REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VII n° 3 MARZO 2011 - EVENTI |
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Prorogate fino al 31 dicembre 2011 le sezioni al II piano, nelle sale del Museo del Risorgimento
Attraverso un percorso espositivo ricco e variegato viene illustrato come la città lagunare affrontò gli eventi che la portarono ad affrancarsi dal dominio austriaco per entrare a far parte nel 1866 al Regno d’Italia a seguito della terza Guerra d’Indipendenza. Venezia che spera è il nome della mostra e anche della prima sezione espositiva, ospitata nel Salone da Ballo della Reggia che, dopo Napoleone e gli Asburgo, con l'annessione all'Italia, divenne la dimora ufficiale di casa Savoia a Venezia. Il titolo si ispira ad un celebre quadro di Andrea Appiani jr. (Milano, 1814-1865) proveniente dal Museo del Risorgimento di Milano, che raffigura un’allegoria di Venezia, non ancora unita all'Italia, ma “speranzosa” nel prossimo futuro.
Dagli straordinari “reporter” d’epoca Ippolito Caffi (Belluno,1809- Lissa, 1866) e Luigi Querena (Venezia, 1824-1887), che documentarono con lavori vivacizzati dai colori bianco, rosso e verde, luoghi e avvenimenti emblematici della Venezia di quei giorni, si giunge ad artisti che raffigurarono l’immagine personificata di Venezia, esprimendo con grande forza evocativa le spente speranze di annessione della città tradita e disillusa, dopo il trattato di Villafranca (1859) con il quale solo la Lombardia passava al nuovo Regno Sabaudo. È il caso, oltre al già citato Appiani jr., di Giacomo Casa (Conegliano Veneto, Treviso,1823- Roma, 1887), che, con il grande telero dell’“Unione di Venezia all'Italia”, celebra l'avvenuta annessione al Regno Sabaudo attraverso una “veronesiana” personificazione della città inginocchiata dinanzi al Re d'Italia, mentre, tra la folla che assiste all'evento, sono riconoscibili i protagonisti del Risorgimento italiano. Le sale espositive al secondo piano accolgono la seconda sezione, “L’Austria a Venezia”, dedicata al periodo della terza dominazione austriaca (1849-1866), evocato da alcuni ritratti istituzionali e dalla cartografia d'epoca, che illustrano la situazione dell'Italia pre-unitaria, in particolare quella dei possedimenti della Monarchia asburgica all'apice della sua potenza.
Inoltre, dalle ricche raccolte numismatiche civiche, vengono presentate alcune monete di grande interesse, come quelle di Francesco Giuseppe (che furono le ultime coniate nella “Zecca di Venezia”, dimessa dopo l'annessione), oltre a medaglie che immortalano eventi riguardanti la corte imperiale a Venezia e ad alcuni interessanti distintivi che offrono una vasta panoramica del ricco apparato burocratico veneziano dell'epoca. A catalogo sono allegati stralci di un puntuale, quanto riservato testimone, Emmanuele Antonio Cicogna (Venezia, 1789-1868), che nei suoi “Diari”, conservati presso la Biblioteca del Museo Correr, annotava i quotidiani episodi di censura austriaca e di fermento patriottico che in quegli anni erano diffusi in città. La terza sezione, Venezia nei documenti fotografici dell’epoca, presenta alcuni straordinari documenti fotografici provenienti dagli archivi della Fondazione Musei Civici di Venezia. Si tratta di vedute della città durante l'occupazione austriaca, ma anche di numerosi ritratti di protagonisti, testimoni dell'epoca (Napoleone III, Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi, Nino Bixio, Giuseppe Mazzini, Nicolò Tommaseo, Anna Maria Marsich Bandiera…) ed alcune eccezionali riprese di avvenimenti. Del pittore e fotografo Domenico Bresolin sono esposte le stampe fotografiche su carta salata di difici e architetture (del 1857 ca); ma importanti sono anche gli “scatti” di Carlo Ponti e Carlo Naya, il più noto fotografo del periodo, autore di uno sterminato catalogo fotografico di monumenti, opere d'arte, scorci e vedute, oltre alla rarissima foto di Beniamino Giuseppe Coen che ritrae nel 1853 ca. alcuni soldati austriaci in Piazzetta S. Marco in servizio durante la festa del Corpus Domini.
