Signor Presidente, onorevoli colleghi, oggi siamo qui a discutere di una crisi che non è politica, non riguarda la maggioranza o il centrodestra o il Governo, ma è legata a questioni ben più meschine e ai calcoli di chi, senza consenso, vorrebbe conquistare il potere. È un paradosso che si autodefiniscano responsabili e invochino un Governo di responsabilità coloro che stanno tentando di mettere in crisi il Governo Berlusconi al buio, senza prospettive se non di formare maggioranze raccogliticce di potere e che vanno contro la volontà popolare. Una crisi ci esporrebbe al rischio di speculazioni finanziarie, vi sarebbero ancora meno risorse per le università, per i giovani, per i lavoratori, per le imprese e per il sud. Il piano per il sud, che prevede opere strategiche, investimenti in ricerca e formazione, credito per le imprese e le famiglie, non sarebbe più realizzato.
Non vediamo grandi statisti in giro, eppure si continuano a chiedere le dimissioni di Berlusconi, nonostante sia stato votato dagli italiani, perché questa è la novità rispetto al passato. Berlusconi ha fatto bene a non dimettersi e noi condividiamo questa decisione. Non è stato un gesto di arroganza (Commenti dei deputati del gruppo Italia dei Valori), ma di grande responsabilità e di rispetto degli italiani. Dall'altra parte solo prospettive confuse: il terzo polo, in politica come in geografia, non esiste, diverrebbe il luogo del ricatto, del mercato e del brigantaggio politico, altro che responsabilità! Mentre l'opposizione, che oscilla tra il nulla del PD ed il bieco giustizialismo di Di Pietro, invece di chiedere le elezioni, non chiede le elezioni anticipate perché ha paura del tribunale del popolo sovrano e si arrampica sugli specchi di accordi politici che dovrebbero indignare i propri militanti. Il popolo della sinistra si dovrebbe indignare per l'accordo che i propri dirigenti gli vorrebbero proporre con l'ex fascista Fini, colui che ha soffocato tutti i tentativi di riforma nella nostro Paese, il «signor no» che bloccò le riforme ed il tentativo Maccanico. Onorevole D'Alema, si ripassi la storia. È evidente che chi non vota la fiducia è fuori dal centrodestra: onorevole Menia, questo dovrebbe essere chiaro a lei e al suo compagno di banco, che ho sentito urlare in maniera sguaiata in questi giorni.
Il centrodestra è un grande movimento liberale e democratico dei moderati italiani, che si richiama al popolarismo europeo e che al suo interno ha forze territoriali come la Lega al nord e Noi Sud al sud (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Noi Sud-I Popolari di Italia Domani e Lega Nord Padania), mentre voi state facendo un partitino «ordine e legalità» che non è nemmeno il più pallido ricordo del Movimento Sociale: quello era un partito serio e il suo leader, Almirante, era serio. Per voi c'è l'aggravante che in questa vicenda siete gli utili idioti della sinistra (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Noi Sud-I Popolari di Italia Domani, Popolo della Libertà e Lega Nord Padania): infatti, se dovesse andare in porto il vostro tentativo, otterreste il risultato di portare la sinistra al potere e di realizzare in maniera immorale il ribaltone, contro la volontà della maggioranza degli italiani.
La novità, signor Presidente del Consiglio, di questo passaggio parlamentare rispetto al 29 settembre è che, mentre Futuro e Libertà va all'opposizione, si è costituito il gruppo Noi Sud- I Popolari di Italia Domani, un gruppo di responsabilità e di proposta composto da 12 deputati che si sono messi insieme attorno ad un progetto politico e ad un programma per dare equilibrio e stabilità al Governo, per fargli realizzare il suo progetto riformatore. Questo gruppo si è unito per responsabilità e per autonoma e libera scelta. Vada Di Pietro in procura, faccia l'ufficiale giudiziario (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Noi Sud-I Popolari di Italia Domani, Popolo della Libertà e Lega Nord Padania - Commenti dei deputati del gruppo Italia dei Valori): un leader che perde 9 parlamentari, e non in virtù di una scissione, si dovrebbe dimettere, avrebbe il dovere di dimettersi e soprattutto di consegnare la cassa del partito e i suoi immobili, che invece ritiene evidentemente di tenersi stretti.
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Il gruppo Misto-Noi Sud Libertà e Autonomia, I Popolari di Italia Domani voterà la fiducia, perché con questo Governo l'Italia ha affrontato meglio di altri Paesi la crisi , mentre con la ricetta di Bersani avremmo fatto la fine della Grecia.
PRESIDENTE. Onorevole Iannaccone, la invito a concludere.
ARTURO IANNACCONE. Sono state approvate le riforme dell'università ed è stato garantito il futuro ai nostri giovani. Federalismo e piano per il sud sono i due pilastri fondamentali dell'azione di Governo. Signor Presidente del Consiglio, vada avanti: noi la sosterremo (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Noi Sud Libertà e Autonomia, I Popolari di Italia Domani, Popolo della Libertà e Lega Nord Padania – Congratulazioni).
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