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 Anno VII n° 2 FEBBRAIO 2011    -   EVENTI


Quasi un secolo di capolavori in vetro
NOVANTESIMO VENINI 1921 - 2011
Murano, Museo del Vetro, dal 26 febbraio al 10 luglio 2011


 
Veronese Vittorio Zecchin 1921
1921 – 2011, ovvero novant’anni di passione nel vetro che portano riflessi nel marchio le sue più pure caratteristiche: ricerca, innovazione, qualità.

Fin dal suo nascere Venini si è rivelata un’assoluta protagonista nell'opera di rinnovamento e riqualificazione dell'arte del vetro veneziano, sinonimo di altissimo prestigio e di immutato fascino.

La sua creatività, e il saper gestire il patrimonio nella lavorazione di questo particolare materiale, si sono consolidate nel tempo e per questo motivo le più importanti collezioni artistiche pubbliche e private di tutto il mondo, tra cui lo stesso Museo del Vetro di Murano, hanno al loro interno opere ideate in Venini.

Per celebrare l’importante traguardo dei novant’anni di vita, Murano e il suo Museo non potevano che rappresentare il capitolo espositivo iniziale, quasi a rappresentare “l’alfa e l’omega” di un’avventura cominciata tanti anni fa con la fornace Cappellin Venini & C., nata dall’unione di due personaggi piuttosto “atipici” nel panorama vetrario dell’epoca: Giacomo Cappellin, antiquario veneziano con bottega in piazzetta dei Leoncini, in piazza San Marco e Paolo Venini, avvocato milanese.

 
Venini Museo N. Martinuzzi, 1926-1930 Foto A. Morucchio 2002
I primi successi, conseguiti alla Biennale del 1922 e alla Prima Esposizione Internazionale di Arti Decorative di Monza, l’anno dopo, danno un’idea ben precisa del rinnovamento che stava per smuovere il mondo produttivo muranese: dal 1923 non ci fu manifestazione italiana all’estero alla quale manchi l’apporto sempre pronto, fervido, creativo ed impeccabile di Paolo Venini. Una vivacità operativa e una coraggiosa tenacia che si sono identificati in un “nome” riconosciuto in tutto il mondo.

Stile, creatività e tradizione, unite a progettualità, innovazione e sperimentazione, rappresenteranno il liet motiv dell’azienda anche in futuro, sotto la guida di Ludovico Diaz de Santillana, succeduto allo scomparso Venini, o durante le proprietà Gardini e Ferruzzi (1985-1998), del Gruppo Royal Scandinavia (1998-2001), o, dal 2001 a oggi, di Italian Luxury Industries (gruppo italiano che fa capo agli imprenditori Giancarlo Chimento, Gabriella Berti, Giuliano e Guglielmo Tabacchi).

 
Dennis Oppenheim, Geacolor Gae Aulenti 1995
Nella ricostruzione della vicenda storica di Venini, in quell’articolato percorso espositivo organizzato in decenni che ben si relaziona alle avanguardie artistiche che ritrovano nel vetro una materia ad alta espressività, non possono certo mancare quelle “personalità” - in alcuni casi, vere e proprie icone delle arti del Novecento - che attraverso il marchio Venini si sono adoperate per dare nuova vitalità, originalità e bellezza a una tradizione unica al mondo.

Il tutto si evidenzia in nove opere “simbolo” di altrettanti decenni, scelte per motivi legati a design, tecnica e colori: si va dal vaso “Veronese” di Vittorio Zecchin (direttore artistico di Venini dal 1921 al 1925), fino ad oggi logo dell’azienda, ispirato all’ “Annunciazione” di Paolo Veronese alla “Murrina del serpente” con la quale Carlo Scarpa sbanca alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano nel 1940; dal celeberrimo “Fazzoletto” capovolto che Fulvio Bianconi plasma nel 1945 alle Bolle (1966/68) del finlandese Tapio Wirkkala, una delle più fortunate serie del secondo dopoguerra, giungendo via via fino ad oggi, al vaso perfettamente sferico “Geacolor” (’95) di Gae Aulenti ed alla collezione “Esperança” (2010) dei brasiliani Fernando e Humberto Campana, che ripropone bambole in vetro da applicare a vasi e lampadari.

 
Re Regina pulegoso Rodolfo Dordoni 2011
Riproporre i momenti salenti e le declinazioni assolutamente moderne di una visione anticipatrice del gusto, com’è quella di Venini, significa ricordare che questa azienda, così come tutte le altre fabbriche di Murano, è in grado di conservare e trasmettere quel patrimonio che si riconosce nell’unicità creativa capace di trasformare mirabilmente un’informe massa incandescente in una straordinaria opera d’arte


NOVANTESIMO VENINI 1921 - 2011
Museo del Vetro, Fondamenta Giustinian, 8 – 30141 Murano (Venezia)
dal 26 febbraio al 10 luglio 2011

Orario
tutti i giorni 10/17 (biglietteria 10/16.30), fino al 31 marzo;
dal 1 aprile 10/18 (biglietteria 10/17.30)

BIGLIETTI
Ingresso con il biglietto del Museo
Intero 6,50 euro
Ridotto 4 euro
ragazzi da 6 a 14 anni; studenti* dai 15 ai 25 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti; cittadini ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI
Gratuito
residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; 1 gratuità ogni 15 biglietti previa prenotazione;membri I.C.O.M.
*è richiesto un documento

INFORMAZIONI
www.museiciviciveneziani.it
mkt.musei@fmcvenezia.it
call center 848082000 (dall’Italia)
+3904142730892 (dall’estero)
PRENOTAZIONI
www.museiciviciveneziani.it
call center 848082000 (dall’Italia) +3904142730892 (dall’estero)

COME ARRIVARE
Se arrivi a Venezia in treno

nel piazzale antistante la stazione FS Venezia - S. Lucia trovi l’imbarcadero da cui prendere i vaporetti: Linea DM, Linea 41, Linea 42, fermata Murano- Museo Se arrivi a Venezia in auto
...e parcheggi a Piazzale Roma
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Vaporetti: Linea 2 fino a Piazzale Roma, quindi cambio con Linea DM, oppure Linea 41, oppure Linea 42, fermata Murano- Museo ...e parcheggi a Punta Sabbioni
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Vaporetti: Linea 51 fino a fermata Fondamenta Nuove, quindi cambio con Linea 41, fermata Murano- Museo
Se arrivi a Venezia in aereo
... con il servizio Alilaguna raggiungi direttamente il museo con la Linea Rossa Aeroporto-Zattere, fermata Murano Museo …e dall’aereoporto raggiungi Venezia - Piazzale Roma con l'autobus Linea 5 ACTV, o navetta Air Terminal ATVO, quindi vaporetti: Linea DM, Linea 41, Linea 42, fermata Murano- Museo

 



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