|
||||||||||||||||
| ||||||||||||||||
Arte contemporanea “TRASFIGURAZIONE”, la mostra installazione di Emilio Cavallini Alla Triennale di Milano dal 16 al 27 FEBBRAIO 2011 |
||||||||||||||||
Sarà un percorso molto suggestivo quello che l’artista ha pensato per gli austeri spazi milanesi, un percorso fatto di opere che coprono la sua intera vicenda creativa dal 1980 ad oggi, e che avrà come punto centrale un‘installazione che il pubblico potrà ammirare nel suo divenire; Cavallini infatti inizierà a costruirla alcuni giorni prima dell’inaugurazione e la completerà durante il periodo di apertura.
Così spiega Cavallini il suo approccio all’installazione: “Sopra una piattaforma quadrata di 4 metri per 4 viene montata una struttura in plexiglass alta 2,31. L'altezza e' stata calcolata sullo schema de Le Modulor di Le Corbusier, come misura derivante da proporzioni geometriche e matematiche relative al corpo umano; in questo caso la mia altezza (180 cm) più lo spazio occupato dal mio braccio posto verso l’alto. Unirei le pareti del parallelepipedo con tanti fili di colore grigio, matematicamente calcolati, in modo da lasciare un vuoto all'interno, una nicchia che possa contenere la dimensione umana. Ottengo una stanza immaginaria il cui spazio viene frazionato da migliaia di fili che lasciano al centro solo la mia persona. Una costruzione che nasce da una riflessione su quanto visto e vissuto non solo nell’arte ma nel quotidiano e nella natura, insieme con lo studio della matematica e i principi dell’architettura”.
Il lavoro fa parte di un nuovo suprematismo e costruttivismo astratto revisionato e attualizzato con i tempi imposti del nuovo secolo. L’assenza del colore raffigurata in diverse tonalità’ di grigio, mostra l’oggetto che si vede ma non si raffigura, si può’ solo avvertire. Si realizza così l’oggetto al di fuori dell’arte pronto a comunicare con chi si trova sulla stessa lunghezza d’onda, dove l’arte e’ l’uomo e l’opera e’ l’imprescindibile rappresentazione della sua persona”.
Una sensibilità dell’artista così forte per il visitatore che deriva da quello che è l’altra “passione” di Cavallini: la moda. Egli è infatti un imprenditore tessile, fondatore della ditta Stilnovo che produce 4 milioni di calze fantasia all'anno che esporta in tutto il mondo, quindi con un’attenzione particolare per il gusto del “consumatore”. I suoi prodotti d’avanguardia utilizzano tagli geometrici, motivi optical, e una forte componente di influssi dell’arte del 900. In occasione della mostra in Triennale Skira pubblica il volume “Emilio Cavallini” a cura di Benedetta Barzini con testi di Laura Cherubini, Silvia Pegoraro, Yuri Primarosa e Sergio Risaliti. EMILIO CAVALLINI: “TRASFIGURAZIONE” Triennale di Milano Viale Alemagna, 6 - 20121 - Milano Dal 16 al 27 febbraio 2011 Monografia Skira “Emilio Cavallini” E’ possibile vedere un anteprima del lavoro che sarà presentato in Triennale collegandosi a http://artwork.emiliocavallini.com lunedì chiuso Ingresso libero Orari: martedì-domenica 10.30-20.30 giovedì e venerdì 10.30-23.00 lunedì chiuso Ingresso libero La biglietteria chiude un’ora prima delle mostre Lunedì chiuso Vietato l'ingresso ai cani e altri animali Telefono : 02 724341 email : info@triennale.it Mezzi di trasporto pubblico : Metrò, linee 1 e 2, fermata Cadorna-Triennale Autobus, linea 61, fermata Triennale Argomenti: #arte , #arte contemporanea , #cavallini , #milano , #mostra , #triennale |
||||||||||||||||
© Riproduzione vietata, anche parziale, di tutto il materiale pubblicato Articoli letti 15.256.370 seguici RSS Il sito utilizza cockies solo a fini statistici, non per profilazione. Parti terze potrebero usare cockeis di profilazione |