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Camera dei deputati – bozze non corrette incorso di seduta 14/12/2010 Italo Bocchino (FLI) dichiarazione di voto Mozioni Franceschini, Donadi ed altri n. 1-00492 e Adornato ed altri n. 1-00511 di sfiducia al Governo |
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Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, spetta a me il compito di spiegare le ragioni per cui un gruppo parlamentare costituito da deputati eletti nella maggioranza ha deciso di presentare la mozione di sfiducia al Governo e oggi di votarla.
Basterebbe guardarsi attorno per capire che in Italia, in Europa, in Occidente, è cambiata in questi due anni la situazione economico-sociale e questo gruppo di parlamentari ha sottoposto al Governo la necessità di un cambio di passo ottenendo sempre risposte negative. Basta guardare l'emiciclo di quest'Aula per rendersi conto che in questi anni è cambiato il centrodestra italiano. Il centrodestra italiano è rappresentato nella sua fondazione da una foto che ritrae Berlusconi, Bossi, Fini e Casini, le varie anime del centrodestra italiano. Poi, strada facendo, qualcuno ha voluto espellere l'anima più moderata del centrodestra per farla deviare verso un populismo che non appartiene alla nostra cultura politica. Ci sono due fallimenti, signor Presidente del Consiglio, di cui non si può non tener conto. Il primo è il fallimento del Popolo della Libertà, di quello che doveva essere il grande partito dei moderati. Basta leggere quello che ha scritto ieri in prima pagina, a firma di Pierluigi Battista, il Corriere della Sera quando le imputa la brutale estromissione, di stampo leninista, decretata dal Popolo della Libertà ai danni del suo cofondatore, che aveva usato dissentire pubblicamente dal capo. Ometto, inoltre, di citare il trattamento, il metodo Boffo, a cui noi e i nostri familiari siamo quotidianamente sottoposti ad opera di un giornale di sua proprietà (Applausi dei deputati del gruppo Futuro e Libertà per l'Italia). Il problema, signor Presidente del Consiglio, è che lei, anziché armonizzare le anime del centrodestra italiano, dal 1994 ha cercato di spaccare, all'interno, le case dei suoi alleati. Lo ha fatto con Bossi nel 1994 e poi Bossi le ha dato una sonora lezione facendo, lì sì, un ribaltone, alleandosi, lì sì, con la sinistra, facendole perdere sì le elezioni del 1996 e costringendola ad un accordo che l'ha avvinghiata nel modo che tutti gli italiani possono vedere. Poi lo ha fatto con Casini, poi con il Movimento per le Autonomie, poi con Fini. Questo non significa armonizzare il centrodestra, questo significa dividere il centrodestra. L'altro fallimento è quello del programma elettorale. Avevamo un programma ambizioso, poi ci siamo fermati. È stato deciso che bisognava fare delle cose richieste da alcuni alleati e poi bisognava fermarsi su altre e non si è data vita a quella rivoluzione che avevamo promesso agli italiani. Oggi diciamo qui queste cose e lei ci risponde accusandoci di tradimento. Onorevole Berlusconi, ho il dovere di respingere al mittente le accuse di tradimento. Ho cominciato a fare politica nel 1985 nel Fronte della Gioventù e il mio leader era Gianfranco Fini. Nel 1987 mi sono iscritto al Movimento Sociale Italiano e il mio leader era Gianfranco Fini. Nel 1995 mi sono iscritto ad Alleanza Nazionale e il mio leader era Gianfranco Fini. Oggi sono il capogruppo di Futuro e Libertà per l'Italia e il mio leader è Gianfranco Fini (Applausi dei deputati del gruppo Pag. 26Futuro e Libertà per l'Italia). Se ha bisogno di guardare in faccia qualche traditore si giri intorno e stia sicuro che lo troverà presto. Noi non abbiamo mai tradito. L'altra accusa che lei ci muove è quella di fare un accordo con la sinistra. Noi, invece, pensiamo ad altro, pensiamo a costruire un altro centrodestra, un nuovo centrodestra, il vero centrodestra, quello di stampo europeo, di stampo occidentale, non populista ma plurale, democratico e partecipato, un centrodestra che unisca la cultura nazionale rappresentata da Fini, quella cattolico-popolare rappresentata da Casini, quella dell'ApI che qui è rappresentata da Tabacci che lei ci ha fatto eleggere presidente della Commissione. Tabacci non viene dalla luna, ma anche lui viene dal nostro percorso politico. Poi c'è il Movimento per le Autonomie, di Lombardo, che lei ci ha chiesto di votare presidente della regione Sicilia; ci sono i Liberal Democratici, che lei ha portato qui in Parlamento; il partito Liberale, il cui rappresentante lei ha portato qui in Parlamento; i repubblicani, di La Malfa, di quel La Malfa che è stato suo Ministro, signor Presidente del Consiglio. Tutte queste persone non sono dei traditori, ma sono coloro che credevano in un vero centrodestra e hanno visto sì tradito il progetto di un vero centrodestra. Ma lei ci risponde che è pronto ad espellerci dal centrodestra. Mi dispiace io ho già fatto la battuta pubblicamente e devo ripetergliela. Signor Presidente del Consiglio, il centrodestra non è un marchio della holding Mediaset, non è Publitalia, non è Promoservice, non è Mondadori (Applausi dei deputati del gruppo Futuro e Libertà per l'Italia). Si appartiene al centrodestra per collocazione politica e culturale e non possiamo avere da lei lezioni sulla nostra collocazione politica e culturale. Vede, signor Presidente del Consiglio, questa accusa ci offende. Quando noi eravamo tutti in piazza contro il comunismo, lei giustamente costruiva palazzi. Quando lei dice che vogliamo far tornare indietro le lancette della politica alla prima Repubblica, abbiamo il dovere di ricordarle che mentre noi eravamo in piazza a picconare la prima Repubblica lei dialogava con i leader di quel ceto