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Chiara Gamberale - Le luci nelle case degli altri


Di Cricio

Dire bello è dir poco. Chiara Gamberale in questo romanzo ha saputo tessere una rete che cattura il lettore come in un thriller, ma non è un thriller, anzi, il racconto è di tante vite, legate dall'abitare in un condominio, e di una bambina, che cresce e diventa adolescente: Mandorla. Si, il morto c'è, ma non si tratta di un assassinio, anche se è quello che fa partire la trama del romanzo: è la morte in un incedente stradale di Maria, la mamma di Mandorla.

C'è anche il mistero che coinvolge tutti gli abitanti del condominio: chi è il padre di Mandorla? Una lettera, che Maria lascia, dice che Mandorla è stata concepita al sesto piano del condominio, l'ex lavatoio, oggi punto d'incontro e riunione dei condomini. Quale dei maschi del condominio ha avuto uno stretto rapporto sentimentale con Maria, senza lasciare alcuna traccia oltre alla bimba? Nessuno si fa avanti e si attribuisce la paternità e questo crea un clima di incertezza e sospetto.

Attorno a tutto questo si svolge la storia di Mandorla, orfana e adottata dal condominio intero che, partendo dal primo piano e arrivando al quinto, abiterà nelle case di tutti i condomini, vedendo quindi “le luci (e le ombre) nelle case degli altri” .

Chiara Gamberale ci descrive così, tramite quello che vede Mandorla, le personalità e i problemi di cinque tipologie di famiglie. Interessante è il cambiamento di prospettiva tra quello che la protagonista vede “dall'esterno” e quello che vede quando vive in una famiglia: le “luci” cambiano completamente di colore e intensità. Una visione molto reale, di un mondo bello perché fatto di tante imperfezioni attentamente nascoste agli occhi di chi vive all'esterno.

392 pagine, non certo un romanzo breve, ma che scorre, si legge velocemente e improvvisamente si arriva alla fine. Non ci crederete, ma sono rimasto male quando sono arrivato all'ultima pagina: era finito e adesso cosa farà Mandorla? La ragazza mi è improvvisamente mancata.


Le luci nelle case degli altri
Chiara Gamberale
pubblicato il 5/10/2010, 392 p., rilegato
Prezzo: 20.00 €
Editore Mondadori
collana Scrittori italiani e stranieri
ISBN: 978880459544

Presentazione dell'editore Maria, l'amministratrice condominiale libera e carismatica di un palazzo, apparentemente come tanti, muore all'improvviso in un incidente stradale. Rimane sua figlia, una bambina di sei anni: e rimane una lettera.

La bambina si chiama Mandorla, già nel nome ha tutto l'incanto e l'assurdità di quello che sarà il suo destino: nella lettera Maria infatti rivela che il vero padre di Mandorla si nasconde proprio in uno dei cinque piani del condominio che lei amministrava...

Chi è, dunque, il padre di Mandorla? Chi, in quel palazzo, intratteneva con Maria una relazione così profonda e segreta? Gli uomini del condominio sono tutti sospettati: uno di loro deve confessare. Ma con l'appoggio delle loro famiglie, dopo una lunga riunione, in un patto tanto scellerato quanto giudizioso, decidono di non volersi sottoporre al test del dna: e stabiliscono di crescere la bambina tutti assieme. È questo il fatale presupposto di una commedia umana che, con l'alibi del paradosso, in realtà ci chiama in causa tutti.

Perché attraverso lo sguardo smarrito - ora allegro, ora dolcemente disperato - di Mandorla, che da bambina si fa adolescente, accendiamo le luci (e scopriamo le ombre) delle case di un condominio dove, presto, ognuno di noi sentirà di abitare. Sondiamo le ragioni e le nevrosi della solitudine di Tina Polidoro; entriamo nella desolata camera da letto di Caterina e Samuele Grò; andiamo al gay pride con Paolo e Michelangelo; veniamo travolti dal tormento dell'incomunicabilità amorosa tra Lidia e Lorenzo; ci sediamo a tavola con i Barilla, famiglia ostinatamente tradizionale. E mentre, di piano in piano, Mandorla cresce, s'innamora, cerca suo padre e se stessa, ci avventuriamo con lei verso rivelazioni luminose e rivelazioni scomode, assistiamo a nuove unioni e a separazioni necessarie.

Ci ricorderemo che ancora prima di essere mogli, madri, padri, mariti e figli, siamo persone: meravigliose, ma allo stesso tempo terribili, e tutte con un'infanzia alle spalle che rischia di perseguitarci per sempre.

E scopriremo così che la famiglia è un'indefinibile alchimia: chi ce l'ha ne avverte il peso fino a mandarla in mille pezzi, chi non ce l'ha la desidera come il solo luogo della felicità possibile.

Con sorgivo talento di narratrice, Chiara Gamberale costruisce attorno al cuore pulsante della sua protagonista un romanzo corale dove i grandi archetipi si mescolano agli struggimenti contemporanei, la verità e la menzogna cambiano continuamente di segno per dare vita a una voce fresca e profonda, dal timbro originalissimo, una voce indimenticabile che ci condurrà, fiduciosa soprattutto dei suoi dubbi, verso un finale sorprendente.


Argomenti:   #gamberale ,        #libro ,        #recensione ,        #romanzo



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