REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno VI n° 12 DICEMBRE 2010 EVENTI


Mostra d'arte contemporanea
Silvano Filippini Fantoni: “Quando la natura si veste d'astratto" e altri percorsi
A Bergamo alla alla Galleria Borgo D'oro Arte dall'11 al 19 Dicembre 2010
Di Francesca Bisbano


 
Silvano Filippini Fantoni: Volo della goccia
Filippini è un artista eclettico e, come tale, la sua personalità in questo campo si manifesta nel corso degli anni. Lo stile del maestro Pietro Urbani (suo insegnante negli anni delle superiori) avrà certo influenzato le opere della giovinezza, ma ciò non rappresenta un punto di arrivo, bensì la prima tappa verso la ricerca di uno stile tutto proprio, lontano dagli insegnamenti giovanili e da qualsiasi esperienza passata.

L'arte di Silvano Fantoni Filippini è in continuo movimento. E' creativa, immediata, mai statica o vincolata a schemi precostituiti. L'artista vede e ritrae immediatamente ciò che lo colpisce maggiormente.
Silvano Filippini Fantoni: Piantagione di grano
Non è il paesaggio in sé o il soggetto che si presenta ai suoi occhi ad essere rappresentato, bensì la sua particolarità. In ogni cosa c'è qualcosa di unico, speciale, che il pittore vede e materializza su tela così come questa lo ispira. Di conseguenza i colori non sono mai studiati, bensì buttati sulla tela, con particolare tendenza nel prediligere quelli contrastanti.
Opere cangianti che presentano sempre elementi nuovi, anche quando uno stesso soggetto viene riproposto a distanza di tempo. Esemplare in merito è l'opera con la quale Filippini si aggiudicò in gioventù il sesto premio studentesco: l'odierna copia è ben diversa dal suo originale, pur essendo stata realizzata personalmente dall'autore!

Scrupoloso nel disegno e ottimo conoscitore delle regole prospettiche, imprime alle sue opere un forte carattere personale. Così un comunissimo soggetto reale, una foto, un'immagine qualsiasi, o parte di essa diviene la base di un'opera nuova, che, vista in prospettiva diversa, attraverso una combinazione cromatica sempre più varia, muove l'animo dell'artista verso la scoperta dell'essenza più intima delle cose che, a loro volta, sono stimolo per nuove esperienze, nonché causa di ricerca di molteplici ed ignote sensazioni.

 
Silvano Filippini Fantoni: Canion in grotta
Non esiste un'opera che lo rappresenti in modo particolare, ma le opere stesse sono frutto della sua maturazione artistica, che ha visto particolarmente ben realizzate sia le scene, che si riferiscono alla varie discipline sportive delle quali, fu anche atleta, sia innumerevoli paesaggi svizzeri; ed ancora composizioni più svariate, definite a suo tempo surreali o fantasiose, donde è possibile carpire la grande capacità espressiva di Silvano Filippini Fantoni: alla forza del cielo che esplode, animato dal fuoco del sole, si va ora contrapponendo il delicato bagliore della luna, che illumina la città notturna, ricreando un'atmosfera sognante, quasi romantica.

Alla fine di un'era, che forse era legata al passato più di quanto desse a vedere, adesso si contrappone un periodo nuovo.

“Quando la natura si veste d'Astratto”, titolo dell'esposizione, segna definitivamente il passaggio verso quel modo più sincero e personale di concepire la realtà circostante, dove le figure ,sebbene siano più astratte, non perdono tuttavia il loro movimento in un susseguirsi di momenti di puro lirismo, accompagnati da forti sensazioni, che catturano immediatamente l'attenzione di chi le osserva!


SILVANO FILIPPINI FANTONI
"Quando la natura si veste d'astratto"
e altri percorsi
GALLERIA BORGO D'ORO ARTE, Via Borgo Santa Caterina 35 - Bergamo
Dall' 11 dicembre al 19 Dicembre 2010
Orari della mostra: tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Ingresso libero

Qualche notizia su Silvano Filippini Fantoni

 
Silvano Filippini Fantoni: Autoritratto
Pro-nipote del celebre pittore Achille Filippini Fantoni e nipote di Giovanni Rodigari, tra le cui opere vanno segnalati in particolare gli affreschi del santuario dello Zuccarello da poco restaurati, nutre sin da bambino uno spiccato interesse per il disegno e le arti figurative in genere. Durante gli anni delle superiori, prende parte ad alcune mostre estemporanee: a Nembro ed a Castione della Presolana e partecipa al Concorso Nazionale INA per studenti delle medie superiori, in cui si classifica al sesto posto.

A diciotto anni abbandona l'arte per poi riprendere in mano i pennelli in vista della pensione.

La ripresa è avvenuta solo nel 2006 e da quel momento Filippini ha preso parte solo alla mostra collettiva a scopo benefico, dell’ottobre 2007, presso l’ex ateneo di Bergamo, con l’opera “scorcio di città alta”.

Nel novembre 2008 presenta la sua prima personale
“ieri, oggi e… domani” sempre alla Galleria Borgo d’Oro Arte, in cui porta opere che, partendo dai primi anni '60, indicano chiaramente lo sviluppo della sua opera

Quest'anno ha preso parte alla settima edizione del trofeo Moroni che ha avuto per tema " i colori della mia terra" a cui hanno partecipato 120 artisti dall'Italia e dall'estero. La giuria gli ha assegnato 44 punti che sono un ottimo punteggio se si considera che solo 20 artisti hanno superato i 45 punti; è stato classificato decimo, a pari merito, nella categoria “ad olio” e ha ottenuto così, oltre al diploma di partecipazione al trofeo Moroni, anche il diploma dell'Osservatorio Parlamentare Europeo.

Sicuramente i geni non mentono. Dagli illustri avi infatti Filippini eredita un genere di pittura impressionista dai toni tenui e ombrosi. Ciò non è sufficiente a definire la sua arte, poiché questa è soggetta a continui mutamenti. Al momento lui stesso si definisce “pittore impressionista un po’ naif”
!

 

Silvano Filippini Fantoni: risveglio della città

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