politico, parlando non di politica, ma di terreni da edificare e di concessioni televisive (Applausi dei deputati dei gruppi Futuro e Libertà per l'Italia, Partito Democratico e Italia dei Valori - Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà). Non può dire a noi che pensiamo al ritorno alla prima Repubblica perché non esiste in Italia un beneficiato dalla prima Repubblica come Silvio Berlusconi (Applausi dei deputati dei gruppi Futuro e Libertà per l'Italia e Italia dei Valori - Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà). Quindi, se c'è qualcuno che avrebbe vantaggio a tornare alla prima Repubblica questo può essere solo lei (Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà). Capisco il vostro nervosismo (Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà). Ci faccia lezione, signor Presidente del Consiglio. Signor Presidente del Consiglio, ci faccia lezioni su come si diventa ricchi, ma mai su come si combattono le degenerazioni del potere politico (Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà). Non parli di ribaltoni. Di ribaltoni nella mia esperienza parlamentare ne ho visti due: uno fu fatto dalla Lega e l'altro lo sta facendo lei oggi. Lei ha espulso chi, per lesa maestà, non voleva tenere all'interno del suo partito e della maggioranza e oggi spera di prendere la fiducia con almeno dieci voti di deputati eletti all'opposizione. Questo è un ribaltone della volontà popolare (Applausi dei deputati del gruppo Futuro e Libertà per l'Italia, Italia dei Valori e di deputati del gruppo Partito Democratico e commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà)! Si serve dei voti dell'opposizione per cacciare brutalmente coloro che sono stati eletti in maggioranza. La lesa maestà in democrazia non è un reato. Servirebbe, signor Presidente del Consiglio, un doppio colpo d'ala per garantire stabilità. Signor Presidente, se posso per cortesia proseguire il mio intervento senza il disturbo e avere il tempo che mi viene tolto dalle proteste, che pure capisco... PRESIDENTE. Onorevole Bocchino, prosegua pure. ITALO BOCCHINO. Servirebbe un doppio colpo d'ala per garantire stabilità al Paese, mentre abbiamo l'impressione che lei voglia garantire stabilità al suo ruolo di Presidente del Consiglio, mettendo il Paese in una condizione instabile e portandolo ad inutili elezioni anticipate. Servirebbe un colpo d'ala nel centrodestra con i fatti e non con le parole, chiamando a raccolta tutti i moderati per costruire un centrodestra europeo, dialogante con l'opposizione, con le parti sociali, con i magistrati e con la stampa. Noi, signor Presidente Consiglio, non vogliamo un centrodestra... (Commenti del deputato Belcastro). PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, vi prego di consentire all'onorevole Bocchino di continuare il suo intervento. È evidente che il tempo che viene perso sarà recuperato, come è a tutti chiaro (Commenti dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania ITALO BOCCHINO. So bene che la regola dell'ascolto e del rispetto in democrazia non è cosa condivisa da tutti. Noi, signor Presidente del Consiglio, non vogliamo il centrodestra che lei sta rappresentando, un centrodestra che il lunedì attacca i magistrati, il martedì attacca i gay, il mercoledì attacca la stampa, il giovedì attacca gli avversari politici, il venerdì racconta barzellette con bestemmie, il sabato dice: «Chi se ne frega del Quirinale» e la domenica insulta la Corte costituzionale. Noi vogliamo un centrodestra che punti a valorizzare i temi della nazione (Commenti dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania)... PRESIDENTE. Onorevole Bocchino continui. ITALO BOCCHINO. Si, signor Presidente, però mi deve assicurare la possibilità di intervenire (Commenti dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania). Vogliamo un centrodestra che punti a valorizzare il tema della nazione, lei non lo può fare - si vede dalle timidi manifestazioni per i centocinquanta anni d'Italia messe in piedi dal Governo - perché ha un alleato, il suo principale alleato, che non ha a cuore i temi della nazione. Vogliamo un centrodestra che lavori a favore della legalità, ma lei non lo può fare perché ha imbracciato una lotta senza fine con la magistratura italiana, che è il baluardo della legalità. Noi ringraziamo il Presidente Fini per essere andato nei mesi scorsi a via D'Amelio per ricordare che, per noi, l'unico vero eroe nella lotta per la legalità ha il volto di Paolo Borsellino (Applausi dei deputati dei gruppi Futuro e Libertà per l'Italia e Italia dei Valori). Quelli sono gli eroi che noi riconosciamo. Vogliamo un centrodestra che operi per la meritocrazia... PRESIDENTE. La prego di concludere. ITALO BOCCHINO. ... e che dia spazio ai più capaci e ai più meritevoli. Per questo le rinnoviamo l'appello a dimettersi, a fare in modo che il centrodestra possa allargarsi, dar vita a una nuova maggioranza, a un nuovo programma e a un nuovo Governo. Lei sta tradendo quella rivoluzione liberale che avevamo promesso agli italiani. Oggi andiamo a braccetto con Gheddafi... PRESIDENTE. Onorevole Bocchino, la invito a concludere, il tempo a sua disposizione è scaduto. ITALO BOCCHINO. ...con Putin e con Lukashenko (Commenti dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania) che non hanno nulla di liberale e che hanno fatto solo rivoluzioni sanguinose. È per questa ragione che noi votiamo la sfiducia al suo Governo (Applausi dei deputati dei gruppi Futuro e Libertà per l'Italia, Italia dei Valori e Partito Democratico-Congratulazioni). Argomenti: #berlusconi , #bocchino , #camera dei deputati , #fiducia , #fli , #governo , #parlamento , #politica |
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