REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno VI n° 10 OTTOBRE 2010 TERZA PAGINA


Fiabe dal Brasile: Taulipang – Roraima
Il giaguaro e il tapiro
Di Luigi Dal Cin


Molto tempo fa, il giaguaro cacciava solo di giorno, e tutti nella foresta stavano all’erta per non farsi sorprendere. I pappagalli, quando lo avvistavano dall’alto degli alberi, cominciavano a strillare tutti insieme così forte da far accorrere i cacciatori armati di arco e frecce: al giaguaro, allora, non restava che darsi alla fuga.

Fu così che il giaguaro cominciò a cacciare di notte. L’unico guaio era che nel buio non riusciva ad evitare di posare le zampe sulle spine o sulle pietre aguzze, e ogni mattino doveva leccarsi le ferite.

Una sera, mentre se ne stava protetto da un cespuglio in attesa della notte, vide arrivare il tapiro che cercava un posto per dormire. Lo osservò esplorare il terreno finché, trovata dell’erba tenera, lo vide togliersi gli zoccoli, distendersi, e chiudere gli occhi. Al giaguaro venne allora un’idea. “Ho una proposta da farti” ruggì.

A quelle parole il tapiro aprì gli occhi e si trovò davanti il giaguaro. Si ritrasse così impaurito da non avere nemmeno il fiato per gridare.

Ascolta: non ti farò del male se mi farai un piccolo favore”.
Se posso...” balbettò il tapiro.
Tu dormi la notte, vero?”.
Mi piace andare nella foresta di giorno, ma alla sera mi ritiro a dormire, come vedi...”.
Proprio come pensavo – ruggì soddisfatto il giaguaro – quindi gli zoccoli quando è buio non ti servono a nulla”.
E dunque?”.
Dovresti prestarmeli. È per proteggermi dalle spine e dalle pietre: guarda le mie povere zampe”. Il tapiro si avvicinò di qualche passo e vide che il giaguaro non stava mentendo.
Se ti presto i miei zoccoli, però, me li rendi appena fa luce? – chiese il tapiro – Di giorno mi servirebbero”.
Promesso”.
E fu così che da allora, per andare a caccia di notte, il giaguaro indossa gli zoccoli del tapiro. Fanno un po’ più di rumore, però gli proteggono le zampe dalle spine. Il giaguaro è contento, anche se da allora alcuni animali notturni possono sentire il suo scalpiccio da lontano e riescono quindi a sfuggirgli.

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