Molto tempo fa, la terra era tutta immersa nel buio.
Un albero immenso, infatti, invadeva l’intera volta celeste con le sue fronde.

Un giorno Dyoi raccolse una grande quantità di noci e le lanciò con la sua fionda verso l’alto, per bucare il fogliame. Subito, attraverso i fori, filtrarono delle lame di luce, e questa fu l’origine delle stelle.

La terra, però, continuava a rimanere avvolta nell’oscurità. Dyoi allora chiamò a raccolta le formiche e le termiti perché abbattessero l’albero, e così potesse finalmente arrivare la luce. Ma per quanto formiche e termiti rosicchiassero il tronco, l’albero non cadeva giù.
“Lassù in cima, deve esserci un groviglio di liane che lo sorregge! – disse Dyoi – Darò in sposa mia sorella Aikina a chi riuscirà ad arrampicarsi fino alla cima dell’albero e a liberarlo”. Aikina era così bella che si fecero avanti in molti. Ma nonostante l’impegno, nessuno riuscì ad arrivare sulla cima. Per ultimo si presentò lo scoiattolo.
“Sei troppo piccolo per riuscirci” dicevano tutti.
E invece, lo scoiattolo riuscì ad arrampicarsi fino alla cima e ridiscese veloce.
“Non sono liane quelle che sostengono l’albero – rivelò – ma un bradipo che la regge con due dita. E credo di sapere come fare!”.

Ordinò alle formiche di salire sulla sua coda, e di tenersi strette. Si arrampicò sull’albero e, raggiunto il bradipo, gliele gettò negli occhi. Il bradipo, accecato, lasciò la presa e l’albero cominciò a inclinarsi lentamente, poi sempre più veloce, finché cadde a terra con un immenso fragore. Tutto il mondo, all’improvviso, fu illuminato dalla luce del sole.

Il piccolo scoiattolo però non era ancora riuscito a scendere dall’albero e, per la forza del rimbalzo, la coda gli si curvò sulla schiena, per sempre.

Alla fine Dyoi mantenne la sua promessa, e fu così che il piccolo scoiattolo dalla coda curva sposò la bella Aikina.