REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VI n° 12 DICEMBRE 2010 - EVENTI |
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Uomo ed artista di enorme carisma, nato in un secolo di grandi rivoluzioni, dotato di capacità tecniche uniche al mondo che gli hanno permesso di realizzare opere gigantesche e minuscole incisioni, Annigoni ha dedicato la sua opera alla difesa della centralità e trascendenza dell'uomo di cui presagiva con lungimiranza quasi profetica l'imminente declino. E’ proprio su questo versante, il più riflessivo ed intimo, del Maestro, che la mostra si indirizza. Ecco quindi i grandi paesaggi solitari: da quello metafisico e surreale che fa da sfondo al “Viandante” del ’46 sino al grandioso paesaggio affrescato per la casa della figlia sul lago di Massaciuccoli nel 1976. Poi una carrellata di grandi ritratti. Si sa che questo genere rese Annigoni, “pittore delle regine” celebre a livello mondiale. Non mancano, anche in questa mostra, le “celebrità”, ma proposte in opere di particolare significato.
Poi i bozzetti per il non meno famoso ritratto di J. F. Kennedy pubblicato sulla copertina del Time. È un ritratto che è parte della storia del ventesimo secolo: mentre Annigoni era nella stanza ovale con John Kennedy e gli stava facendo questo ritratto il Presidente discuteva al telefono se lanciare o no i missili su Cuba. La mostra cita anche un ritratto mancato, quello di Rockefeller che offrì all’artista un assegno in bianco purché completasse l’opera in due giorni, ricavandone un netto rifiuto. Come accadde a Liz Taylor impegnata a Firenze nelle riprese de “Il giro del mondo in 80 giorni”. Anche l’attrice mise fretta al Maestro, ricavandone un cortese rifiuto motivato dalla constatazione che esiste una forte differenza tra un pittore ed un fotografo. A colpire nei ritratti di Annigoni erano certo la finezza del suo tratto e la mostruosa abilità tecnica ma soprattutto la capacità introspettiva grazie alla quale la persona prevaleva sul personaggio pubblico. Tra i capolavori esposti “Signora con perle” del 1958, opera finissima, ora in una raccolta in Cina, e due “Autoritratti”, tema sul quale Annigoni si esercitava a ritmo esattamente e quasi maniacalmente settimanale. Il lavoro sull’anima che il Maestro compiva per molti suoi ritratti era poi utilizzato anche per dare volto ai personaggi dei suoi grandi cicli affrescati, com’è evidente negli studi per le “Storie di San Benedetto” destinate all’Abbazia di Montecassino. Stessa sorte anche per il ritratto di Elisabetta II, diventato spunto per il soggetto di una “Madonna con Bambino” in un’edicola religiosa lungo una via di Firenze.
Annigoni era solito dire: “Io ho scelto i poveri. I ricchi hanno scelto me”. Ecco quindi i volti, perfettamente riportati, magistralmente resi, di Poveri Cristi che l’artista incontrava nei suoi giri per la città, nelle osterie di paese, o in viaggi in paesi lontani. Ad esempio in India, terra dalla quale ha riportato una serie potentissima di ritratti di mendicanti, o la serie dei “Ragazzi di guerra”, giovanissimi infagottati in vestiti dei loro padri al fronte, ragazzi e bambini senza volto perché le guerre conducono alla perdita di identità.
Quell’arte che, secondo Bernard Berenson, Annigoni onorò ai massimi livelli tanto che il critico scrisse: “Pietro Annigoni, non solo è il più grande pittore di questo secolo, ma è anche in grado di competere alla pari con i più grandi pittori di tutti i secoli” e “... rimarrà nella storia dell'arte come il contestatore di un'epoca buia ... ”. PIETRO ANNIGONI. Sessant’anni con la pittura Galleria Carifano - Palazzo Corbelli, via Arco d’Augusto 47, Fano dal 11 dicembre 1010 al 13 febbraio 2011 Curatore: Gilberto Grilli Inaugurazione Venerdì 10 dicembre ore 18.00 Orari e ingressi da martedì a venerdì h 16.00 - 19.30 sabato e domenica h 10.00 – 12.30 / 16.00 - 19.30 chiuso lunedì chiuso 25 dicembre2010 e 1 gennaio 2011 apertura straordinaria lunedì 3 gennaio 2011 INGRESSO LIBERO Visite guidate: Sisema Museo 199 151 123 www.sistemamuseo.it Informazioni al pubblico: Sisema Museo 199 151 123 www.sistemamuseo.it - www.creval.it
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