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 Anno VI n° 12 DICEMBRE 2010    -   FATTI & OPINIONI


Camera dei Deputati - Seduta n. 404 di martedì 30 novembre 2010 - Bozze non corrette in corso di seduta
Benedetto Della Vedova–FLI
Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario - Dichiarazioni di voto


Signor Presidente, il provvedimento in esame è un onesto tentativo di riformare la gestione delle università pubbliche italiane e il gruppo Futuro e Libertà per l'Italia voterà, dunque, a favore del disegno di legge in discussione perché ne ha condiviso e, in misura significativa, ispirato l'obiettivo di fondo: rinnovare l'università italiana, introducendo criteri di maggiore trasparenza e di merito nella gestione delle risorse.

Questo perché il provvedimento in questione riforma le modalità di reclutamento dei ricercatori e dei docenti, puntando alla valorizzazione del merito come criterio esclusivo di selezione e di progressione nella carriera e nei guadagni, perché scommette sulla possibilità di attrarre anche nelle università pubbliche investimenti privati.

Restano delle ombre, certo, legate anche ai numerosi decreti attuativi che impegneranno chi governerà nei mesi a venire. Comprendiamo che vi siano difficoltà, perplessità e non demonizziamo chi protesta in modo pacifico e non violento.I teppisti vanno trattati come tali, non serve parlare con loro, né parlare di loro, vanno isolati e basta, ma gli studenti, i ricercatori o i professori che criticano, invece, vanno ascoltati e non liquidati con battute tipo «Vai a studiare» o «Vai a lavorare».

Non è con le battute che si governa bene un Paese.Tra quanti si oppongono al disegno di legge in esame vi sono decine di migliaia di studenti e di docenti seri.Rappresentare i critici come dei somari è il modo peggiore per difendere le proprie ragioni.A questo proposito, poiché qualcuno ha equivocato, o ha finto di non capire, e ha criticato il fatto che alcuni di noi deputati del gruppo Futuro e Libertà per l'Italia abbiano incontrato chi manifestava pacificamente sui tetti delle università, voglio dire una cosa: per noi la politica è anche ascolto e dialogo. Si dialoga e si ascolta chi la pensa diversamente, perché andare solo dove si ricevono applausi e dove la gente ti dà ragione non è prova di coraggio, né politico, né intellettuale (Applausi dei deputati del gruppo Futuro e Libertà per l'Italia).

Abbiamo ascoltato le loro ragioni e abbiamo cercato di spiegare perché invece noi, come stiamo facendo, ci apprestavamo a votare la riforma in esame.

Abbiamo rivendicato con studenti e ricercatori, come del resto abbiamo fatto anche in quest'Aula, alcuni miglioramenti significativi al disegno di legge in discussione che, grazie al gruppo Futuro e Libertà per l'Italia, sono stati apportati durante l'esame del provvedimento stesso e credo che il ministro Gelmini non possa che darcene atto.

Sia nel corso dell'approvazione del disegno di legge di stabilità, sia durante la votazione degli emendamenti allo stesso, abbiamo preteso che il Governo impegnasse delle risorse finanziarie senza le quali la riforma in oggetto sarebbe rimasta una scatola vuota.

Ci siamo riusciti e siamo soddisfatti di questo! Migliaia di nuovi docenti saranno assunti con procedure competitive, senza riserve di legge, senza vantaggi per nessuno, offrendo possibilità di sbocco a migliaia di ricercatori. Vi saranno i fondi per garantire l'attuazione di un principio sacrosanto, una grande novità che questa riforma introduce, ossia il principio secondo il quale i docenti universitari faranno carriera solo quando, e se, se ne dimostreranno meritevoli, insegnando e facendo ricerca di qualità.

Vedete, abbiamo fatto tutto questo anche se il Governo non ha più la nostra fiducia.

Lo abbiamo fatto per senso di responsabilità, perché crediamo che si debba investire davvero - e non a parole - sulla ricerca e sull'università per dare migliori prospettive economiche all'Italia e per costruire buona occupazione per i giovani, e non solo per loro.

Votiamo la riforma universitaria perché siamo una forza riformatrice e perché deve essere chiaro che questa ex maggioranza, in questi due anni e mezzo di vita, non ha fatto una sola cosa buona, che non abbia avuto anche il nostro contributo determinante, così come non si può imputare a Futuro e Libertà una sola riforma promessa e poi mancata.

La verità è che questa riforma brilla anche e, forse, soprattutto per l'assenza di tutte le altre. Il bilancio dello Stato, che pure abbiamo votato poche settimane fa per senso di responsabilità, è lo specchio di una situazione precisa: un Ministro dell'economia e delle finanze forte, che riesce - ed è un bene - a garantire la tenuta dei conti pubblici, ma un Governo debole e un Presidente del Consiglio assente (Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).

Contenere le spese va bene, ma non può bastare.

L'Italia è un Paese senza priorità, con un Governo incapace di fare scelte importanti e con una guida sempre più incerta.

Nei prossimi mesi - e lo dico a chi ha come unico obiettivo quello di tornare alle elezioni - si dovranno fare scelte importanti e difficili, soprattutto sul fronte economico-finanziario.

Non abbiamo bisogno di due o tre mesi di campagna elettorale e di un nuovo festival delle promesse: abbiamo bisogno di fatti concreti e scelte decise. Questo Governo, con una fortissima crisi di immagine in Italia e all'estero, ha esaurito ogni capacità di dare risposte all'Italia e tradisce le promesse di riforma.

Questo Governo, senza i voti di Futuro e Libertà, non ha una maggioranza e lo abbiamo visto anche nel corso dell'approvazione di questa riforma (Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).

Abbiamo bisogno di mettere un punto fermo e di ripartire; abbiamo bisogno di un nuovo Governo in questa legislatura, con un programma di pochi punti e, se possibile, di una maggioranza più ampia, un Governo che ritrovi la credibilità Pag.

212perduta e sia all'altezza delle sfide che ci aspettano nell'interesse dell'Italia.

È possibile ed è doveroso farlo (Applausi dei deputati del gruppo Futuro e Libertà per l'Italia – Congratulazioni).



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