REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VII n° 2 FEBBRAIO 2011 - EVENTI |
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Quando le loro parvenze richiamano specie che ogni zoologo saprebbe riconoscere, esse sono legittimate a partecipare a questa mostra solo perché ad esse l’uomo ha dato un valore aggiunto, trasformandole, loro inconsapevoli, in simbolo. Insomma più che di animali in pelle e ossa si tratta di proiezione di miti, chimere, sogni, paure, speranze, illusioni. “Creature” che artisti, dal Medio Evo ad oggi, hanno fissato in dipinti, sculture, ceramiche…
L’Associazione Culturale Marcovaldo, la Regione Piemonte, il Conseil Général des Alpes de Haute Provence che l’hanno promossa, l’hanno affidata ad Alberto Cottino e Andreina d’Agliano, due specialisti che, per l’occasione, si sono circondati di un comitato scientifico di grande levatura. Nel tentativo di dare una possibile “sistematizzazione” ad un argomento così tentacolare, i curatori hanno diviso la grande rassegna per temi, individuando in decine di musei e collezioni italiane di grande prestigio una notevole selezione di dipinti, sculture, arti applicate per esemplificarli.
Dal sacro al profano, o meglio ad un altro ambito del sacro, quello della mitologia della caccia: la figura di Diana cacciatrice “protegge” simbolicamente le raffigurazioni di episodi tratti dalla mitologia greca e romana, per giungere al rituale tipicamente ancien régime della caccia praticata da principi e nobili.
Cari agli Dei ed agli eroi classici sono invece il cigno, il toro e l’aquila per Giove; il pavone e gli armenti per Giunone, il passero e la colomba per Venere; il leone per Sansone e Ercole. Poi gli Animali leggendari e fantastici: i Mostri. Qui ad essere indagato è uno dei filoni più ricchi dell’animalistica, sia nell’arte figurativa che nella trattatistica. Draghi, chimere, centauri, arpie, basilischi, sfingi, fenici, grifoni, leviatani, sirene, tritoni, unicorni trionfano dalla scultura medievale alla pittura barocca, con infiniti significati simbolici. Dai mostri al cane e al gatto e, con loro, gli animali domestici, protagonisti di una ricca e documentata sezione, spesso essi stessi associati a simboli: la fedeltà è, per antonomasia, caratteristica del cane. Ad essere esposte in questa ultima sezione saranno opere che riproducono scene classiche legate al cane, ritratti di donna con cane o con gatto, ma anche animali destinati al lavoro (ad esempio le vacche maremmane ed i buoi dei macchiaioli, ma anche di pittori del Novecento che dipingono la vita contadina), ai cavalli, agli animali da cortile (numerosi i dipinti a partire dal Seicento raffiguranti galline, polli, tacchini, pavoni).
“Questa mostra – afferma il Presidente dell’Associazione Culturale Marcovaldo, Fabrizio Pellegrino – prosegue l’indagine che Marcovaldo ha avviato nel 2009 con “Rose. Purezza e passione dal Quattrocento a oggi”. L’indagine si sposta dai significati attribuiti nel corso dei secoli alla regina dei fiori alle simbologie del regno animale, unendo il rigore scientifico e il prestigio di un progetto sviluppato con attenzione al grande richiamo di un tema, gli animali, fortemente sentito e accessibile al grande pubblico. Realizzare un progetto come questo in tempi di crisi è un grande segnale d’impegno da parte delle Istituzioni, dell’Associazione, dei prestatori e dei curatori, uniti per continuare a produrre stimoli e cultura per il grande pubblico, nella convinzione che sia il migliore investimento possibile”. BESTIE. Animali reali e fantastici nell’arte europea dal Medioevo al primo Novecento Il Filatoio, via Matteotti, 40 Caraglio (Cuneo) Dal 26 febbraio al 5 giugno 2011 Orario: giovedì – sabato: 14.30 – 19,00, domenica: 10,00 – 19,00. Info: Associazione Culturale Marcovaldo 0171 618 260 numero verde Regione Piemonte 800 329 329 www.marcovaldo.it Prenotazioni: Associazione Culturale Marcovaldo tel. 0171 618260 e.mail gruppi@marcovaldo.it Mostra promossa dall’Associazione Culturale Marcovaldo e dal Conseil Général des Alpes de Haute Provence con il contributo dell’Unione Europea – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell’ambito del Programma ALCOTRA Italia–Francia 2007–2013 “Insieme oltre i confini” – Progetto P.I.T. – D 3 “Itinerari culturali”; con il sostegno della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRC; con il contributo della Fondazione CRT; in collaborazione con Comune di Caraglio e con la Fondazione Filatoio Rosso. Mostra a cura: di Alberto Cottino e Andreina d’Agliano
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