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 Anno VI n° 12 DICEMBRE 2010    -   FATTI & OPINIONI


Camera dei Deputati - Seduta n. 404 di martedì 30 novembre 2010 - Bozze non corrette in corso di seduta
Fabrizio Cicchitto PDL
Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario - Dichiarazioni di voto


Signor Presidente, onorevoli colleghi, stiamo discutendo di una riforma reale e profonda che questo Governo e il Ministro Gelmini hanno il merito di aver portato avanti (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).

Le ragioni di questa riforma sono state riconosciute e difese da vasti settori del mondo universitario.

Le ragioni della riforma sono quelle elencate oggi, onorevole Franceschini, sul Corriere della Sera da un osservatore indipendente come Francesco Galazzi (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico)…

LUISA BOSSA. Ma non sai nemmeno come si chiama! CATERINA PES. Ignorante! PRESIDENTE. Colleghi, per cortesia.

FABRIZIO CICCHITTO…che rileva testualmente: «La legge abolisce i concorsi (….) fonte di corruzione (…).Crea una nuova figura di giovani docenti »in prova per sei anni« (…) confermati professori solo se in quegli anni raggiungano risultati positivi nell'insegnamento e nella ricerca … La legge innova la governance delle università (…)», immette personalità non accademiche nei consigli di amministrazione, limita a sei anni la durata del rettore, e ancora: «l'Agenzia per la valutazione degli atenei è il vero perno della riforma».

Così scrive il professor Giavazzi (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico).

Infine, elemento essenziale in questo momento così difficile sul piano economico, la riforma viene finanziata attraverso un miliardo di euro, cosa che smentisce la sanguigna invettiva pronunciata poco fa dall'onorevole Di Pietro e anche la requisitoria dell'onorevole Franceschini (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).

Queste e altre misure presenti nel disegno di legge mettono in moto un meccanismo riformatore che modifica la situazione attuale, che è profondamente negativa. È stato ricordato che Pag.

226le materie insegnate nelle università italiane sono circa 170 mila, contro una media europea di 90 mila; sono state moltiplicate le università: siamo a 95 contro le 120 sedi distaccate nelle località più disparate. Rispetto a tutto ciò, vanno recuperati rigore, serietà ed economicità.

Questo e altro sarebbe il terreno ideale per un confronto di tipo riformista intorno alla legge.

Questo confronto, però, c'è stato qui, nel dibattito parlamentare, ma non nel confronto politico generale. Infatti, nel confronto politico generale e sui media, l'opposizione ha preferito cavalcare la protesta, quello che si chiama il movimento. C'è da domandarsi perché.

Una ragione riguarda due atteggiamenti di fondo che caratterizzano la vostra pigrizia conservatrice. Durante molti anni avete considerato la scuola e l'università - e, nel passato, anche la sanità e altri servizi pubblici - in primo luogo come uno strumento di occupazione del massimo numero possibile di persone (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania), indipendentemente da qualunque criterio di economicità, di redditività e di qualità del lavoro.

Oggi, lungo la stessa logica, per una larga parte della sinistra, le riforme si giudicano solo sulla base di un unico parametro: quanti precari trovano un posto fisso nella pubblica amministrazione (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).

In secondo luogo, avete spesso considerato la scuola, l'università, non dal punto di vista degli utenti - nel nostro caso, gli studenti, nel caso della sanità, i malati - ma dal punto di vista di coloro che lavorano in questi settori e ai quali va assicurato il massimo possibile di privilegi corporativi.

In effetti, oggi, se la scuola e l'università si trovano in queste condizioni, i principali responsabili siete proprio voi (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Misto-Noi Sud Libertà e Autonomia, I Popolari di Italia Domani).

Vediamo la miscela infernale che si è realizzata in questi mesi e in questi giorni tra il conservatorismo di una parte del mondo universitario e l'estremismo, ma in questi giorni c'è stata da parte vostra anche una scelta politica, dominata da una sorta di ricerca disperata del colpo di scena, della scorciatoia che consenta di trovare la via del carisma perduto o l'illusorio recupero di quelli inesistenti, e anche dal tentativo di spazzare via, nel fuoco della contestazione di piazza, la legge di riforma di cui, appunto, a piazza San Giovanni, è stato invocato il ritiro.

Esistono gesti esemplari che sono volutamente emblematici di una scelta di fondo.

La salita sul tetto che scotta da parte dell'onorevole Bersani, è stato un messaggio volto ad evocare due scelte politiche: l'abbandono di una linea riformista e l'inseguimento del massimalismo, fondato per definizione sui colpi di teatro (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).

Senonché, così come sul terreno del giustizialismo, inseguite inutilmente Di Pietro senza mai riuscire a sopravanzarlo, così non riuscirete mai ad emulare il massimalismo affabulatorio di Nichi Vendola.

L'onorevole Bersani non riuscirà mai a raggiungere e a superare Nichi Vendola su questo terreno, nemmeno se si applicasse un orecchino (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Colleghi, per cortesia.Onorevole Bressa, non volti le spalle all'oratore.

FABRIZIO CICCHITTO. Alla fine di questo percorso accidentato, avventuroso e avventurista, vi ritroverete con un pugno di mosche in mano e anche con il dissenso di una parte assai significativa del vostro partito: quella che si è espressa qualche giorno fa attraverso le parole dell'onorevole Fioroni.

Si veda poi quali guasti può determinare una linea fondata sul riferimento ad una protesta dominata dall'estremismo e dal massimalismo (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Alcuni degli episodi avvenuti in questi giorni sono assai inquietanti, possono innescare una spirale di violenza e dovrebbero essere materia di riflessione per tutti, in primo luogo da parte vostra che in questi giorni avete civettato con l'estremismo, nella sbagliata presunzione di poterlo usare strumentalmente contro il Governo e contro la riforma (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).
Cogliamo anche noi questa occasione, per esprimere la nostra solidarietà alle forze dell'ordine attaccate da gruppi di provocatori (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).

Questo Governo ha portato avanti questa riforma, così come molte altre, onorevole Della Vedova, in questi due anni.

Si tratta di una prova della sua vitalità politica che ci auguriamo venga confermata il 14 dicembre, in primo luogo, da coloro che nel 2008 sono stati eletti nelle liste del centrodestra (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania Misto-Noi Sud Libertà e Autonomia, I Popolari di Italia Domani - Congratulazioni).



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