibattito politico-intellettuale, collaborando a numerose riviste.
Nel 1960, in seguito alla pubblicazione del volume “I nostri antenati” che comprende la trilogia di romanzi fantastici e allegorici: “Il visconte dimezzato”, “Il barone rampante” e “Il cavaliere inesistente” si impose come il più originale tra i giovani scrittori italiani.
Negli anni Settanta Calvino collaborò ai giornali quotidiani Corriere della Sera e Repubblica. Nel 1985, avendo ricevuto l'incarico di tenere una serie di conferenze negli Stati Uniti, preparò le Lezioni Americane, che rimasero incompiute e pubblicate solo dopo la morte dell'autore. Infatti, come abbiamo già ricordato, a metà settembre di 25 anni fa, Italo Calvino morì a Siena a causa di un'emorragia cerebrale.


Argomenti:   #calvino ,        #diossina ,        #libro ,        #partito comunista italiano ,        #recensione



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