Di Ippolito Caffì, patriota esule e pittore di storia, oltre all’Autoritratto, proveniente dalla Cassa di Risparmio di Venezia, viene presentata una serie di appunti grafici tratti dai suoi taccuini. In questi sono annotati alcuni momenti salienti, come l'incontro di Vittorio Emanuele con Garibaldi a Napoli, usato come studio preparatorio per un grande quadro oggi alla Galleria Sabauda di Torino, gli schizzi che lo vedono recluso nelle carceri veneziane di San Severo, fino al piccolo disegno della “Re d'Italia”, la nave ammiraglia italiana sulla quale l’artista trovò la morte nella battaglia di Lissa (1866). Dopo gli esiti favorevoli della terza Guerra di Indipendenza e con il plebiscito del 20-21 ottobre 1866, il Veneto arriva il momento di entrare nel Regno d'Italia. L'entusiasmo popolare per la nuova situazione politica viene evocato nella quinta e ultima sezione della mostra, “Venezia all’Italia”, attraverso l'iconografia dell’epoca e documenti conservati nelle raccolte civiche.
Completa l’offerta espositiva un ricco apparato didascalico con pannelli esplicativi, tavole sinottiche e didascalie che rendono più agevoli e comprensibili al pubblico i temi trattati in mostra,oltre a un ampio e articolato programma di attività didattiche, curato dai Servizi Educativi, rivolto a differenti fasce scolastiche, come il percorso storico in forma di gioco “Dagli Asburgo ai Savoia. Venezia 1861-1866” (scuola primaria II ciclo e secondaria) o al pubblico di ogni età, come i matineé. Il catalogo Marsilio, curato da Cristina Crisafulli, Franca Lugato e Camillo Tonini, raccoglie scritti di Giandomenico Romanelli, Michele Gottardi, Nadia Maria Filippini, Tiziana Agostini, Leonardo Mezzaroba, Camillo Tonini, Franca Lugato, Cristina Crisafulli, Giovanni Sarpellon Maria Voltolina e Claudio Franzini. Allestimento a cura di Daniela Ferretti. L’iniziativa è prodotta dalla Fondazione Musei Civici Veneziani in collaborazione con il Comune di Venezia - Presidenza del Consiglio e Assessorato alle Attività Culturali. Con questa mostra dedicata all'epopea risorgimentale veneziana, la Fondazione Musei Civici di Venezia assieme al Comune di Venezia aderisce alle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. VENEZIA CHE SPERA L'unione all'Italia (1859-1866) Venezia, Museo Correr, Piazza San Marco, Venezia 16 marzo - 29 maggio 2011 Inaugurazione: 16 marzo 2011 Apertura al pubblico: dal 17 marzo al 29 maggio 2011 Ingresso con l’orario e il biglietto del museo: fino al 31 marzo 10-17 (biglietteria 10-16); dal 1 aprile 10-19 (biglietteria 10-18) BIGLIETTI Biglietto singolo Dal 2 novembre al 31 marzo BIGLIETTO - I MUSEI DI PIAZZA SAN MARCO Un unico biglietto valido per: Palazzo Ducale - Museo Correr - Museo Archeologico Nazionale - Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana Intero 12,00 euro Ridotto 6,50 euro ragazzi da 6 a 14 anni; studenti* dai 15 ai 25 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti; cittadini ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI Gratuito residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; 1 gratuità ogni 15 biglietti previa prenotazione;membri I.C.O.M. Offerta Famiglie Per famiglie composte da due adulti e almeno un ragazzo (dai 6 ai 18 anni): 1 biglietto intero e gli altri ridotti Offerta Scuola Musei di Piazza San Marco 5 euro a persona (Valida nel periodo 1 settembre - 1 marzo) Per classi di studenti di ogni ordine e grado accompagnate dai loro insegnanti con elenco dei nominativi compilato dall'Istituto di appartenenza Speciale pomeridiano Valido solo il giorno di emissione, con ingresso ai Musei di Piazza San Marco dalle 13.00 alle 16.00. Acquistabile solo su prenotazione con veniceconnected.com *è richiesto un documento dal 1 aprile il prezzo del biglietto potrebbe subire delle modifiche INFORMAZIONI www.museiciviciveneziani.it info@fmcvenezia.it call center 848082000 (dall’Italia) +3904142730892 (dall’estero) PRENOTAZIONI www.museiciviciveneziani.it call center 848082000 (dall’Italia) +3904142730892 (dall’estero) Partner Istituzionale Fondazione Musei Civici di Venezia
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