REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VII n° 1 GENNAIO 2011 - EVENTI |
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Al Museo di Santa Giulia è in programma, dall’11 febbraio al 12 giugno, l’esposizione MATISSE. La seduzione di Michelangelo che dimostrerà quanto profondo sia stato il legame intercorso tra l’artista francese e il genio italiano del Cinquecento, che portò Matisse alla formulazione di un’arte che fosse una semplificazione assoluta della pittura, alla luce del suo studio giovanile e poi maturo, proprio della scultura di Michelangelo.
La mostra, curata da Claudia Beltramo Ceppi, coadiuvata da un comitato scientifico composto dai maggiori esperti di Matisse, promossa dal Comune di Brescia, prodotta e organizzata da Fondazione Brescia Musei e Artematica, col patrocinio della Regione Lombardia-Cultura e del Ministero degli Affari Esteri, presenterà 180 opere del maestro francese - dipinti, disegni, incisioni, gouaches découpées - in grado di seguire tutto il suo itinerario creativo, dalle prime opere fauve a quelle realizzate tra il 1908 e il 1914, a quelle del periodo di Nizza (dal 1918 in poi), fino alla parte finale della sua vita, dedicata alla scoperta poetica delle illustrazioni dei libri e della rivista “Verve” e all’invenzione rivoluzionaria delle gouaches découpées. A esse, si affiancheranno diversi calchi di alcune delle più importanti sculture di Michelangelo tra cui quelle delle Cappelle Medicee, oltre a un importante disegno originale raffigurante due Veneri.
Dalla National Gallery of Australia di Canberra giungerà il grande dipinto “Il ratto d’Europa”, mentre dal MASP di San Paolo del Brasile arriverà il magnifico “Busto in gesso, bouquet di fiori”. Verranno inoltre esposte le serie delle Odalische (tra cui il magnifico Nudo seduto su sfondo rosso di proprietà del Centre Pompidou di Parigi), esemplari di quella ricerca spasmodica tra tensione ed equilibrio che turbava Matisse, e “Natura morta”. “Interno rosso a Venezia” dei Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique di Bruxelles, o la serie di nudi provenienti dal Musée Matisse di Nizza. Dal Musée Matisse di Le Cateau Cambrésis proverrà il “Grande nudo seduto”, la più grande scultura mai realizzata da Matisse, e gli straordinari ed enormi pannelli di “Oceania, mare” e “Oceania, cielo”, rispettivamente di 176x395 cm e 177x370 cm. Il percorso continuerà con la famosa serie di Jazz, dai colori raggianti di un album aperto per la prima volta in occasione della mostra, o un frammento autentico della vetrata della Cappella di Santa Maria del Rosario di Vence e, tra le gouaches découpées, alcuni importanti esemplari mai esposti in precedenza per il timore che la luce potesse danneggiare i fragilissimi colori.
Il ricordo e la presenza di Michelangelo accompagneranno il visitatore per tutta la mostra, attraverso alcuni suggestivi calchi ottocenteschi delle opere di Michelangelo, tra cui soprattutto la statua di “Ecate-Notte” delle Cappelle Medicee, a grandezza naturale. È proprio il rapporto tra scultura e pittura a esprimere al massimo l'urgenza di Matisse di superare continuamente i propri limiti, ed è la scultura il momento in cui egli si riallaccia più apertamente alla tradizione che lo ha preceduto. Michelangelo è in questo il suo maestro supremo: “Si potrebbe far rotolare una statua di Michelangelo - affermava - dall’alto di una collina fino a far scomparire la maggior parte degli elementi di superficie: la forma rimarrebbe comunque intatta”, e ancora: “Sono ritornato studente… Disegno la ‘Notte’, studio il ‘Lorenzo de’ Medici’: cerco di impadronirmi della concezione chiara e complessa che è alla base della costruzione di Michelangelo”. Del genio italiano condivise la passione sempre insoddisfatta per l'opera, mentre ne ammirò la capacità di sperimentare, fino all'equilibrio estremo, la forza e la tensione che distorcono i corpi. Al capolavoro michelangiolesco “L’Aurora” - conservato nella chiesa di San Lorenzo a Firenze - Matisse si rifà esplicitamente nel realizzare quella statuetta del “Nudo disteso” che ricomparirà in tanti dipinti contemporanei. A Michelangelo tornerà per trovare nuove soluzioni spaziali nei tormentati anni Venti. E non a caso, la sua più sofferta scultura sarà proprio quel meraviglioso “Grande nudo seduto” che si riferisce esplicitamente a Michelangelo e che Matisse trascorrerà ben sei anni a modellare e rimodellare, fino a considerarla la sua opera più importante.
La conseguenza del suo intenso interrogarsi sulla plasticità dei corpi in rapporto con il loro sfondo decorativo, troverà infine una soluzione inattesa nella geniale invenzione delle gouaches découpées, che riconcilieranno finalmente l'elemento pittorico e quello scultoreo dell'opera in un procedimento di fusione di cui Matisse stesso dirà: “Ritagliare a vivo nel colore mi ricorda il procedimento diretto della scultura”. Egli giunse così al definitivo superamento dell’aspetto bidimensionale e di quello tridimensionale dell’opera fino a creare un nuovo universo di forme colorate che di entrambe hanno mantenuto la capacità di sintesi e la tensione. MATISSE. La seduzione di Michelangelo Brescia, Museo di Santa Giulia 11 febbraio – 12 giugno 2011 In contemporanea, al Museo di Santa Giulia, ERCOLE IL FONDATORE. Dall’Antichità al Rinascimento Orari: lunedì – giovedì: 9.00 - 20.00; venerdì e sabato: 9.00 - 21.00; domenica: 9.00 - 20.00. Biglietti: Intero € 14,00; ridotto € 11,00 (studenti universitari fino a 26 anni con tessera o libretto, over 60, soci TCI, soci FAI, soci ARCI, altre categorie convenzionate); ridotto speciale € 8,00 (fino a 18 anni non compiuti, titolari Card “Brescia Musei Desiderio”); speciale famiglia: ridotto € 11 per gli adulti (per nuclei formati da 2 adulti e almeno 1 minorenne); ingresso gratuito (bambini fino a 5 anni, disabili con accompagnatore, soci ICOM); ridotto gruppi (solo su prenotazione) € 9,00 (da 15 a 25 persone - ingresso omaggio per il capogruppo); ridotto scuole (solo su prenotazione) € 6,00. info e prenotazioni: Numero Verde 800 775083 www.matissebrescia.it Catalogo: GAmm Giunti
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