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Anno VII n° 2 FEBBRAIO 2011 - EVENTI |
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Nuove date per la mostra ARTISTI RUSSI TRA OTTO E NOVECENTO, ospitata dal Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona.
Il percorso espositivo, ordinato da Mara Folini, curatrice del Museo di Ascona, coadiuvata da un comitato scientifico composto da Nicoletta Misler, John Bowlt, Jean-Claude Marcadé, Laima Lauckaite Surgailiene, presenterà 25 opere, alcune delle quali esposte per la prima volta fuori dalla Russia e inedite per la Svizzera, provenienti dalle collezioni dell’Otto e Novecento della Galleria Statale Tretyakov di Mosca, che affiancheranno 3 rarissime tele giovanili, 60 lavori e 30 libretti di schizzi, diari e documenti di una delle artiste più originali dello scorso secolo che, tra il 1909 e il 1910, contribuì a fondare i movimenti d’avanguardia della Nuova Associazione degli Artisti di Monaco e del Blaue Reiter.
In particolare, l’esposizione di Ascona, avvalendosi delle opere dei maestri e di quelle che esemplificano l’ambiente culturale russo dell’epoca, seguirà i primi passi dell’artista in patria quando si confrontava con i movimenti artistici russi di fine Ottocento, siano essi gli Ambulanti (Ilja Repin, Illarion Mikhailovich Prjanišnikov) o i modernisti e i simbolisti (Borisov-Musatov, Botkin, Krymov, Kuznecov, Milioti, Rerikh, Sapunov, Savinov, Somov, Sudejkin, Ul’janov, Utkin, Jakuncikova-Veber, Vrubel), che influenzarono la sua identità artistica. Il percorso espositivo ospiterà tre rarissime opere del periodo russo della Werefkin, il “Contadino russo in pelliccia” dal Museo di Wiesbaden, l”Autoritratto” di proprietà del Comune di Ascona e il “Ritratto di Vera Repin” dallo Schlossmuseum di Murnau.
In questo contesto, la mostra sottolinea l’importanza del precoce confronto della Werefkin con le nuove generazioni di artisti simbolisti e modernisti russi, della colonia di Abramcevo e del movimento del Mir Iskusstva (Mondo dell’Arte). Questa dialettica farà da sfondo al suo lungo processo introspettivo che continuerà anche dopo il suo trasferimento a Monaco nel 1896, tanto da portarla a smettere di dipingere per quasi 10 anni. Grazie all’ambiente secessionista di Monaco, ai suoi studi e ai suoi viaggi a Parigi, dove ebbe modo di incontrare l’arte di Van Gogh, di Gauguin e dei Nabis, Marianne Werefkin ricominciò a lavorare attorno al 1906, passando direttamente a uno stile espressionista, lirico e visionario, attraverso l’uso del colore puro, tra accordi e contrasti di colore, stesi à plat e chiusi spesso dalla linea sinuosa e costruttiva del cloisonné francese.
L’esposizione accenna, infine, al suo periodo svizzero (1914-1938) quando, costretta a fuggire dalla Germania, giunse nel 1918 ad Ascona, attraverso l’ambiente internazionale del movimento Dada a Zurigo nel 1917, per poi restarci per il resto della sua vita. Qui, la Werefkin diventò punto di riferimento della vita culturale cittadina, grazie alla sua caparbietà e alla sua capacità persuasiva nel mettersi al centro degli eventi più importanti (dalla fondazione del Museo di Ascona nel lontano 1922, alla collaborazione nella nascita del movimento artistico Der Grosse Bär (L’Orsa maggiore) nel 1924). Tale ruolo è attestato in mostra da numerosi documenti autografi della pittrice (diari, carteggi), così come da filmati e documentari storici, alcuni dei quali provenienti dalle Teche della RSI (Radio Televisione Svizzera di lingua italiana).
ARTISTI RUSSI TRA OTTO E NOVECENTO. Gli anni di formazione di Marianne Werefkin Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte (via Borgo 34) Dal 6 marzo al 3 luglio 2011 Orari: dal martedì al sabato, 10-12; 15-18 domenica e festivi: 10.30-12.30 lunedì chiuso Ingresso: intero, 10.- fr.sv; ridotto (AVS, studenti, gruppi), 7.- fr. Sv Informazioni: tel. +41 (0)91 759 81 40; museo@ascona.ch Sito internet: http://www.museoascona.ch Catalogo: ALIAS edizioni
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